Barricate contro verità

“Chi, io? Non so, non c’entro, cercate altrove, non farei mai una cosa simile, macché, non ne so niente”, eccetera, eccetera. Così i politici sorpresi ‘con le dita nella marmellata’ evadono da responsabilità, gaffe e reati d’ogni genere. ‘Pessimus’ (è vero, non esiste questo superlativo, ma rende bene l’idea) è aggettivo appropriato per l’imputato Salvini, processato per il sequestro di migranti della nave salva vite Open Arms. Si spaccia per difensore dei confini italiani e per non essere unico colpevole prova a tirare dentro il governo di cui faceva parte, smentito da atti e documenti: “Non far sbarcare i migranti dalla Open Arms è stata una decisione condivisa dall’intero esecutivo”.
E c’è l’attualità, ecco il caso di tale Salvo Coppolino, Fratelli d’Italia, super fedele di Musumeci, ministro della protezione civile, titolare di social. Ha pubblicato una fotografia di Elly Schlein (orgogliosamente omosessuale, non bellissima come Venere) con una didascalia di inaudita volgarità sessista, omofoba, fascista. La segretaria del Pd, secondo il post, avrebbe detto: “Ricordo una volta i fascisti volevano abusare di me ma poi fuggirono. Io li chiamai, gli urlai di tornare, di fare di me quello che volevano, che non li avrei denunciati, ma niente, sparirono lasciandomi nel dolore più acuto”. Intervistato telefonicamente da ‘la7’ il Coppolino ha dichiarato “Non c’entro, non l’ho pubblicata io, lo denuncerò alla polizia o prenderò altre misure con i miei avvocati” e dichiara di aver cancellato il post (dopo la bufera provocata, ndr). Il profilo Facebook di Coppolino, che si dice ‘vittima di hackeraggio’, è stato bloccato da Facebook e lui si chiede smarrito “perché?” Questa ignobile testimonianza di ludibrio (La Treccani: “il deridere in modo grave e oltraggioso, dileggio, scherno”) è pari all’ingiuria “pederasta”, rivolta da trogloditi neofascisti fascista a Frsncesco Spano, capo di gabinetto del ministro della Cultura post Sangiuliano, secondo dimissionato nel ruolo di vice Giuli. E lei, la “Yo soy mujer, madre, cristiana” tace, ma niente di nuovo, perché, figuriamoci, fugge via al termine delle ‘conferenze stampa’, per sottrarsi alle domande dei giornalisti. Bocca chiusa anche per la scandalosa richiesta della ministra Roccella, che in delirio di bigottismo ha invitato i medici a denunciare “casi sospetti di gravidanza surrogata”, o per lo sbracamento di Corsini, direttore Rai per gli Approfondimenti, tenace militante di Fratelli d’Italia che ha definito “infame” il giornalista Formigli (“Piazza Pulita, la7). In antitesi, proclami a ripetizione del tipo “Ma quanto sono brava”, per contrastare la tempesta di critiche alla fallimentare ‘operazione Albania’.
Post scriptum per la redazione di ‘la7’: se alla troupe del network di Cairo è stato negato l’accesso alla Festa del quotidiano ‘Il Tempo’, uno dei molti giornali portavoce di Fratelli d’Italia, perché Mentana e colleghi di Tg e talkshow di “la7” non depennano dalla lista degli ospiti Tommaso Cerno, direttore del giornale ‘Il Tempo’?

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