UNA CILIEGINA SULLA TORTA DELL’ILLEGALITÀ

Per noi che ci ostiniamo a frequentare i rari spazi di indipendenza dell’informazione, una frana da tempesta a ciel sereno è la definitiva mazzata che provoca il coma profondo dei media televisivi indipendenti dal melonismo e li condanna alla fine. A un passo dal voto in corso, Enrico Mentana (oggetto di ipotesi su possibile esodo in altri lidi graditi a Giorgia?) ha cancellato dal telegiornale delle 20 di giovedì il ‘copione’ delle news predisposto dalla redazione e ha regalato alla premier tutto il tempo disponibile per un comizio ‘tipico di Giorgia’, ovvero senza contraddittorio e costellato di compiaciuti sorrisi. Peccato, il genere Mario Merola, la sceneggiata, è morto e sepolto, altrimenti per valorizzare le mossettine, la mimica, le battutine della ‘sorella d’Italia’ gli autori di quel tipo di teatro avrebbero dedicato sicuramente un testo inedito. Avvezza a farsi gioco delle istituzioni, la coppia scoppiata Meloni-Salvini, snobba la legge che impone il silenzio elettorale alla vigilia del voto. La borgatara della Garbatella, la signorina madre Meloni, in orario di silenzio propagandistico (divieto su cui ironizza) pubblica un video e il partner è il suo fornitore di frutta e verdura. La presidente del consiglio!!! mostra e poi mangia una ciliegia e commenta: “Buonissime, di che varietà sono?” Il compiacente fruttaiolo gira il cartellino e compare la scritta “Varietà Giorgia”. E il suo sottoposto, il carrocciaro della valpadana Salvini? In uscita dal seggio dove ha votato pensa “me ne frego” della legge e dichiara:Per la Lega mi aspetto un risultato superiore a Forza Italia”. Cosa rischiano lei e lui? Non il carcere, pena in vigore prescritta dalla la penultima legge: ora, solo una multa (103-1032 euro) che ovviamente non scoraggia i trasgressori. Fantastica Italia!


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