Poker di super assi nella nuova Sanità made in Usa.
Dopo la scelta top di Robert Kennedy junior per la poltrona ministeriale, sono arrivate le nomine al vertice della ‘Food and Drug Administration’ (Marty Makary) e al ‘Centers for Desease control and Prevention’, due tasselli strategici nella complessa impalcatura della salute a stelle e strisce. Come abbiamo documentato nel pezzo messo in rete pochi giorni fa, il 25 novembre,
AGENZIE DI CONTROLLO / LA RIVOLUZIONE AMERICANA
E adesso un altro colpo da novanta. Perché Donald Trump ha individuato il nuovo direttore dell’altrettanto strategico ‘National Institutes of Health’ (NIH), vale a dire la super Agenzia che non solo fa ricerca ma gestisce anche la gran parte dei fondi pubblici – circa un terzo – destinati ad una platea immensa, oltre 2.500 tra università e centri sparsi negli Usa.
Bene sapere che tutti e tre i predecessori scelti dall’amministrazione Biden erano totalmente genuflessi davanti al Potere di Big Pharma e hanno agito in pratica eterodiretti dal super virologo italo-americano Anthony Fauci, il consulente di ben 7 presidenti Usa, regista della politica governativa a botte di lockdown & vaccini, e finanziatore delle ricerche sul ‘Gain of Function’ portate avanti a Wuhan, vera origine della pandemia: come Robert Kennedy junior ha denunciato in ‘The Real Anthony Fauci’ (novembre 2021) e ‘Wuhan – The Cover Up’ (novembre 2023).
Partiamo quindi dalla new da novanta.
Ossia al medico-economista che dirigerà il NIH, Jay Bhattacharya. “Una nomina spettacolare”, ha commentato a botta calda Robert Kennedy.
Ecco Le parole di Trump: “Jay e Robert riporteranno il National Institute of Health al massimo standard della ricerca in ambito medico ed esamineranno alla radice le maggiori sfide dell’America per trovarne le soluzioni, tra cui in prima fila il problema delle malattie croniche”.
E quelle del neo direttore: “Riformeremo le istituzioni scientifiche americane in modo che siano di nuovo degne di fiducia e impiegheremo i frutti di una scienza eccellente per rendere l’America di nuovo sana”.
Il NIH, tanto per cominciare, è la più importante Agenzia americana sul fronte della ricerca biomedica. Con 18 mila 500 dipendenti (gran parte dei quali ricercatori), può contare su un budget annuo che sfiora i 50 miliardi di dollari (pensate, con pena, alla situazione italiana…), in gran parte distribuiti per sostenere gli sforzi di oltre 2.500 tra università, college e centri.
Non è certo finita qui. Perché dal NIH dipendono ben 27 fondamentali Istituti pubblici di ricerca: dal ‘National Cancer Institute’ al ‘National Human Genome Research Institute’, dal ‘National Institute of Mental Health’ al ‘National Institute on Drug Abuse’ per citarne solo alcuni.
Passiamo al nuovo protagonista in campo, Bhattacharya.
Nato a Calcutta, naturalizzato americano, è stato per anni docente di medicina e di ‘politica sanitaria pubblica’ alla prestigiosa Stanford University, dove si era laureato e si era poi diplomato anche in economia.
Il suo nome è salito agli onori delle cronache a pochi mesi dallo scoppio della pandemia di Covid-19. Per la precisone ad ottobre 2020, quando ha firmato la ‘Great Burrington Declaration’’ con altri due scienziati, Martin Kulldorf, docente alla ‘Harward School of Medicine’, e Sunetra Gupta, docente di epidemiologia teorica alla ‘Oxford University’.
Una vera bomba, all’epoca, che rompeva totalmente gli schemi della ricerca e medicina di regime, genuflesse al servizio di Big Pharma. Tanto che la reazione dei Guardiani del Potere fu immediata, e brutale.
L’Organizzazione mondiale della Sanità (eterodiretta dal suo più grande finanziatore privato, Bill Gates) reagì con sdegno: “consentire a un virus pericoloso di circolare liberamente è del tutto immorale”.
L’allora direttore del NIH, Francis Collins, definì quella ‘Declaration’ “pericolosa”, e “non conforme alla scienza tradizionale”.
