E se tre euro…vi sembran pochi…

Cosa c’è nel profilo di pensionati che dovrebbero sopravvivere con 618 euro, cifra stratosferica della pensione: c’è che il mettere in tavola qualcosa che somigli a un pasto è un’impresa impossibile, e lo è sottrarre alla miseria dei 618 euro il costo di luce e gas, c’è l’onere incompatibile per il fitto di casa e l’inevitabile, permanente morosità. “Di che si lamentano i pensionati”, si chiede il giornalista milionario Feltri (che tre euro non li darebbe neppure a un medicante), “ringrazino la sensibilità del governo per aver arricchito i 615 euro del passato con il generoso aumento di euro 3, che elevano la disponibilità economica mensile delle pensioni minime”. Amara la satira di un destinatario di questo ‘lauto’ finanziamento, di fede politica forzista. Scrive: “Mister Feltri, in una mattina priva di impegni ben retribuiti, completato il rito della ricca colazione all’inglese, faccia un salto al supermercato, dia un’occhiata ai pressi degli alimentari. Avesse tre euro da spendere potrebbe acquistare un paio di mele, una mezza pagnotta, 50 grammi di prosciutto, a scelta, crudo o cotto. I tre euro in più?  Una presa per il culo! buon pranzo”. Feltri: “Legge di bilancio? La coperta è corta. Essere riusciti,a far lievitare di qualche euro le pensioni a me pare un ottimo risultato, se non addirittura un miracolo, un’attenzione e un riguardo nei confronti degli anziani. Di che si lamenta? Cosa dovrebbe fare lo Stato? Regalare gettoni d’oro a tutti? Elevare le pensioni minime a 2mila o 3mila euro mensili? Beh, sappia che sarebbe impossibile”. Certo impossibile. Ma azzerare l’evasione fiscale sì, si potrebbe, la coperta sarebbe molto meno corta e si potrebbero raddoppiare i 618 euro, pensione da fame.

Egemonia culturale, superamento ideologico del fascismo e , le ‘eccellenze’ della destra meloniana: Sangiuliano, Sgarbi, Lollobrigida, Giuli, Valditara, eccetera…È il meglio a disposizione di Giorgia, ma sì, anche la sottosegretaria all’istruzione e al merito, la ‘sorella d’Italia Frassinetti, finita nella bufera per un ‘post’ sul suo profilo Facebook che fa riferimento al “fascismo immenso e rosso”, citazione dal ‘sen fuggita’ dello scrittore Brasillach, collaborazionista del nazismo. Ritualmente il Pd chiede che si dimetta ma sapendo che la signora in questione resterà inchiodata al suo posto. Egemonia culturale, surreale ambizione della destra: “Può continuare a ricoprire quell’incarico una che esalta la Marcia su Roma e uno scrittore filonazista che aiutava i nazisti a catturare gli ebrei?”

Egemonia culturale della destra: uno dopo l’altro i ‘flop’ televisivi. “Intesa vincente, condotto da Insegno, amico di Giorgia, perde seguaci e non funziona come traino del Tg1 caro a Giorgia. Il programma di Barbareschi fallisce ancor prima di cominciare. Frana il talkshow di Giletti e ‘L’altra Italia’ affidato all’ex iena Monteleone tocca il fondo dell’abisso: 1,2 la percentuale degli ascolti. La Rai dice stop, programma prematuramente defunto. Una prece, niente fiori, ma opere di bene.


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