Mega scoop griffato Massimo Giletti in arrivo il 25 giugno, quasi per ‘celebrare’ i 44 anni dalla strage di Ustica.
E celebra anche il ritorno dell’anchorman tra le braccia di mamma RAI, visto che il programma va in onda per la terza rete, un tempo (nei lontani anni ’80) la mitica ‘Telekabul’ guidata dal tandem Curzi-Guglielmi.
Peccato che la vera, dirty story sulla tragedia del DC9 Itavia nella sera del 27 giugno 1980 in cui si inabissarono nelle acque del Tirreno 81 vite umane sia ben nota: non tanto sotto il profilo giudiziario, perché ‘pende’ – incredibile ma vero – ancora un’inchiesta ‘riaperta’ 16 anni fa; ma sotto quello ‘storico’ e della ‘memoria’.
Cosa c’era davvero sotto quella story, infatti, venne rivelato per la prima volta dalla ‘Voce’ nel lontanissimo 1991, poi più volte ribadito negli anni successivi.
Storia addirittura confermata dall’ex capo dello Stato Francesco Cossiga nel 2008 pochi mesi prima di morire.
E documentata in uno choccante docufilm mandato in onda dall’emittente francese ‘Canal Plus’.
Ma niente.
Il muro di gomma non è mai crollato.
Quella verità non è mai emersa ufficialmente dalle carte giudiziarie nonostante tanti processi.
E siamo arrivati ad oggi.
Con lo scoop alle porte del figliol prodigo Giletti.
Partiamo quindi dalle news.
GILETTI IN CAMPO
Ecco le lapidarie, ma già memorabili frasi che compaiono sul sito di ‘RaiNews.it’, come aperitivo della messianica puntata del 25 giugno: “Giletti su Ustica: ‘Martedì sveleremo un documento segretissimo di cui siamo venuti e conoscenza”.
E poi qualche parolina in più: “Massimo Giletti torna in tv Martedì 25 giugno ore 21:20 su Rai 3 con uno speciale dal titolo ‘Ustica, Una breccia nel muro’ che già promette farà rumore”.
Italiano improbabile a parte, così prosegue la breve ma succosa nota di viale Mazzini: “‘Dopo Martedì faremo rumore ancora’ dice il giornalista, ‘se ti occupi di certe cose, te ne devi occupare in modo profondo e serio’ e aggiunge ‘chiederemo ai partiti di aprire un cassetto in cui c’è un documento segretissimo di cui siamo venuti a conoscenza”.
Ottimo e abbondante, Watson.
Siamo tutti in trepida attesa.
E sono in fremente attesa anche due pezzi grossi della prima repubblica che hanno subito replicato a muso duro. Ma soprattutto con una faccia che più di bronzo non si può.
Stiamo parlando di Maurizio Gasparri, ex big di Alleanza Nazionale tanti anni fa braccio destro di Gianfranco Fini e oggi capogruppo di Forza Italia al Senato; e di Carlo Giovanardi, un tempo tra i notabili della Balena Bianca e ora Vate sui ‘Misteri’ di casa nostra.
Ecco, fior tra fiore, alcuni passaggi di una fresca ‘nota congiunta’ in cui attaccano a testa bassa i media che ‘cercano’ ancora la verità tra i relitti galleggianti nei mari di Ustica.
“Nel processo penale è stato accertato tecnicamente che l’esplosione di una bomba a bordo ha abbattuto il Dc9 Itavia”.
“A suo tempo, abbiamo controllato ed annotato personalmente, come membri della Commissione di indagine sulla morte di Aldo Moro, tutte le carte sull’argomento allora classificate segreto e segretissimo, da cui emerge chiaramente una responsabilità del terrorismo palestinese nell’attentato”.
“Siamo quindi curiosi di scoprire quale sarebbe il misterioso scoop di Giletti anticipato alla stampa. Se una delle circostanze già note o una delle 34 versioni di fantascienza che attribuiscono la colpa ai francesi, o agli americani, o ai libici, oppure agli italiani e da ultimo (fanno riferimento ad una puntata di ‘Report’, ndr) agli israeliani”.
Se potete, per favore, chiamate il 113. Perché sono – ci permetta il nostro amico, collaboratore e psichiatra Walter Di Munzio – matti da legare.
Per di più recidivi.
