Dolci folate di venti del Sud soffiano sul voto per l’Europa che verrà. Sanno di fresco e smorzano i bollori nefasti dell’onda nera della destra. Il sollievo ha nome e cognome: la scalata alla vetta dei consensi di Elly Schlein (“Stiamo arrivando”), il salto triplo di Verdi e Sinistra, che portano a Strasburgo Mimmo Lucano e Ilaria Salis. Più di ogni buona novella si propone in positivo il segnale politico dei giovani italiani fuori sede, costretti a cercare fortuna all’estero. Hanno votato così: Verdi-Sinistra 40,3%, Pd 25,4%, Fratelli d’Italia 3,3% (!!!). E Napoli? Città d’arte, di antica e recente cultura, ricca di storia, erede della civiltà greco-romana, esprime intelligenze superiori: terra dell’ironia e della satira, della musica e del teatro, del cinema, di consolidata democrazia, di accoglienza e solidarietà del popolo che si è liberato del nazifascismo; prima metropoli del sud dell’Europa a eleggere un sindaco comunista, ha sonoramente stroncato la presuntuosa velleità della destra di strappare consensi al Sud. Ecco ha votato Napoli: Pd 26,67%, 5Stelle 26,58%, Fratelli d’Italia 13,25%, Lega 3,16%!!! E questa è l’unica, lecita, autonomia differenziata. Gaudemus: il chi è, condiviso, degli eurodeputati di un ‘semi campo largo’: tra i Pd, Cecilia Strada (Emergency) Giorgio Gori, Alessandro Zan (anti omofobia), Bonaccini, Zingaretti, De Caro, Annunziata, Ruotolo e con Verdi-Sinistra Mimmo Lucano, Ilaria Salis, Leo Luca Orlando Ignazio Marino, Francesco Emilio Borrelli, designati ed eletti sulla scia di David Sassoli.
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