Ecco il tenore del messaggino inviato da Fauci proprio a Collins: “E’ necessario un rapido e devastante smantellamento di queste congetture”.
Capito?
E la natura delle minacce si è ben capita dopo un anno e mezzo, quando due procuratori generali Usa (della Louisiana e del Missouri) hanno messo sotto inchiesta Fauci & C – oltre che per i finanziamenti a Wuhan – anche per le pressioni esercitate dalla Casa Bianca sui social media, affinchè assecondassero le politiche governative sul fronte Covid e, soprattutto, oscurassero del tutto i pareri e le opinioni di scienziati ‘contro’: come è successo nel caso di parecchi ricercatori indipendenti (dal potere di Big Pharma), ad esempio Bhattacharya, il quale ha intentato causa al governo per queste incredibili censure. I misfatti sono poi venuti alla luce dopo le ammissioni di Mark Zuckerberg, in sella a ‘Facebook’, e le rivelazioni dei ‘Twitter Files’ dopo il passaggio di proprietà ad Elon Musk e che hanno alzato il sipario sulle ‘dirty operations’ della Casa Bianca.
Ma quale era il contenuto dirompente di quella storica ‘Declaration’?
Partiamo dalla ‘bomba’ all’epoca, vale a dire più di 4 anni fa, in piena pandemia e ancora in attesa messianica dei vaccini che entrarono in commercio due mesi dopo. “I lockdown sono stati il più grande errore in materia di salute pubblica mai commesso negli Stati Uniti”. Da novanta.
“Come epidemiologi di malattie infettive e scienziati della salute pubblica, abbiamo gravi preoccupazioni per gli impatti dannosi sulla salute fisica e mentale delle politiche prevalenti sul Covid”.
La Dichiarazione, in sostanza, sosteneva che era necessario adottare misure di cautela solo e soltanto per le persone o rischio, i fragili, i più vulnerabili. Mentre il resto della popolazione e soprattutto i giovani dovevano continuare a vivere una vita normale: caso mai si sarebbero infettati, ma avrebbero presentato sintomi lievi, facilmente superabili, acquisendo poi una ‘immunizzazione naturale’. Da qui l’immunità cosiddetta ‘di gregge’ man mano per tutta la popolazione.
Ed invece, come tutti sappiamo, nella prima fase (quella pre-vaccini) ci sono state caterve di morti perché non sono stati consigliati e adottati i farmaci ad hoc che pure esistevano in tutte le farmacie, come idrossiclorochina, invermectina, o la semplice azitromicina (più altre medicine che i medici di famiglia conoscono molto bene); poi, nella seconda, abbiamo registrato, stiamo registrando e registreremo altre valanghe di vittime per gli effetti avversi prodotti soprattutto dai vaccini a mRNA (‘Pfizer’ e ‘Moderna’), all’epoca del tutto sperimentali, nonché scarsamente efficaci e, soprattutto, insicuri.
Come il battagliero sito dell’associazione ‘Children’s Health Defence’, fondata e animata da Robert Kennedy, quotidianamente illustra e denuncia.
Negli anni seguenti, poi, Bhattacharya si è sempre dichiarato totalmente contrario all’obbligo vaccinale, alla politica dei ‘green pass’ e ai cosiddetti ‘passaporti vaccinali’
Ecco un paio di pezzi messi in rete dalla Voce su quella profetica ‘Declaration’.
Quando era appena uscita, e cioè del 9 ottobre 2020,
COVID / IMMUNITA’ DI GREGGE MEGLIO DEL LOCKDOWN
E del 18 marzo 2021
LOCKDOWN / GLI EFFETTI DEVASTANTI SULLA SALUTE DI TUTTI
Sulla figura di Francis Collins, pubblicato il 24 giugno 2022,
LE STAR DELLA SANITA’ PUBBLICA AMERICANA IN BUSINESS / ANTHONY FAUCI & FRANCIS COLLINS
E poi, del 28 gennaio 2023,
‘NATIONAL INSTITUTE OF HEALTH’ / LE COLOSSALI TRUFFE & CORRUZIONI SULLA PELLE DEI CITTADINI USA
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