Vendetta

Si, vendetta, tremenda vendetta di quest’anima è solo desio…di punirti già l’ora s’affretta, che fatale per te tuonerà”. (Verdi, “Rigoletto”)

La vendetta è la risposta rancorosa di chi si ritiene offeso e decide di farsi giustizia, di ‘pareggiare i conti’. L’opposto è il perdono, antitesi perdente. La vendetta per soddisfare chi la pratica, richiede visibilità (di qui il racconto quotidiano, ossessivo di giornali e Tv). Cosa la motivano: sofferenze e torti subiti, onore leso. Spesso nella vendetta c’è sproporzione tra il dolore subito e quello arrecato, a volte assume il significato di ritorsione, di rappresaglia. Tipico esempio le faide tra clan malavitosi. Clamoroso il caso di una donna influente della camorra che ordinò al figlio minorenne di uccidere l’assassino del padre in un corridoio del tribunale. Tipologie: vendetta in seguito a sofferenze. Il soggetto ha sofferto e vuole far provare la stessa sensazione a chi l’ha fatto soffrire. Vendetta in seguito a torti subiti. Il soggetto si sente trattato peggio di quanto pensa di meritare e pensa di ripagare con la stessa moneta (provocata da un giudizio del tutto soggettivo, la pena inflitta supera di gran lunga quella subita). Vendetta per onore. Il soggetto, intende dimostrare al mondo che non è conveniente farlo, anche solo come deterrenza. La vendetta può generare emozioni di appagamento: il soggetto è soddisfatto di essersi vendicato e si sente gratificato, rimpianto, il soggetto si pente di essersi vendicato, si rende conto del male che ha creato e desidera di scusarsi, futilità: il soggetto si sente svuotato di ogni emozione, si rende conto che la vendetta non ha cambiato il suo status e, se aveva sentito il bisogno di vendicarsi, non lo prova più. Può entrare in fase di depressione.

7 ottobre, strage di israeliani. Hamas vendica per l’invasione violenta, permanente, della Striscia di Gaza e il no all’attuazione di ‘due popoli, due Stati’. Più di mille morti, oltre cento ostaggi.

La vendetta di Netanyau provoca la tragedia del popolo palestinese: 40mila morti, Gaza rasa al suolo, ospedali e scuole in macerie.

Israele uccide il leader di Hamas, la risposta è una pioggia di missili. La vendetta della vendetta israeliana: migliaia di missili e droni.

Putin invade l’Ucraina: migliaia di morti, città distrutte, scuole e ospedali bombardati, bambini rapiti: Zelenski organizza la vendetta spalleggiato dall’Europa e dagli Stati Uniti. È guerra di azioni e ritorsioni. Le truppe ucraine entrano in territorio russo, nell’area di Kursk, Mosca si vendica e lancia 130 missili, 110 droni su 15 regioni del Paese nemico.

Vendetta ed egoismo aggressivo sono da sempre degenerazioni dell’umanità e anche in questo scorcio di secolo si oppongono cinicamente alla pace.    


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