PECCATO DI DISTRAZIONE

Il dubbio sollevato dall’anteprima del Tg1 che s’affaccia all’interno del telequiz “Eredità”: devo essermi volutamente distratto, per convinta ostilità nei confronti del telegiornale al servizio di Fratelli d’Italia e dintorni, sicuramente il bravo conduttore di turno avrà aperto il Tg con i 100mila in piazza per la pace e la notizia è sfuggita alla mia attenzione. Pazienza, posso recuperare poco dopo con l’edizione delle 20. Dunque derogo dalla scelta di non sorbirmi più l’informazione della prima Rete Rai e tanto meno i successivi 5 minuti di Vespa, perfino più meloniano dei colleghi che lo precedono. Mi dicono che unico al mondo, ad eccezione degli incoscienti followers di Trump & Musk, ha emulato Salvini che commenta la iattura dei dazi definendoli “una risorsa per l’Italia e l’Europa”.

Per farla breve, con pazienza masochista subisco l’intero Tg1 in attesa di notizia e filmato dell’oceanica manifestazione romana per la pace. L’avrete intuito, niente, neppure una parola e leggo da internet il chi è di Chiocci, direttore del Tg1 evidentemente concorde nella scelta di ignorare i 100mila per la pace. Chiocci è ovviamente gradito alla destra, ha chiari trascorsi di destra. Figlio d’arte, il padre ha lavorato per il ‘Giornale’ e il ‘Tempo’, testate portavoce della destra, ha scritto anche lui per il ‘Tempo’ (poi lo ha diretto) e per il ‘Giornale’ di Feltri (!). La cronaca gli attribuisce il merito di essere molto amico della Meloni. Ma certo, tutto chiaro. Il povero Chiocci… non poteva indispettirla pubblicando sul canale preferito di Fratelli d’Italia l’evento di Conte e dei centomila pacifisti che hanno risposto all’invito dei 5Stelle. A proposito degli adulatori di Trump, Musk, Vance e dei dazi: le Borse, a cominciare da Wall Street in calo, giù a picco (Milano la peggiore in Europa), primi segni di recessione. Notizia fresca, fresca, il costo alle stelle di un ambìto cellulare: 2.300 euro!  Se che tempo farà si vede dal mattino… mala tempora currunt.