IL POTERE ATTRATTIVO DEL POTERE

Il diritto di pensiero e di parola non ha limiti, né politici, né sociali. Ad abolire con la violenza questo fondamentale della democrazia (c’è chi finge di non ricordarlo),  fu l’immane tragedia del fascismo. La risposta è “sì” alla domanda se è giusto che ad esercitare questo il diritto sono anche i preti”. Punto. Altro è se un parroco esula dal mandato di pastore delle anime e si adopera con seriale applicazione per guadagnare popolarità, schierato politicamente con maggiore o minore evidenza. Se poi l’obiettivo coincide con espliciti endorsement politici per la destra neofascista, il protagonista di questa scelta politica non può dolersi di critiche condite con graffiante satira. All’incontro-comizio della Meloni sul premierato hanno detto sì con la loro presenza di testimonial pop il cantante Pupo, dichiarato fan della Russia, Iva Zanicchi (che non fa mistero dell’empatia con la destra), l’ex nuotatore Magnini, Minghi, autore di ‘du-du, da-da-da, coccolino amoroso’ (stupito per l’invito, ma perché l’ha accettato?), l’attrice Gerini (chi l’avrebbe detto, ma da tempo dedica convinti like alla Meloni), la schermitrice Di Francisca  e l’onnipresente don Patricello, parroco di Caivano popolare grazie a reiterate esposizioni a telecamere e microfoni. Per capirci: sua l’appassionata difesa della Meloni, suo un drastico ‘je accuse’ a Saviano, sua un’intervista non a caso al quotidiano La Verità, portavoce di Fratelli d’Italia. De Luca, presidente della Campania, esagerando com’è suo costume, ha definito Patricello il Pippo Baudo di Napoli Nord con frangetta e a proposito della kermesse per il premierato ha così commentato: “È stato un momento di commozione vedere la Meloni che presenta il suo progetto a noti costituzionalisti, fra i quali ho notato in particolare Iva Zanicchi (“Il nome premierato mi piace) e Pupo (“Mi piace il premier forte, molto forte).  Ad ascoltare il progetto costituzionale anche don Patricello, prete del nostro territorio, conosciuto come il Pippo Baudo dell’area nord di Napoli, con relativa frangetta. Momenti davvero imperdibili”.  La replica del parroco: “Caro Presidente, caro fratello Vincenzo De Luca, la sua ironia nei confronti di un povero prete dell’area nord di Napoli, mi ha tanto addolorato”. Il problema di don Patricello non è di aver chiesto alla Meloni di intervenire per sanare il degrado di Caivano, ma di averlo pubblicizzato e definito risolutivo (e non lo è stato), di aver contrapposto l’empatia per la premier alle critiche di De Luca) scelta che lo colloca politicamene a destra, dove hanno mostrato di ‘militare’, con la presenza alla propaganda della Meloni per il premierato, oltre ai citati testimonial, ministri, politici di destra, il giornalista simpatizzante Giletti, il regista Michele Placido (questa sì una sorpresa!). Ovvero, il potere attrattivo del potere.


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