A Natale tutti buoni? Balle!

Io? Né di destra, né di sinistra: per raccattare sostegno elettorale, Brugnaro si propose così, ma diventò il discusso sindaco di Venezia con i voti di Lega Nord e Fratelli d’Italia. Nella città che previsioni catastrofiche minacciano di affogare nel mare colpevole il disgelo artico, tendente a farlo crescere in altezza, Brugnaro si direbbe convinto follower della signorina presidentessa Giorgia per la scelta di cucirsi la bocca e non dar conto di quanto di negativo accade nella splendida città lagunare. Il fatto, il ‘fattaccio’: concittadini superstiti (in tanti se possono vanno via per sottrarsi al fenomeno dell’acqua alta e dall’assalto turistico di massa) hanno aggredito verbalmente venti studenti napoletani dell’istituto di istruzione superiore ‘Archimede che partecipavano in un albergo a un evento natalizio, a un ballo storico in abiti d’epoca. Insulti razzisti e omofobi: “Troie e gay non vi vogliano, tornate a casa vostra!” “Insulti razzisti e omofobi contro i miei studenti in gita a Venezia: napoletani, terroni di merda, tornate a casa vostra. Le ragazze vestite da dame apostrofate con epiteti volgari”. I ragazzi: “Siamo andati via sotto choc. Eravamo a Venezia per fare un’esperienza culturale”. “I nostri studenti sono tutti bravi ragazzi, perché subire questa esperienza mortificante? Non ci era mai capitato ai balli precedenti, né a Parigi, Roma in Sicilia”. Questo l’amaro sfogo dell’insegnante, dirigente dell’Archimede di Ponticelli, istituto tecnico superiore, turistico, per geometri, ragionieri, grafici e liceo artistico.

Non si ha notizia di un cenno di solidarietà di Brugnaro e tanto meno di “Yo soy Giorgia, tutta presa da selfie di auto compiacimento per il nulla dei due anni di governo della destra o di Salvini, graziato dai giudici di Palermo con una sentenza di assoluzione quanto meno ’benevola’.
L’Italia è sempre più teatro di fenomeni legati al degrado civile e morale. Forme di razzismo, di rifiuto dell’altro in modo oltraggioso, si affermano in modo crescente e, non in nome di un’ideologia politica, che in ogni caso non giustificherebbe assolutamente questi fenomeni. Allora, c’è da chiedersi: che cosa alimenta tale ondata di aggressività e di rozzezza umana? È espressione di irresponsabilità civile e politica? Nulla succede per caso, soprattutto nell’ambito della vita sociale. Ha influenza il linguaggio sguaiato dei media, di esponenti della politica, il gergo in uso per offendere chi manifesta dissenso, si avallano l’odio sociale e le discriminazioni con atti di propaganda squallidi.  A Verona fischiato dagli ultras Balotelli, calciatore con la pelle nera Balotelli, e non è un caso isolato. I giornali usano i termini “gay”, “terroni” e “negri” in modo offensivo e classista, non si affittano immobili ai meridionali, si picchiano i clochard, sono impunemente esibite le svastiche, s’intonano inni razzistici, si moltiplicano le rievocazioni fasciste. E attenzione, si sorvola sulle premesse sociali e politiche all’origine delle dittature.


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