Nessun dubbio, il successo, nella società del protagonismo dominante di oligarghi e strambi genialoidi alla Musks, si misura con le cifre a dodici zeri delle ricchezze personali e vederle dimagrire può creare stati di ‘depressione-aggressiva’, patologie in apparenza contraddittorie. Il convincimento invaderebbe sconfinati spazi d’indagine: il caso Kyrgios, merita meno enfasi, ma giustifica un’ampia citazione. Lui è uno strambo tennista di talento, funambolo della racchetta alla McEnroe (per chi ricorda il geniale giocatore americano). Nicholas Hilmy Kyrgios, estroso winner australiano, originario di un mix greco-malese, è out da mesi per infortuni al ginocchio e al polso. È uscito dal ranking mondiale dei migliori tennisti e si diletta con i commenti in Tv degli incontri altrui, per l’emittente Espn.
I file di Wikipedia sul tennista australiano sembrano compilati da followers di Sinner. Sostengono che al soggetto in questione non fa difetto l’intraprendenza di macho: breve flirt con la collega di racchetta Azarenka, seguito da un rapporto di tre anni con la connazionale Tomlianovic, dalla relazione biennale con la tennista russa Kalinskaya (poi fidanzata estemporanea del nostro numero uno) che lo ha definito ‘cattivo’. Frustrato per l’assenza prolungata dai campi di gioco e forse per i mancati incassi come giocatore, ma soprattutto per velenosa invidia per il number one del mondo, Kyrgios si schiera con aggressività contro Jannik. Chiede che sia squalificato per due anni, nonostante sia provato che non si è ‘dopato’ con il Clostebol, ma è stato contaminato in misura assolutamente irrilevante, da quell’ anabolizzante usato incautamente dal fisioterapista. Le provocazioni dell’australiano, condannate aspramente dai social, proseguono alla vigilia della finale degli ‘Open’ di stasera.
L’esauriente post di Wikipedia elenca con meticolosa completezza le sue presunte intemperanze comportamentali: “Ha insultato il tennista Wawrinka, è stato squalificato per scarso impegno, è accusato di abuso verbale e comportamento anti sportivo, non professionale”. Stasera, Sinner, dalle 20, su Sky, è chiamato a compiere l’impresa di vincere anche il prestigioso torneo Open di New York. Kyrgios tifa contro, come i trentamila americani a supporto del connazionale Fritz e Jannik deve confermarsi numero uno del mondo anche stasera, anche contro i veleni di Kyrios e l’ostilità del pubblico yankee. Non sarebbe male se poi giustificasse il suo nuovo forfeit (aveva già disertato le Olimpiadi) che si somma a quello di Musetti, al “no” dei numeri uno del tennis italiano al prossimo impegno bolognese di coppa Davis. Commenta Volandri, capitano degli azzurri: “La scelta è per il loro bene (hanno bisogno di riposo) e il bene della squadra (???). Un dubbio da fugare subito: non sarà che la Coppa Davis è finanziariamente poco ‘attraente’ rispetto ai tornei? Sicuri che Sinner abbia scansato l’impegno delle Olimpiadi perché affetto da tonsillite? Stasera, comunque, “Forza Jannik”, e un’altra impresa da numero uno.
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