GOVERNI SFASCISTI / DALLA STRAGE DI BOLOGNA ALL’ITALICUS FINO AL BOIA NETANYAHU

Giorni fa l’anniversario nero della strage di Bologna.  

Oggi quello, sempre nero, dell’Italicus.

Una volta tanto parole non rituali, non mummificate come al solito delle ‘istituzioni’.

Denunciano i familiari delle vittime le collusioni con gli sfascisti al governo, quel legame mai reciso, quel doppiogiochismo vergognoso.

E loro, la band meloniana, fanno pure gli offesi.

 

DOPO DI LORO IL DILUVIO

Sbrocca tal Mollicone e fratellone d’Italia, oltre che gran cazzone, ma soprattutto bugiardo matricolato: sono solo teoremi giudiziari quelli che ci accusano.

Solo su una cosa, in qualche modo, il coglionazzo – direbbe Fantozzi – ci azzecca: la giustizia di casa nostra fa veramente schifo.

Siamo alla frutta non da ora, ma da un trentennio.

Ossia da quando sono stati ammazzati, dalle istituzioni colluse, gli ultimi magistrati veri, Paolo Borsellino e Giovanni Falcone.

Dopo di loro, il diluvio.

La strage dell’Italicus. In apertura la cerimonia per commemorare la strage di Bologna. Da sinistra il ministro Matteo Piantedosi e a fianco Paolo Bolognesi, presidente del comitato familiari delle vittime, che ha avuto parole durissime contro il governo

Sapete – forse lo state leggendo o sentendo in queste ore – che per l’eccidio dell’Italicus di mezzo secolo fa non sono mai stati beccati, processati e condannati neanche gli esecutori materiali? Passi per i mandanti, ormai regolarmente ‘a volto coperto’ in tutte le stragi e i misteri di Stato.

Ma almeno i killer, gli assassini, li volevate trovare in cinquant’anni?

Niente. Il buio più assoluto.

Tornando comunque a bomba – è proprio il caso di dire – di cosa ci vogliamo stupire?

Su cosa possiamo ormai trasecolare se lorsignori, dopo tutto, fanno proprio di tutto per non rinnegare niente del passato nero né smentire alcuna affinità ‘elettiva’?

 

QUEL FIORE NERO & IMMACOLATO

Prendiamo il povero Ignazio Benito La Russa, la seconda carica dello Stato, l’uomo che se succede qualcosa a Sergio Mattarella ce lo troviamo come Presidente della Repubblica, avete capito?

Bene.

Appena eletto come numero uno a Palazzo Madama ha subito mostrato il suo vero volto, senza alcuna manfrina né recitare alcuna commediola.

Io sono uno strafascista, ho il busto del mio Benito nel salotto bene in mostra, non lo leverò mai e perché mai dovrei farlo?

E ha immediatamente fatto qualcosa di più, di più concreto per non mascherare la sua vera identità, mostrando un fegato – gli va onestamente riconosciuto – non da poco.

Sapete come?

La ‘Voce’ lo ha più volte ricordato nei suoi pezzi, da quando Ignazio Benito è diventato presidente del Senato.

A capeggiare la hit degli invitati eccellenti nell’ormai ‘suo’ Palazzo Madama c’era, quasi due anni fa, Roberto Fiore, lo storico capo di ‘Forza Nuova’, due volte condannato a 8 anni e mezzo. Una in via definitiva, l’altra in primo grado.

La più recente, dello scorso dicembre, per l’assalto alla sede nazionale della Cgil a Roma nel 2021. Ma la più significativa quella degli anni ’90 per tentata strage (arieccoci).

E cosa fa il Fiore immacolato per scampare alle galere nostrane?

Roberto Fiore

Da ottimo agente coperto del MI6, il servizio segreto di sua maestà britannica, fugge e ripara con estrema facilità a Londra, dove si gode i suoi felliniani 8 anni e ½ tra miliardi di sterline riciclate, alla grandissima! E al ritorno, chi lo accoglie a braccia aperte all’aeroporto di Fiumicino? Gli allora pezzi da novanta di Alleanza Nazionale.

Of course, allora, il grande amico e camerata Ignazio Benito pensa bene di invitarlo come guest star alla ‘prima’ di Palazzo Madama…

E quindi: di cosa ci stupiamo adesso?

Ormai tutti dovrebbero averlo capito, anche i più ‘tardi di comprendonio’, come si diceva un tempo: neri sono e neri restano.

