IACOPO FO / UNA VOCE CONTRO TUTTI I RAZZISMI

Prima teatrale a Tor Bella Monaca, uno dei quartieri ‘storici’ di Roma, per il nuovo spettacolo di Iacopo Fo, il figlio dei mitici Dario e Franca Rame.

S’intitola “Hai sangue arabo, nero e giallo e ti credi lombardo”.

Molto azzeccato con l’aria razzista e xenofoba che tira nel Belpaese e con il Vannacci pensiero che va tanto di moda.

Per molti anni Iacopo ha collaborato con la ‘Voce’ e firmato imperdibili pezzi.

Il libro di Jacopo Fo pubblicato dalla Voce. Sopra, la locandina del nuovo spettacolo

E la Voce, quasi vent’anni fa, nel 2006, ha pubblicato il suo potente j’accuse, “Napoli nel sangue”, un libro scritto sull’onda emotiva suscitata dalla morte del padre della moglie Eleonora, Emilio Albanese, vittima di uno scippo mortale nel cuore di Napoli, a piazza Dante.

 

 

Una Napoli allora come anche adesso (anzi, oggi ancor di più) allo sbando, nel caos, nella più totale disamministrazione pubblica. Allora ‘regnava’ la sindaca gavianea Rosa Russo Iervolino, oggi il PD Gaetano Manfredi, sulle cui ultime prodezze la Voce ha scritto non pochi pezzi. Ecco l’ultimo., messo in rete il 23 luglio,

SCAMPIA / VELE KILLER. E IL SINDACO GAETANO MANFREDI STA A GUARDARE

E subito vi proponiamo la lettura di un reportage sulle sventure partenopee, in cui veniva ricordato quel forte grido d’allarme lanciato da Fo. Messo in rete il 7 maggio 2019, si intitolava

NAPOLI NEL SANGUE / DAL GOVERNO IERVOLINO ALLE “PRIMAVERE” DI DE MAGISTRIS

 

Ecco come Iacopo parla del suo spettacolo “Hai sangue arabo, nero e giallo e ti credi lombardo”.

“Schiere di analfabeti di andata e ritorno vogliono difendere la cultura italica e visto che non sono in grado di decifrare il significato di un testo scritto, non scopriranno mai che il torrone, il gelato, gli arancini e il timballo ce li hanno regalati gli arabi insieme allo zero, all’algebra e agli algoritmi (parole arabe, per l’appunto).

I primi italiani erano neri, venivano dall’Africa ed erano tutti extracomunitari.

A dar retta a Virgilio, Romolo e Remo discendevano dai troiani, quindi erano turchi. La Bibbia non è stata mai scritta dai bergamaschi, il Vangelo non è abruzzese e Gesù non era biondo.

Tutti i popoli che hanno difeso la loro ‘integrità razziale’ sono decaduti rapidamente, perché si finisce per far sesso tra cugini, e i bambini non vengono bene.

I popoli più ricchi di cultura, arte e bellezza sono quelli che hanno accolto gli stranieri con le braccia aperte. E hanno aperto tutto, non solo le braccia. Gli italiani ad esempio. Abbiamo imparato storie, scoperte, cibi e guadagnato Dna a bizzeffe.

Devi essere un non vedente stupido per credere che esiste la purezza della razza italica e non accorgerti che ci sono siciliani bianchi, lombardi piuttosto abbronzati, pugliesi con i capelli rossi.

I razzisti sono una minaccia, ma io credo che siano più pericolosi i progressisti che hanno perso la speranza, la fiducia, l’ottimismo. Sembra che a sinistra sia in corso una gara a chi fa la faccia più disperata. Siamo pieni di leader che ci ripetono che questo è il peggior momento della storia.

I nostri governanti gridano che finiremo col burqa a mangiare cus cus, i progressisti ci urlano che l’umanità verrà spazzata via dal fascismo strisciante, dalla terza guerra mondiale e dall’apocalisse climatica. E i robot ci ruberanno il lavoro e giaceranno con le nostre donne.

Su una cosa sono tutti d’accordo: vogliono farci paura. Che palle!

Ma perché devo darmi da fare se non ci sono più speranze?

Decine di ricerche scientifiche dimostrano che il pessimismo non è solo una malattia dell’anima: fa più male alla salute che mangiare tutti i giorni da McDonald’s!

I cibi biologici e lo yoga non hanno effetto se non sogni un mondo migliore.

Oggi il massimo della trasgressione è l’ottimismo. Prova ad andare in giro a dire che la gioia sta arrivando: raccogli più insulti della Ferragni… Se ti va bene ti danno del buffone. A me va bene perché lo faccio di mestiere.

Ho scritto il mio nuovo spettacolo per farti ridere… quattro chiacchiere alla ricerca di argomenti utili che puoi usare per aiutare il tuo pessimista preferito ad attraversare la strada”….. ……  ……

A seguire, ecco poi come Iacopo aveva commentato il suo spettacolo precedente, andato in scena per la regia della moglie Eleonora, intitolato “Gesù era un profugo siriano”.

San Giuseppe e la Madonna dovettero fuggire dall’Egitto per salvare il piccolo Gesù dalla furia sterminatrice di Erode. Per loro fortuna non incontrarono reticolati e guardie di confine né ebbero particolari problemi con i permessi di soggiorno. E non affrontarono neppure il problema del colore della loro pelle perché gli egiziani erano piuttosto scuri come loro… Sì, perché Gesù non era biondo con gli occhi azzurri… Gli ebrei a quei tempi erano mediamente più scuri di Obama, alcuni addirittura neri!

Jacopo Fo

Oggi le persone che cercano rifugio in Europa dalle guerre devono affrontare ogni sorta di pericolo. Forse noi fortunati abitanti dei paesi ricchi dovremmo fare di più per questi popoli.

C’è un razzismo strisciante verso questi extracomunitari, un razzismo che spesso non è neanche tanto strisciante.

Sono diversi da noi? Sono ignoranti? Sono incivili? Forse la scuola avrebbe dovuto insegnare un po’ di più sui popoli mediorientali, ad esempio che il burka non c’entra niente con l’Islam e che la Bibbia tratta molto peggio le donne del Corano.

Il teorema di Pitagora era nato coi sumeri mille anni prima della nascita di Pitagora, nel Medio Evo i sapienti europei studiavano medicina, matematica e astronomia sui testi arabi.

Adamo ed Eva, gli inventori dell’agricoltura, i primi faraoni e i primi imperatori cinesi erano neri. Erano neri Esopo, Annibale e i primi navigatori che raggiunsero l’America.

Questo spettacolo racconta storie di extracomunitari che hanno dato ai bianchi lezioni scientifiche, militari e umane.

E in questo momento di grande crisi economica e culturale sarebbe forse il caso di farsi una domanda: nella foga di conquistare il mondo ci siamo persi qualcosa?

Ed esiste un modo di pensare extracomunitario che per fortuna non si è estinto ed ora potrebbe esserci necessario come l’acqua. Nell’Africa nera c’è un proverbio che dice: i bianchi hanno gli orologi, noi abbiamo il tempo!”.


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