Ponte sullo Stretto, i misteri non finiscono mai.
Eppure l’inizio dei lavori non dovrebbe essere poi così lontano, come promette il suo Vate e super sponsor, il capo Lega, ministro delle Infrastrutture e vicepremier Matteo Salvini: massimo entro un anno la posa della prima pietra, mette la mano sul fuoco.
Dopo fiumi di polemiche nei mesi scorsi a intervalli regolari, ecco l’ultima.
Sparita la maxi opera dal pedigree del colosso delle opere d’ingegneria a livello mondiale, la danese ‘COWI, quartier generale a Lyngby, una decina di chilometri dalla capitale: tanto da far già sussurrare i maligni, “Gatta di covi”….
Sì, perché scorrendo il sontuoso elenco dei lavori portati a termine dalla star di Copenaghen negli ultimi anni e quelli in vista del fatidico taglio del nastro, misteriosamente, appunto, non figura l’opera top, proprio il Ponte sullo Stretto. Il quale, infatti, supererebbe di addirittura un chilometro quello finora primatista assoluto, il ponte sullo Stretto dei Dardanelli: 3 chilometri e 300 metri il primo, ‘appena’ 2 chilometri e pochi metri il secondo.
Laconico, ma succoso, il commento del ‘senior project director’ di Cowi star, Henrik Andersen: “Non vediamo l’ora di completare la progettazione. Il Ponte sullo Stretto di Messina supererà tutti i limiti delle dimensioni dei ponti”.
Una vera favola! Ma non sarà mai un cugino del maestro internazionale di tutte le favole per i piccini, Hans Christian Andersen? Lo scopriremo presto.
Intanto, sta scoprendo – eccome – le sue carte un altro colosso, stavolta nelle realizzazioni di faraoniche infrastrutture, la nostra WEBUILD, ossia il capofila del consorzio EUROLINK incaricato dei lavori per il Ponte tanto cullato dal capo Carroccio.
Negli ultimi mesi, infatti, WEBUILD ha sapientemente e ‘scientificamente’ ideato e messo in opera una vera rete di ‘consenso’ intorno a sé, una rete che si dipana soprattutto in Calabria e in Sicilia, ossia le due regioni direttamente interessate alla maxi opera.
Partiamo dalla prima, dove solo qualche giorno fa è stato pomposamente presentato il mega programma di formazione che – nelle promesse – darà lavoro a migliaia di giovani disoccupati calabresi. ‘Cantiere Lavoro Italia’ è il titolo dell’ideona, partorita dalle menti di Webuild e subito abbracciata dai vertici della Regione.
Sottolinea una nota che campeggia sul sito istituzionale dell’ente: “Il presidente della Regione Occhiuto e l’amministratore delegato di Webuild Pietro Salini si sono rivolti ai giovani augurando buon lavoro, ‘con l’auspicio che un giorno qualcuno di loro possa diventare presidente della Regione Calabria o amministratore delegato della Webuild’”.
Ma vuoi vedere che all’ufficio stampa della Regione, guidata dal forzista Occhiuto, lavora proprio un nipotino di Hans Christian Andersen?
Ecco alcune frasi dei primattori.
Occhiuto: “A me piacerebbe tanto che Webuild si impegnasse non solo per la formazione in questo progetto, ma in futuro anche con tanti altri ragazzi calabresi per la realizzazione di altre importanti infrastrutture che stanno cominciando a partire nella nostra regione, come ospedali e opere di elettrificazione per le ferrovie. Noi siamo riusciti a profilare tutti i disoccupati calabresi con il programma GOL, realizzando una banca dati ad hoc, un grosso primo passo da cui partire”.
Salini: “Dobbiamo dare un futuro ai nostri giovani ed è questo che ci ha spinto a lanciare il progetto ‘Cantiere Lavoro Italia’. Il nostro gruppo ha già avviato al lavoro le prime 2000 persone, di cui oltre la metà del Sud, e nei primi due anni prevediamo di raggiungere un totale di 8000 unità nelle regioni meridionali, soprattutto in Calabria e in Sicilia”.
