MUORE IL PRESIDENTE IRANIANO RAISI / IL GIALLO TRA NEBBIE & MISTERI

Silenzio ancora quasi irreale sulla tragica morte del presidente iraniano Ebrahim Raisi e di altri 7 passeggeri sull’elicottero (compreso il ministro della Giustizia) caduto in una zona impervia e densa di nebbia. Tornavano dall’inaugurazione di una diga sul fiume Aros, cui hanno preso parte proprio i due capi di Stato, oltre a Raisi anche quello dell’Azerbaijan, Ilham Aliyev.

Fino a questo momento tutto tace. O quasi.

Tra le prime news, è filtrata quella di un canale israeliano, che dava per certa la morte del numero uno di Teheran.

A seguire una smentita, la classica ‘excusatio non petita’ arrivata dai vertici di Tel Aviv: “Noi non c’entriamo niente con l’incidente”.

Il relitto del velivolo. Sopra, Ebrahim Raisi

Poi subito le notizie in arrivo dagli Stati Uniti. Con un Joe Biden tornato precipitosamente a Washington e una Casa Bianca in forte fibrillazione che ha subito convocato una riunione straordinaria.

Cerchiamo di mettere insieme qualche tessera del puzzle, visto che per ora si brancola in un mare di incertezze e, soprattutto, di tensioni al diapason, con equilibri fragilissimi che rischiano di spezzarsi da un momento all’altro. Qualche giorno fa, dopo l’attentato al premier slovacco Robert Fico, abbiamo scritto di un possibile copione Sarajevo pre prima guerra mondiale.

Siamo ora alla seconda versione di quel copione?

Ad un attentato due, o cosa?

Per decodificare meglio il più che intricato scenario geopolitico, vi proponiamo la lettura di alcuni articoli, soprattutto sui rapporti, per niente cordiali, tra Iran e Azerbaijan. Le più forti frizioni si sono registrate poco più di un anno fa, aprile 2023.

Suonava infatti già drammatico il titolo di un reportage messo in rete da ‘Pagine Estere’ il 26 aprile 2023, firmato da Marco Santopiccolo e titolato  Verso una guerra tra Iran e Azerbaigian? 

Un altro forte campanello d’allarme qualche mese dopo, lanciato da Simona Scotti su ‘Geopolitica.info’ il 13 luglio 2023”:  Rapporti sempre più tesi tra Iran e Azerbaigian. Cosa aspettarsi

Il primo, in ordine di tempo, era arrivato da ‘Contropiano’, un titolo meno strillato quello del 12 aprile 2023,  Cresce la tensione tra Iran e Azerbaijan 

E lo stesso ‘Contropiano’, dopo il mortale incidente dell’elicottero, oggi fa il punto sui solidi legami commerciali, soprattutto sul fronte delle forniture militari, tra Israele e Azerbaijan, nel pezzo del 20 maggio E’ morto il presidente iraniano Raisi caduto in elicottero. Incidente inquietante.

Ilham Aliyev

Ecco alcuni passaggi. “Sono note le intense relazioni economiche e diplomatiche, sia le rilevanti forniture militari israeliane all’Azerbaijan, proprio in funzione anti iraniana. L’Azerbaijan è un ‘cliente’ e un interlocutore rilevante di Israele. Le forze armate dell’Azerbaijan dispongono di molti mezzi militari e armamenti israeliani: dagli M-462 ‘Abir’ e Ail Storm, ai lanciarazzi LYNX Extra, i Lar 160 e i LYNX GradLAR, ai droni come gli Orbiter 2M, gli Heron, Harop e Searcher 2, gli Aerostar e gli Elbit Hermes 450 e 900. Oltre a droni e veicoli, l’Azerbaijan ha a sua disposizione un piccolo arsenale di missili LORA (Long Race Attack) prodotti da ‘Israeli Aerospace Industries’ (IAI)”.

Non è finita qui. “Israele è stato il principale fornitore di armamenti dell’Azerbaijan dal 2015 al 2019, con una quota del 60 per cento degli acquisti medi annuali; molto distanziate Mosca (31 per cento) e Ankara (3,2 per cento)”.

Ancora: “Poche settimane prima che, a settembre 2023, l’Azerbaijan lanciasse il suo attacco nel Nagorno Karabakh, aerei cargo azeri hanno volato tra una base aerea israeliana mediorientale e un campo d’aviazione vicino al Nagorno Karabakh, secondo i dati di tracciamento dei voli e le denunce dei diplomatici armeni”.

Ilham Aliyev, solo pochi mesi fa, a febbraio scorso, è stato eletto presidente per l’ennesima volta, nel corso di un’elezione farsa.

Ecco l’interessante reportage su quel voto pubblicato il 9 febbraio 2024 dall’‘Osservatorio Balcanico e Caucaso Transeuropa’, firmato da Arzu Geybullayeva, e titolato  Azerbaijan, le elezioni più imbarazzanti di sempre.


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