JANNIK SINNER / SCATTA LA TRAPPOLA DELLA PIOVRA “WADA”

Il nostro campione di tennis e numero uno a livello mondiale, Jannik Sinner, è finito nel tritacarne della tentacolare piovra ‘WADA’, la ‘Word Anti Doping Agency’, che ha appena chiesto il suo ‘rinvio a giudizio’ davanti al non meno ‘pericoloso’ ‘Tribunal Arbitral du Sport’ (TAS) o, se preferite, ‘Court of Arbitration for Sport’ (CAS) di Losanna.

La stessa WADA che ha fatto scientificamente a pezzi, stroncandola con prove taroccate, la carriera di un altro nostro grande atleta, guarda caso anche lui altoatesino, il marciatore Alex Schwazer. Con il sigillo finale impresso proprio dall’imperturbabile TASCAS.

Due storie ‘parallele’: ma c’è da augurarsi che l’opinione pubblica, gli addetti ai lavori, altre autorità certo più credibili e affidabili, nonchè i media aprano finalmente gli occhi su cosa è realmente WADA, di cosa è capace con le sue ‘manovre’ e di tutti i fatti & misfatti che, perfettamente impunita, ha portato a termine in questi anni: a botte di depistaggi, corruzioni e perfino frodi processuali.  Ce n’è per tutti i gusti giudiziari…

Come la ‘Voce’ ha documentato tante volte, almeno da 8 anni: a partire cioè dal quel 2017 quando in una sfilza di articoli e inchieste abbiamo ricostruito, tassello per tassello, il giallo- Schwazer.

Ed anche la nostra rocambolesca vicenda giudiziaria che alla fine ci ha visti condannati, a gennaio 2024, per aver scritto tutta la verità dei fatti con troppo anticipo, perché il gip di Bolzano, Walter Pelino, l’ha messa nero su bianco, in uno schiacciante j’accuse contro WADA, nel 2021!

Ai confini della realtà

Ecco il link che vi fa leggere la nostra ultima inchiesta, che prende spunto proprio dal fresco caso Sinner, messa in rete l’11 settembre 2024,

JANNIK SINNER / STAI ATTENTO ALLE “TRAPPOLE” DI WADA

I TENTACOLI DI “WADA

Non poco ‘azzeccato’, quel titolo, stando alle news!

E partiamo proprio dalle notizie delle ultime ore. Per la precisione dal comunicato stampa appena diramato dall’Agenzia Anti Doping, ‘anti’ solo a parole, mentre nei fatti, nella sua lunga dirty story, ha regolarmente perseguito obiettivi totalmente opposti: “L’Agenzia Mondiale Anti Doping (WADA) conferma di aver presentato il 29 settembre un ricorso alla Corte Arbitrale dello Sport (CAS) per il caso del tennista Jannik Sinner, giudicato da un tribunale indipendente dell’International Tennis Integrity Agency (ITIA) senza colpe o negligenza per essere risultato positivo per due volte al Clostebol, una sostanza proibita, nel marzo 2024”.

Alex Schwazer

Così prosegue: “La WADA ritiene che la constatazione di ‘assenza di colpa o negligenza’ non sia corretta ai sensi delle norme vigenti. La WADA chiede un periodo di ineleggibilità tra uno e due anni. La WADA non chiede la squalifica, salvo quella già inflitta dal tribunale di prima istanza. Poiché la questione è pendente davanti al CAS, la WADA non farà commenti in questo momento”.Più chiari di così, con la richiesta di squalifica tra 1 e 2 anni a carico di Schwazer!

In due parole gli ultimi sviluppi.

ITIA chiede il proscioglimento perché, a suo parere, in sostanza, ‘il fatto non sussiste’, come si suol dire in termini legali. WADA non è dello stesso avviso, sostiene di voler andare fino in fondo e intende acquisire ulteriore documentazione e aver più tempo a disposizione. Le date quindi slittano: e la tensione, per Alex, sale. Ma nonostante questa spada di Damocle, Jannik riesce addirittura a stravincere gli Open Usa.

Fino a questo momento, ha solo perso i punti e il montepremi (300 mila dollari) relativi al torneo ‘Indian Welles’, i risultati successivi sono tutti validi e in questi mesi potrà continuare a gareggiare, pur con tutto lo stress addosso per la mannaia WADA-TAS in agguato.

Ma i tempi per la decisione finale non saranno brevi, come minimo 6 mesi, quindi più di mezza stagione agonistica col fiato sul collo. Secondo gli ‘esperti’, “WADA ha deciso di impugnare la sentenza di primo grado puntando non tanto a dimostrare l’uso intenzionale della sostanza proibita, il Clostemol, quanto a stabilire una colpa parziale a carico di Alex, ritenendolo responsabile circa il comportamento del suo staff”, i cui due componenti-base Sinner ha subito esonerato.

Proprio sicuri che ci sia solo quello? O c’è altro che bolle in pentola??

