L’Italia è uno dei paesi europei più all’avanguardia quando si tratta di ricerca ed applicazioni di tecnologie moderne. In particolare la realtà virtuale e l’intelligenza artificiale (IA), che sono il futuro di industrie, Pubblica Amministrazione e dei cittadini. Dai processi produttivi di startup innovative fino alla vita quotidiana delle famiglie italiane, queste tecnologie hanno il potenziale di trasformare la vita in Italia e nel resto del mondo.
Nel 2019, solo il 36% degli italiani era in grado di usare Internet in maniera complessa e diversificata, con competenze che andavano al di là di quelle più basiche. Questo, sia per il posto di lavoro che per la vita sociale. Infatti, sempre nel 2019, l’Italia era il paese europeo con la percentuale più bassa di lavoratori che sapevano usare strumenti e software come quelli contro gli hacker. Ma la pandemia e l’ascesa dello smart working hanno stravolto queste statistiche e l’universo delle news.
Il Digital Report 2023 della società We Are Social Italy mostra che gli utenti online italiani usano Internet per cercare informazioni, anche le ultime news, nel 72% dei casi e come fonte per imparare (59%), mentre il 75% degli italiani è attivo sui canali di social media. Continua a crescere anche la tendenza dello smart working, sia per i lavoratori dipendenti che per gli indipendenti.
I dati dell’Osservatorio del Politecnico di Milano confermano che lo smart working in Italia non è defunto. Infatti, nel 2023 i numeri sono tornati ad aumentare, raggiungendo i 3,585 milioni, una crescita di ben il 541% rispetto al periodo pre-Covid. Le grandi imprese sono quelle che scelgono lo smart working, mentre il 56% della forza lavoro nelle PMI costituisce lavoratori da remoto. Con solamente due giorni alla settimana di lavoro da remoto, le imprese riducono le emissioni di CO2 annuali di ben 480kg e questa tendenza ha cambiato il mercato immobiliare italiano, con sempre più dipendenti che traslocano in periferia o in piccole città.
Molti di questi cambiamenti nell’economia e nell’industria italiana sono possibili grazie a strumenti innovativi come i router di ultima generazione (clicca qui per saperne di più), l’intelligenza artificiale e la robotica. In questi ultimi due settori, l’Italia può fare la differenza nel mondo.
Dal 24 al 26 maggio 2024, Pisa ospita il Festival della robotica, un appuntamento internazionale per appassionati ed esperti del settore. Con seminari, dibattiti ed eventi a ingresso gratuito, questo festival è un’occasione per mostrare i passi avanti di IA e robotica con un’attenzione speciale a industrie come la cultura, la medicina, l’ingegneria e la sostenibilità.
“Costruiremo un ‘training village’ con i simulatori dei robot chirurgici e chiunque potrà sedere alla consolle come fa il chirurgo,” ha detto il direttore scientifico del Festival Mauro Ferrari.
La medicina è uno dei settori che sta sfruttando le potenzialità della tecnologia. Recentemente, al Policlinico di Sant’Orsola di Bologna il braccio del robot Hugo ha assistito un’equipe di chirurghi nella rimozione di due tumori maligni. Nell’ospedale San Marco di Catania è arrivato il secondo robot Da Vinci per i pazienti oncologici, per operazioni meno invasive e per rendere il processo più veloce ed efficiente.
Ma la tecnologia assiste gli operatori sanitari ed i medici anche nella prevenzione. L’intelligenza artificiale può supportare gli screening, soprattutto quelli per il tumore al seno. L’IA migliora le metodologie di diagnosi, la tempestività e la precisione. Infatti, uno studio sulla rivista Science ha confermato che l’intelligenza artificiale è uno strumento altamente accurato, che migliora anche la performance dei medici. Lo fa grazie a sistemi tech di supporto decisionale che analizzano dati come la storia clinica e personale del paziente per suggerire le terapie più efficaci e meno invasive.
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