Almeno, ‘per tabulas’, Carlo Giovanardi. Che raccontò una bufala del genere esattamente un anno fa nel corso di un’intervista a ‘RadioCusano’ e su cui la Voce ha scritto il pezzo messo in rete, appunto, il 23 giugno 2023,
USTICA / RIECCO LA PISTA PALESTINESE! LA BALLA GRIFFATA GIOVANARDI
Trasecola, di fronte alle farneticanti frasi del tandem, Daria Bonfietti, storico portavoce del Comitato dei familiari delle vittime di Ustica.
Ecco le sue sbigottite parole: “Sono disgustata e offesa dalle parole di Gasparri e Giovanardi, per i quali la sera del 27 giugno 1980 nei cieli di Ustica non c’era nessun aereo militare in prossimità del Dc9 Itavia”.
E continua: “Siamo stanchi. Sappiamo la verità dal 1999, perché un giudice della repubblica l’ha scritto: il Dc9 è stato abbattuto in un episodio di guerra. Magistrati della repubblica hanno scritto che nei cieli c’erano aerei militari alleati, come hanno dichiarato degli esperti NATO. Non sappiamo chi è stato, ma l’ex presidente della repubblica, Francesco Cossiga, nel 2008 ha indicato i francesi”.
Ancora: “Le indagini sono state riaperte. Ora siamo stanchi: sono passati 16 anni e i magistrati che hanno riaperto le indagini non hanno ancora concluso il loro lavoro. Il nostro avvocato, Alessandro Gamberini, ha presentato un’istanza per il deposito degli atti: per sapere cosa è stato chiesto, a chi e chi ha risposto”.
Ma il Muro di Gomma resiste.
Affinchè il Grande Depistaggio continui.
Perché si tratta, come chiunque può capire leggendo anche sommariamente carte, documenti & inchieste (come le nostre, fin dal 1991 appunto), di un colossale Depistaggio di Stato.
Dal momento che è coinvolta, fino al collo, la Francia, con la solidissima copertura di NATO & Usa.
Un muro di gomma che più invalicabile non si può, al cui confronto quello di Berlino, abbattuto nel 1989, è un fuscello.
Non vogliamo portarvi per le lunghe, né farvi perdere la testa in dedali giudiziari.
Per sommissimi capi vi ricordiamo, di seguito, alcune tappe; suggerendovi poi una corposa inchiesta (ancora ‘speranzosa’ in concreti sviluppi giudiziari) pubblicata dalla Voce il 27 giugno 2022,
USTICA 42 ANNI DOPO / IN ARRIVO I DOCUMENTI “DESECRETATI” DA USA E FRANCIA. E’ LA SVOLTA?
E, soprattutto, vi invitiamo ad andare alla casella CERCA che vi conduce all’archivio della Voce.
Basta digitare USTICA per ritrovare davvero un mare di articoli e inchieste messe in rete nell’ultimo decennio; le quali poi, attraverso i link, vi portano a quelle più ‘antiche’.
Ecco le tappe.
1991 – La Voce intervista il sottosegretario del PSI al Bilancio, Franco Piro, che lancia una bomba da novanta: ad abbattere il Dc9 Itavia fu un missile lanciato dalla portaerei francese Clemenceau. Le altre piste, da quella libica a quella palestinese, non hanno alcun fondamento.
1998 – Un ex agente dei nostri Servizi Segreti, Alessandro Vanno, ‘in fuga’ perché sapeva troppe cose ed era a conoscenza di troppi segreti, consegna alla Voce dei documenti bollenti e ci rivela: fu un missile lanciato dalla Clemenceau a causare la strage di Ustica.
2008 – La terza conferma arriva, come rammenta Bonfietti, dall’ex capo dello Stato negli ultimi anni in vena di ‘esternazioni’ e ‘picconate’, Cossiga: il quale sostiene con vigore: “è stata la Francia, il missile contro il Dc9 venne lanciato da una sua portaerei quella sera nelle acque di Ustica”.
2008 – Uscito in quei mesi, un docufilm di Canal Plus è sulla stessa lunghezza d’onda: la matrice è francese, il missile partì dalla Clemenceau, la NATO coprì, i Servizi segreti di Usa, Francia & Italia hanno depistato.
Avete capito?
E fra qualche giorno gustatevi lo scoop griffato Giletti.
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