MACRON & RUTTE / A TUTTA GUERRA CONTRO LA RUSSIA

Francia sempre più nel pallone. Con un Emmanuel Macron ormai alla frutta: se ne è altamente fregato del voto popolare che ha visto trionfare il ‘Nuovo Fronte Popolare’ di sinistra e ha proclamato primo ministro un vecchio rottame gollista che ancora non si sa cosa combina. Ai confini della realtà.

Bipolare e quindi sempre più patologico, il capo dell’Eliseo, anche sul fronte internazionale. Oggi condanna – ci voleva tanto, dopo un anno di genocidio scientifico – il governo nazista di Tel Aviv guidato dal boia Bibi Netanyahu, dopo gli ultimi attacchi dell’esercito israeliano addirittura contro le forze ONU.

Mark Rutte. Sopra, Macron

Mentre allo stesso tempo getta ettolitri di benzina sul fuoco del conflitto contro la Russia, che rischia sempre più di trasformarsi in una guerra voluta dagli Stati Uniti ed ‘affidata’ ai paesi NATO, in pole position naturalmente la Francia di le roi Macron. Oggi l’uomo che ‘sussurra’ all’orecchio del neo Segretario Generale della NATO, l’olandese Mark Rutte, che ha appena occupato la poltrona lasciata, dopo due mandati, dal norvegese Jens Stoltenberg.

Partiamo dalle news. Vale a dire da una breve ma succosa ‘nota operativa’ trapelata dalle alte sfere dell’Alleanza atlantica, fresca di nuova leadership.

Ecco i tre comandamenti appena impartiti.

Primo. “Mobilitare 250.000 uomini contro la Russia in Europa” – “Mobilizer 250.000 hommes face a la Russie en Europe”.

Secondo. “Preparare un nuovo ‘sbarco alleato, essenzialmente americano’, in Francia” – “Preparer un nouveau débarquement allié, essentielment américain’, en France”.

Terzo. “Unire immediatamente ‘4/5 del territorio dell’Ucraina alla NATO” – “Faire adhérer ‘les 4/5 du territoire de l’Ukraine’ à l’OTAN des maintenent”.

Jens Stoltenberg

Più chiari di così non si può. E a quanto pare il neo Segretario Rutte ha in testa un piano ben preciso e inderogabile, ovviamente affidatogli dal Dipartimento di Stato Usa: la Casa Bianca passa, non dimentichiamolo, ma quel Dipartimento di ‘Guerra permanente’ resta, più forte e guerrafondaio che mai, ben genuflesso davanti ai diktat del super colosso a stelle e strisce, ossia l’onnipotente industria delle armi.

Nelle sue ultime parole davanti al Parlamento UE, Stoltenberg ha sottolineato l’importanza   storica della “spinta costante guidata dagli Stati Uniti per espandere sempre di più la NATO verso Est: e ciò rimane la motivazione principale di Mosca per invadere l’Ucraina”.

Ci azzecca in pieno, l’ex numero uno della NATO, perché fin dal 1991 gli Usa hanno spinto la NATO ad espandersi progressivamente ad est, fagocitando la gran parte dei paesi una volta sovietici in una morsa, una minaccia sempre più forte, più costante e più mirata verso il Cremlino. E proprio questo è stato il vero movente della guerra d’invasione di Putin: il tutto con la ciliegina sulla torta del golpe bianco di piazza Maidan, Kiev, nel 2014, organizzato proprio da quel Dipartimento Usa e dalla ‘zarina’ Victoria Nuland, come la ‘Voce’ ha più volte dettagliato e documentato.

Ma torniamo a bomba. Ossia alla Francia che le sta studiando di tutte per innescare la miccia della guerra totale con Mosca.

Ecco le parole, non poco incendiarie, appena pronunciate dal generale francese Bertrand Toujouse: “Stavamo giocando alla guerra. Ora c’è un nemico designato e ci alleiamo con persone con cui andremo effettivamente in guerra”.

Uno con le palle e, soprattutto, con la palla di cristallo, il super-stellato transalpino…

Il sempre ben informato sito americano ‘Politico’ ha sentito alcuni vertici delle forze armate francesi, secondo cui sono stati appena impartiti “nuovi ordini di marcia per la NATO”. A quanto pare, il piano finale è che entro il 2027 “la NATO sarà in grado di preparare una divisione da guerra pronta in 30 giorni”. Ma secondo i war-bookmakers anche parecchio prima, viste le manovre già in avanzatissimo corso…

Ma qual è il fronte oggi più ‘movimentato’?  Quello che corre lungo la linea di confine tra la Romania e l’Ucraina: dove la Francia – e di conseguenza la NATO – sta concentrando i suoi sforzi.

Seguiamo le tracce di ‘Politico’, uno dei siti americani più informati. “Nelle prossime esercitazioni NATO in Romania, la Francia testerà la sua capacità di schierare una brigata, solitamente composta da 3.000/5.000 soldati, nell’arco di una finestra temporale di 10 giorni. Negli ultimi due anni e mezzo di conflitto, proprio la Francia ha svolto un ruolo guida sia nel fornire che nell’addestrare soldati, e sul fronte logistico”.

Manovre militari sul confine ucraino

Il vero bastione europeo contro i corvi neri del Cremlino.

Eccoci alle ultime due settimane di ottobre. Rivela una fonte Usa: “Il 28 febbraio 2022, appena 4 giorni dopo l’invasione russa in Ucraina, la Francia ha immediatamente raddoppiato il suo contributo alle forze di risposta della NATO in Romania, inviando soldati, blindati e carri armati Leclerc. Dal 1° maggio la forza dispiegata, che opera sotto il nome di ‘Mission Eagle’ ha assunto la forma di un gruppo tattico multinazionale di cui la Francia è il nucleo base”.

Non è finita certo qui. Perché, sempre secondo la fonte, “la Francia schiera anche un sistema di difesa terra-aria MAMBA, unità logistiche e combattenti per un totale di circa 1.000 unità. Il mese scorso (settembre 2024, ndr), altri velivoli della settima Brigata corazzata francese sono arrivati in Romania. Altri carri armati Leclerc e altri veicoli trasporto truppe hanno raggiunto il campo militare General Berthelot, appena fuori Bucarest, scortati dalla polizia militare rumena”.

Le Roi Macron é sempre in prima linea.

Più forte e più vigoroso che mai.

Chapeau.


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