Una delle iniziative di maggior peso riguarda i lavori per il ‘Terzo Megalotto della Statale 106 Jonica’ che dovrà collegare i litorali ionici di Calabria, Basilicata e Puglia, chiudendo l’anello tra gli assi autostradali A14 e A2.
Passiamo alla Sicilia. Dove fervono i lavori ferroviari griffati Webuild per realizzare ben 8 progetti: un totale di 200 chilometri, di cui 175 in galleria, con un investimento da 400 milioni di euro e circa 17 mila addetti impegnati nei cantieri.
In sostanza, si tratta portare a termine la nuova Palermo-Catania-Messina attesa da sempre. Ed ora i maghi (siamo sempre in mezzo alle favole) Salini e Renato Schifani, il presidente della Regione Sicilia, assicurano il miracolo: addirittura entro fine anno via ai lavori in tutti i cantieri!
Resta un ‘piccolo’ mistero solo sul quando finiranno i lavori… Visto che in Italia, soprattutto al Sud, si sa quando si inizia e non si sa mai quando si termina (classico esempio il metrò a Napoli, prima pietra nel 1976 e chissà mai quando verrà ultimato!).
Sentite la promessa (a due mesi esatti dal voto europeo) nelle parole dell’ex fedelissimo di Silvio Berlusconi: “Quello di oggi è un punto di svolta per lo sviluppo infrastrutturale del Mezzogiorno. Con l’aggiudicazione della gara per l’ultima tratta, tutto l’itinerario tra Palermo e Catania è già appaltato, confermando l’obiettivo di Rete Ferroviaria Italiana di avviare tutti i cantieri della nuova linea ferroviaria Palermo-Catania-Messina entro fine anno”.
Esulta Salini: “Il piano di investimenti che la Sicilia sta oggi vivendo è gigantesco e nessuna altra regione sta sperimentando un piano di tale portata”.
Suonano i violini e così continua l’a.d.: “Oltre alle iniziative di formazione, portiamo innovazione nella regione. Vogliamo che la Sicilia sia un territorio non solo di lavoro, ma di lavoro di qualità e innovativo, per trattenere i talenti che questa regione esprime”.
Per scavare tunnel e gallerie, scenderanno in campo ben 19 agguerrite TMB (Tunnel Boring Machine), di nuovissima generazione, dette anche ‘mole’ e, da noi, la ‘talpa’ (un brutto ricordo per Napoli: s’affossò da sola al tunnel della Vittoria…).
E la formazione schierata da RFI è più rodata che mai: capofila, of course, Webuild, che verrà spalleggiata dalla alessandrina ‘Ghella’ e dalle romane ‘Seli Overseas’ e ‘TunnelPro’.
Se son rose fioriranno.
E, soprattutto, occhio ai tempi e – vista l’aria che ormai tira da anni – la sicurezza nei cantieri e gli appalti ‘a cascata’…
La Voce, come detto, ha pubblicato non pochi pezzi, anche negli ultimi mesi, su Webuild e il controverso Ponte sullo Stretto.
Ecco a voi MESSINA / MAZZETTE IN CANTIERE & IL ‘BUBBONE’ DEL PONTE
del 17 marzo 2024.
Poi, PONTE SULLO STRETTO / CIUCCI & CAVALLI DI RITORNO
del 7 giugno 2023.
Quindi, MATTEO SALVINI SUPERSTAR / ORA DIRIGERA’ ANCHE LA SCENEGGIATA DEL PONTE
del 17 marzo 2023.
Ancora IL NEO COLOSSO WEBUILD-PROGETTO ITALIA / LA GRANDE ANOMALIA FIN DALLA NASCITA
del 15 gennaio 2021.
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