Petizione: mettiamo a profitto la reiterata tendenza del governo a partorire decreti legge per aggirare le contestazioni del Parlamento. Proponiamo con allegata manifestazione di piazza, che dalle aule dei tribunali sparisca la scritta che in sei parole emana la prima e più importante sentenza: “La legge è uguale per tutti”. È contraddetta ogni giorno da anni. Consigliamo ai poveri e affamati di non rubare un pacco di pasta al supermarket, finirebbe per direttissima in una cella dei lager chiamati prigione; in ruoli politico-istituzionali sono favorite le cosche mafiose, premiate con l’affidamento di appalti e altre forme di corruzione: con il relativo profitto si possono consentire di svernare alle Seichelles, in hotel pentastellati. Questa rabbiosa riflessione ha radici antiche, ma a provocarla proprio oggi confluiscono due casi giudiziari. Il primo: la procura americana piega la testa, subisce il principio che impedisce di processare e condannare il Trump presidente per l’assalto al Capitolo Hill, azione sovversiva dello Stato, per i documenti segreti trafugati nella Casa Bianca e portati nella sua villa. Si conferma la legge ‘dis-uguale per tutti’, che vieta al Dipartimento di Giustizia di perseguire il presidente in carica. Terminata la tutela dell’immunità, a fine mandato di Trump, l’inchiesta potrebbe riaprirsi ma non accadrà. Ad un soggetto come il tycoon è scontato evitarlo in via efinitiva grazie alla chance “perdono presidenziale”, a un selfie assolutorio. Ovvia la sua esultanza: “Grande vittoria” anche se permangono tutte le accuse e le prove di colpevolezza.
Del caso numero due si occupa la magistratura italiana. L’udienza preliminare vede la Daniela ministra del Turismo, imputata (e assente) per truffa aggravata ai danni dell’Inps. nel periodo Covid. Dipendenti della società lavoravano nonostante fossero retribuite con la cassa integrazione. Secondo l’accusa, i bilanci del gruppo Visibilia sarebbero stati manipolati per occultare il dissesto finanziario e attirare nuovi investitori. Insieme al ministro, sono indagati il compagno Dimitri Kunz e altre quindici persone. La vicenda riguarda presunte irregolarità nei bilanci delle società, a presunte irregolarità nel periodo Covid. La senatrice di Fratelli d’Italia: “Escludo che oggi arrivi un rinvio a giudizio nei miei confronti. Vi sembro preoccupata? Sono ottimista.”. I suoi legali hanno chiesto il proscioglimento “perché il fatto non sussiste”. Visibilia vuole patteggiare (fino a prova contraria la richiesta equivale all’ammissione di colpevolezza), l’Inps, parte civile chiederà i danni. La Santanchè chiede di spostare a Roma il procedimento sulla truffa Covid. Prende tempo.Sarà mai condannata? Troppi precedenti di assoluzioni per cause varie (per esempio decorrenza dei termini) inducono a pensare che anche in questo caso non corrisponde alla realtà il fondamentale principio enunciato da “La legge è uguale per tutti”. In totale antitesi, tipicamente iraniana, L’Āyatollāh Seyyed ʿAlī Ḥoseynī Khāmeneī, attuale guida suprema dell’Iran, auspica la condanna a morte per il sanguinario Netanyau. Domanda sollecitata da legittima curiosità: cosa pensa il fratello d’Italia Nordio, magistrato prestato alla destra, della giustizia bifronte, che assolve per empatia non esplicita, ma di fatto, mestieranti della politica poco degni di sedere in Parlamento ed esercita il diritto alla severità nei confronti del ‘povero cristo’ responsabile di furtarelli per sfamarsi. A proposito di giustizia, dopo Romano (Lombardia) anche da Gromo (Alta Val Seriana) i migranti ‘detenuti’ denunciano inascoltati “Abbiamo fame e freddo, il riscaldamento non funziona, non abbiamo vestiti adeguati, da giugno non riceviamo il contributo per le spese personali, non possiamo andare a scuola per imparare l’italiano”. La risposta dei responsabili del centro: “Tutto ok, di che si lamentano?” e in alto il governo tace, come sempre, spreca somme ingenti di euro per il flop dei centri di accoglienza (vuoti) in Albania.
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