GIORGIA MELONI / LE SUE ‘TAVOLE’ DELLA LEGGE SUI MIGRANTI

La nostra ‘Giorgia’ è stata appena incoronata come re – o regina, se preferite per questioni di genere – incontrastato (a) in Europa per le super innovative teorie e pratiche sul tema bollente dell’Immigrazione. E’ lei (lui) l’apripista del Secolo, anzi del Millennio, che come Mosè sta dettando Regole, Norme e Tempi per l’attuazione delle sue Tavole.

Leggendaria.

La sua esile ma robusta sagoma fluttua per l’aria, sorride, ammicca, ma troneggia imperiosa come solo i ‘grandi’ dei secoli possono e sanno fare. Ci vuole la stoffa: e, pur se acquistata nei mercatini borgatari romani, ce l’ha. Altro che Vuitton.

La vediamo incedere, col suo passo felpato, tra i genuflessi leader europei – almeno una decina quelli al seguito nel corso del summit di poche ore fa – per propalare il suo Verbo e spiegare i suoi Comandamenti.

Narra uno dei Discepoli al seguito: “Le immagini di quei 16 migranti che viaggiano a bordo del ‘Lira’ per sbarcare nella terra promessa dell’Albania sono pura poesia. E al tempo stesso sono la prova della concretezza di una leader, Giorgia, che sta conducendo per mano l’Europa sulla retta via”.

Gli statisti europei osservano rapiti, estasiati, presi da un’emozione senza confini.

Ursula von der Leyen. In apertura Giorgia Meloni e, sullo sfondo, lo sbarco dei primi migranti in Albania

E lei, a qualche ora dal mitico evento, li riceve, come il Maestro faceva allora in Palestina, per render noto la sua Parola. Secondo le ultime voci sono 11 i ‘capi’ europei venuti ad ascoltarLa.

Uscendo da parabole & metafore, la realtà è quella di mezza Europa che guarda con enorme ammirazione l’esempio italico, il solco tracciato e appena percorso dalla prossima papabile al Nobel per la Pace, ‘Giorgia’.

Che ha indicato, proprio come Mosè, la Via e sta aprendo le acque.

Ecco alcune news, che pur poco riescono a ‘rendere’ la Mitica Impresa.

Le telecamere di tutto il mondo hanno appena immortalato le immagini dei 16 migranti portati in ‘salvo’ (sic) nella terra promessa d’Albania. Alcune eretiche cronache raccontano che erano completamente ‘storditi’ e non sapevano dove li avevano portati. Forse su Marte. Molti di loro, quando sono sbarcati, sono scoppiati in lacrime. Secondo alcuni addetti ai lavori, non per l’Emozione di aver trovato la Libertà.

16 uomini in barca ora fanno la Storia. La Soluzione del Grande Tema del Millennio: quello dei Migranti, di biblica memoria. E lei, la nostra ‘Giorgia’, indica quella Strada da percorrere: proprio come il Maestro tanto tempo fa. Manca solo la moltiplicazione dei Pani e dei Pesci, per il resto ‘Giorgia’ è pronta per la beatificazione ad horas.

Le prime parole da Lei pronunciate.

“Molti paesi ora guardano al nostro protocollo con l’Albania sui negoziati per l’immigrazione. C’è un enorme interesse per i risultati del lavoro svolto dall’Italia. Ottenuto anche grazie alla collaborazione con la Commissione UE e con la presidente von der Leyen. Oggi abbiamo tenuto questa riunione con i leader europei perché c’è grande voglia di lavorare a soluzioni pragmatiche”.

Lady Ursula von der Leyen qualche giorno fa ha fatto cenno in modo esplicito ad una prossima proposta di legge per istituire i ‘Return Hubs’, ossia centri di ‘reimpatrio’ in paesi terzi, proprio seguendo il modello studiato dalla nostra premier Meloni con il leader albanese Edi Rama.

Giorgia Meloni con Edi Rama

Così parla la neo riconfermata presidente della Commissione UE, in attesa di presentarsi, il 6 dicembre, davanti al tribunale di Liegi per il ‘Pfizergate’ sui business miliardari in tema di vaccini anticovid: “Dovremo esplorare subito strade da percorrere circa l’idea di sviluppare centri di rimpatrio al di fuori dei paesi UE, soprattutto in vista di una proposta legislativa sui reimpatri. Con l’avvio delle operazioni previste dal protocollo tra Italia e Albania, saremo anche in grado di arrivare tutti insieme a soluzioni pratiche”.

Ecco il parere del premier di Tirana, Rama: “Io credo che questa sia la vera soluzione, sta funzionando per l’Italia e credo che funzioni per l’Europa. I numeri ci danno ragione”.

Un miracolo degno della vicina Medjugorie, visto che sono passate solo poche ore dallo sbarco dei 16.

Almeno ai suoi tempi Garibaldi ne radunò 1000…

Torniamo, per finire, alle news.

La premier danese Mette Frederiksen

Il battaglione dei paesi UE, capeggiato dal generale Meloni, ha potuto subito contare sull’appoggio incondizionato di due nazioni da noto poco nei sempre fragili e traballanti equilibri europei: i premier della Danimarca, Mette Frederiksen, e dell’Olanda, Dick Schoof, sono stati subito della partita, in modo che più entusiastico non si può. Altre nazioni si sono subito accodate.

Nicchia la Germania, alle prese con una stratosferica crisi economica e sociale che l’ha scaraventata giù dalla storica postazione di ‘locomotiva’ d’Europa. Il Cancelliere Olaf Scholze è totalmente nel pallone e non sa più che pesci prendere, sia sul fronte interno che internazionale, destinato com’è a soccombere alle prossime elezioni politiche.

Annalena Baerbock

Prima ha strizzato l’occhiolino alla fantasmagorica idea della nostra Giorgia, poi ha fatto marcia indietro. Mentre il suo esecutivo ne sta combinando di tutti i colori, a cominciare dalle posizioni sempre più guerrafondaie e forsennate dalla ministra degli Esteri, la ‘Verde’ (sic) Annalena Baerbok. L’esecutivo targato SPD-Verdi ma nero nell’anima (vista l’aria che tira in Germania, a tutta ‘Alliance fur Deutschland’ in stile prettamente nazi) ha appena varato una normativa totalmente restrittiva sul fronte dell’immigrazione: sono stati infatti   reintrodotti dei ferrei controlli alle frontiere, sospendendo di fatto la libera circolazione prevista dai trattati di Schengen.

Tutto detto.


Scopri di più da La voce Delle Voci

Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.

Lascia un commento