Miracolo: partenza anticipata del ‘Frecciargento’

È in partenza al binario ‘X’ il “Frecciargento” Roma-Genova…Non è l’annuncio diffuso dagli altoparlanti delle Ferrovie, ma l’avviso inviato sui cellulari con un WhatsApp. L’invito a imbarcarsi ha preceduto di 50 minuti l’orario in cui il treno in questione avrebbe dovuto lasciare a stazione di partenza. Si è mosso con circa un’ora di anticipo. Solo I followers dell’ottimismo a oltranza potrebbero commentare il ‘caso’ così: “Che meraviglia, nel Paese dei treni in sistematico ritardo, dei pendolari vittime clamorosi disservizi, quella brava gente dei ferrovieri che opera con la regia del ministro e vice presidente del consiglio, del ‘carrocciaro’ valpadano Salvini, impegnato giorno e notte a inventare strategie razziste per il respingimento dei migranti, a inveire come un forsennato contro le toghe rosse,  ha risposto alle critiche con il colpo di genio del via, del go al ‘Frecciargento’ un’ora prima del previsto. Motivo? Lavori in corso sui binari tradizionali avrebbero provato ritardi all’arrivo del Roma-Genova (sic).

Peccato, a correre verso Genova è toccato a quel treno vuoto, mentre nella stazione di partenza, in prossimità dell’ora prevista, vagavano smarriti i passeggeri muniti di regolare biglietto.  È successo l’8 novembre, partenza prevista alle 16 e 20, ma avvenuta alle 15 e 30. Capito che logica stringente fa delle Ferrovie italiane un esempio della impeccabile competenza di Salvini?  Ricordando il caos delle ferrovie per il un chiodo piantato sul cavo di una centralina, torna in mente la ferma presa di posizione del ministro dei trasporti: con piglio severo promise che individuate le responsabilità avrebbe adottato provvedimenti adeguati. Idem per il Frecciargento Roma-Genova. “Chiederò chiarimenti convincenti”. La senatrice Raffaella Paita (Italia Viva): “Una vergogna, incapacità imbarazzante di Salvini” Andrea Casu, del Pd: Salvini non deve chiedere chiarimenti, deve darli”.
Il sindacato di polizia Silp Cgil ha denunciato un fatto gravissimo “Esiste un filmato dal quale risulta che a Bologna, un capo di Casa Pound dava ordini alle forze di polizia. Diceva loro cosa dovessero fare. Il ministro dell’Interno darà qualche spiegazione? Questo episodio sarebbe avvenuto nel momento culminante della tensione, quando il cordone di polizia separava i fascisti dal corteo dei giovani di estrema sinistra che li contestava”. Il sindacato: “È inammissibile che la polizia prenda ordini dai manifestanti”. Il filmato effettivamente esiste. Dopo il comunicato del sindacato di polizia non risulta che siano arrivate smentite. Né dal ministero né dai fascisti.È chiaro che questo episodio solleva problemi serissimi e il dubbio che la denuncia del sindaco di Bologna, Lepore, (ha sostenuto che i fascisti sono stati mandati a Bologna dal governo), non sia campata in aria.


Scopri di più da La voce Delle Voci

Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.

Lascia un commento