ALEX ZANOTELLI / UNA VITA A FIANCO DEGLI ULTIMI

Nel mezzo delle stragi & dei massacri quotidiani, come abbiamo più volte sottolineato, le uniche autentiche parole di Pace, quella vera, restano affidate a Papa Francesco.

Memorabili quelle appena pronunciate all’Arena di Verona, dove ha ‘celebrato’ l’abbraccio fraterno tra due uomini, un palestinese e un israeliano: vero ceffone in faccia ai guerrafondai di tutto il mondo, a tutti i governi che ragionano solo in termini di morte, di armi, di bombe, di conquiste e se ne fottono del Papa e delle sue parole aperte solo alla ‘Speranza’, come ha più volte sottolineato davanti a migliaia e migliaia di cittadini.

Al fianco di Bergoglio, per la precisione alla sua sinistra, padre Alex Zanotelli, una vita spesa a fianco degli ultimi della Terra. Per anni e anni quelli dell’Africa, poi nel ventre di Napoli.

Lo abbiamo conosciuto sul finire degli anni ’80.

Il libro su Eugenio Pellegrini. In alto, la visita di Papa Francesco a Verona. A destra Alex Zanotelli

Per la precisione a Trento, perché i primi mitici libri firmati dal prete comboniano vennero pubblicati dalla ‘Publiprint’ fondata e animata dall’indimenticabile, ultra coraggioso Eugenio Pellegrini: ossia ‘La morte promessa: armi, droga e fame nel terzo mondo’ del 1987 e ‘Il coraggio dell’utopia’ del 1988.

E solo qualche anno dopo la stessa Publiprint editava ‘ ‘O Ministro’ (1991) e poi ‘Sua Sanità’, dedicati rispettivamente a due pezzi da novanta della prima repubblica, Paolo Cirino Pomicino eFrancesco De Lorenzo, scritti da Andrea Cinquegrani, Enrico Fierro e Rita Pennarola, coeditati dalla ‘Voce’.

Un unicum assoluto, la Publiprint di Eugenio, in campo editoriale. Con un rivoluzionario coraggio di rompere gli schemi, andare totalmente controcorrente, rischiando in prima fila.

Per fare un altro esempio, Pellegrini ‘osò’ pubblicare anche un paio di libri scritti da Carlo Palermo, il giudice che non solo aveva puntato i riflettori sulla mafia (e per questo il tritolo dal quale per miracolo scampò ma uccise due persone a bordo di un’auto che lo seguiva quando era giudice istruttore in Sicilia) ma anche sulle prime, colossali tangenti di Stato, aveva scoperchiato quei ‘fondi neri’ e occulti che alimentavano una bella fetta della politica di ‘casa nostra’ all’epoca.

Sulla figura di Eugenio è uscito pochi mesi fa un ottimo libro, “Eugenio Pellegrini. Biografia di un progetto editoriale” di Davide Leveghi, con un ricordo di Alex Zanotelli.

Ma torniamo proprio ad Alex Zanotelli.

Per proporvi la lettura di due suoi freschi interventi messi in rete dall’agenzia cattolica (e di grande spessore) ‘Adista’.

Il primo è di pochi giorni fa, 14 maggio,  Digiuno in solidarietà dei migranti e contro le ‘fortezze’ d’Europa

L’altro, del 2 aprile, s’intitola  Le politiche xenofobe di governo italiano e Unione europea

Ecco poi, pubblicato da ‘Unimondo.org’, il pezzo del 22 aprile scorso,  Alex Zanotelli: ‘Disobbedienza civile per difendere la legge 185 sull’export di armi 

Infine, per meglio ricordare quelle peraltro indimenticabili ore all’Arena di Verona, ecco quanto potete leggere da  Visita a Verona/Il Santo Padre presiede l’incontro ‘Arena di Pace – Giustizia e Pace si


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