Un caso in cui WADA sguazza. Potendo in questi mesi azionare quelle ‘trappole’ cui abbiamo fatto cenno nell’inchiesta dell’11 settembre: non poco istruttiva e che farete bene a rileggere con attenzione.

 

QUELL’OMICIDIO QUASI PERFETTO

Passiamo ad un altro giallo sportivo di cui ugualmente abbiamo scritto per anni.

Marco Pantani

Quello relativo all’omicidio (anche se la ‘giustizia’ lo ha sempre etichettato come ‘suicidio’) di un altro grande campione, stavolta di ciclismo, Marco Pantani, fatto fuori il 14 febbraio 2004 all’Hotel ‘Le Rose’ di Rimini, quel maledetto San Valentino a 5 anni dalla fatidica tappa a Madonna di Campiglio del Giro 1999, che ne ha distrutto la carriera e cominciato a stroncare la vita. Perché lì è cominciato il suo calvario e lì è iniziato uno dei più estenuanti e vergognosi funerali della ‘Giustizia’ (sic) di casa nostra.

Vi invitiamo a rileggere l’ultimo pezzo messo in rete dalla Voce il 15 luglio 2024, “

MARCO PANTANI / C’E’ FINALMENTE UN GIUDICE A TRENTO DOPO 20 ANNI?

Abbiamo voluto portarlo alla vostra attenzione subito per fornirvi la risposta al quesito. Purtroppo è negativa: NO, non c’è alcun giudice a Trento in grado di risolvere, sotto il profilo legale, quel caso. Invece chiarissimo nella sua dinamica, nelle sue drammatiche ‘tappe’, in tutti i depistaggi, i taroccamenti che nessuna toga ha mai voluto vedere, pur con prove così lampanti sotto gli occhi.

Il tribunale di Trento

Eravamo fiduciosi circa la nuova inchiesta trentina, pur arrivata in così clamoroso ritardo e addirittura a pochi mesi dalla solita mannaia della prescrizione.

Già la pista su cui ha cominciato a lavorare da qualche mese il pm della procura antimafia di Trento, Patrizia Foiero, pare vecchia e stravecchia: “Associazione a delinquere di stampo mafioso finalizzata alle scommesse clandestine e collegata al decesso del ciclista”.

Ci sono già da anni e anni carte, documenti & faldoni su tutto ciò, ben comprese le verbalizzazioni di tanti pentiti che hanno raccontato per filo e per segno la dirty story, però non ritenute attendibili, né interessanti dai pm delle varie procure che fino ad oggi si sono occupate del giallo (Rimini, Forlì, la stessa DDA di Napoli). A cominciare dalla prima verbalizzazione che oltre una decina d’anni fa squarciò il velo di omertà: quella di Renato Vallanzasca, già allora recluso nel carcere di Bollate.

Renato Vallanzasca

Sorge spontanea la domanda: cosa cavolo c’è andato a fare circa tre mesi fa il pm Foiero a Bollate per sentire un Vallanzasca ormai muto, tanto che è stato qualche settimana trasferito in una residenza per malati terminali? A cosa sarebbe del resto mai servita una nuova verbalizzazione, visto che già una decina d’anni fa Vallanzasca parlò come un fiume in piena?

Quale dettaglio in più voleva acquisire il solerte pm trentino? Che, a quanto pare, ha deciso di ingranare la quarta fuori tempo massimo, perché appunto la prescrizione incombe. Comunque vuol sentire, in questi giorni (a quanto pare ha già cominciato a farlo) “una decine di persone informate sui fatti”, stando allo scoop – poveri noi – messo a segno da ‘La Presse’, che così rivela al mondo: “Casalesi, capi dei clan di Afragola e Portici, l’Alleanza di Secondigliano: tutti uniti per incastrare Marco Pantani ‘perché sennò avrebbe buttato in mezzo alla strada quelli che gestivano le scommesse’. Se Pantani vinceva il Giro il banco saltava: e la camorra doveva pagare diversi miliardi di scommesse clandestine e rischiava la bancarotta. E’ quanto riferito ai carabinieri dal capo clan di Mondragone poi diventato collaboratore di giustizia e riportato nei verbali della Commissione Antimafia di cui La Presse ha preso visione”.

Ecco il tric trac finale: “Ora quelle dichiarazioni, unite alle rivelazioni di Vallanzasca a cui era stato detto da un detenuto a Bollate di scommettere 5 milioni di lire sull’esclusione di Pantani dal Giro, sono il perno della nuova inchiesta della Procura di Trento”.

Cin cin.

P.S. Se volete rileggere articoli e inchieste messi in rete dalla Voce con ‘largo anticipo’, basta andare alla casella CERCA che si trova in alto a destra della nostra home page e digitare nomi e cognomi, come ALEX SCHWAZER o MARCO PANTANI, oppure sigle come WADA, per rileggerne davvero di tutti i colori.


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