Neri per sempre. Caso mai ancor più neri.

E ha fatto bene, centomila volte bene a ricordarlo a tutti gli italiani di buona volontà ma di memoria troppo corta, il grande e sempre lucido filologo e politologo Luciano Canfora: s’è beccato pure una querela dalla ‘Giorgia’ nazionale e lui, con gran calma, è ora intento a preparare carte & documenti da portare in tribunale per suffragare quella che non è una tesi, ma una semplice realtà fattuale.

Sono post fascisti, nella migliore delle ipotesi, razzisti, neri, incapaci e impossibilitati a rinnegare quel passato perché è stampato nei loro cromosomi, nel loro Dna.

Non ci possono fare niente, e per questo vanno ‘umanamente’ (sic) compresi.

E’ un riflesso ‘condizionato’ il loro: come nel più classico richiamo della foresta, appena sentono un rumore, un qualcosa, alzano il braccio.

Proprio come il mitico Peter Sellers nell’eterno ‘Dottor Stranamore’.

Ma ci vuole poi tanto a capirlo?

 

IL BOIA DI TEL AVIV & STRANAMORE

Da un metodo nero all’altro eccoci nella sempre più devastata Gaza.

Benjamin Netanyahu

E a quello che si scatenerà certo nelle prossime ore: sia dopo il genocidio continuo che dopo i due assassini ‘eccellenti’ di Beirut e di Teheran, le capitali di due Stati indipendenti e sovrani, fino a prova contraria.

Possibile che il nostro governo sia stato e sia totalmente incapace di pronunciare una parola, una di condanna contro il boia nazi di Tel Aviv Bibi Netanyahu? Possibile mai non vedere il baratro nel quale il kapò israeliano in combutta con i vertici Usa stanno facendo precipitare il mondo, Italia ben compresa?

Possibile bere le menzogne a stelle e strisce che nulla sapevano dei due attacchi quando anche i bimbi delle elementari sanno che non esiste mossa di Tel Aviv senza l’avallo Usa?

La bugia che non sta in piedi neanche per 1 minuto della bomba messa nell’albergo di Teheran due mesi prima quando è stato invece un missile israeliano a colpire?

Che la guerra ‘chirurgica’ di Israele e Stati Uniti – uniti nel genocidio – ha causato 140 mila vittime dirette ufficiali e almeno tre volte tanto – secondo le ottimistiche previsioni di Lancet – nei prossimi mesi per i devastanti effetti di malattie, di fame, di sete, di mancanza di medicine e via massacrando?

Possibile mai che il nostro Paese debba essere colluso in questo eccidio, nel genocidio quotidiano che solo Papa Francesco ormai ci rammenta con la poca voce che gli resta ogni domenica dal suo balcone di piazza San Pietro?

In mezzo a questo deserto sconfinato di devastazione & morte, per tirarci un momento su di morale vogliamo chiudere con una scena fantozziana, andata in onda nell’incredibile Parigi olimpica.

Non bastava la Senna melmosa dove fa schifo metterci anche un piede destro che te lo divorano zoccole e ratti di due chili; non bastava il cibo schifoso che sono costretti a ingurgitare gli atleti come vere cavie; i letti di cartone tanto per non dormire; il caldo asfissiante che sei costretto a fare un pisolino in un prato; la penosa sceneggiata d’apertura e quella tutta ‘partenopea’ della trans-boxe che ha fatto scendere sul ring perfino Donald Trump, Vladimir Putin & Elon Musk.

Avete visto le immagini dell’atleta che lanciava il peso a un paio di metri, rischiando di far fuori uno che stava nei paraggi?

Proprio come Fantozzi alle prese con il lancio del disco o lo start di pistola che abbatte l’arbitro.

Ma ci sono, ci fanno o ci marciano, le truppe olimpiche macroniane?

Le news degli ultimi secondi ci riportano alla realtà. Con l’oro olimpico di Nole Djokovic: la vera Leggenda del Tennis.

P.S. Per documentare meglio quanto abbiamo appena scritto, vi invitiamo a consultare l’archivio della ‘Voce’, andando alla casella CERCA in alto a destra delle nostra home page. A quel punto dovete solo digitare nome e cognome dei personaggi che vi interessano per ritrovarne di tutti i colori, soprattutto intonati al NERO: IGNAZIO BENITO LA RUSSA e ROBERTO FIORE uber alles.


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