RIFORMARE IL CSM PER SALVARE L’ITALIA – Il 6 marzo se ne discute al Tribunale di Napoli

Gli italiani ogni anno pagano 42 milioni di euro per risarcire le vittime di ingiusta detenzione.

Gli spagnoli pagano in media 100mila euro, i francesi 80mila.

E poi ci domandiamo perché le multinazionali, come ArcelorMittal o Stellantis, abbandonano il nostro Paese per investire in altre nazioni, dotate di un sistema giustizia ben più affidabile? 

Quante centinaia di migliaia di posti di lavoro perdiamo ogni anno, pagando lo scotto di essere l’unico Paese occidentale ad avere una magistratura autoreferenziale, con i due terzi di togati contro il solo terzo di membri prescelti dal Parlamento, relegati ad un ruolo meramente figurativo?

E quali cambiamenti radicali deve avviare l’Italia in seno all’Ordinamento Giudiziario, per poter affrontare le grosse sfide aperte dai nuovi scenari economici mondiali?

Sono alcune fra le domande che animeranno il dibattito mercoledì 6 marzo a partire dalle ore 10 nella Sala Metafora del Tribunale di Napoli. L’occasione è data dal libro “La Repubblica delle Toghe” (Edizioni La Bussola) scritto dalla giornalista d’inchiesta Rita Pennarola, che affronta questi argomenti attraverso una rigorosa analisi comparativa dei Sistemi Giustizia nei diversi Paesi occidentali.

L’incontro ha per titolo: “Ricomincio dal CSM – Riportare l’Italia nell’alveo dei Paesi europei avanzati riformando l’articolo 104 della Costituzione sulla composizione numerica del CSM”.

Il libro infatti, utilizzando per la prima volta un linguaggio rivolto anche al grande pubblico, analizza la composizione dei Consigli Superiori della Magistratura (o organismi analoghi) in diversi Stati europei avanzati (Francia, Spagna, Germania, Portogallo ed altri). Ne vien fuori il quadro dell’unico Paese, l’Italia, in cui esiste una maggioranza dei due terzi dei togati contro un terzo di laici.

Enrico Costa

Scopo dell’incontro è quello di aprire un ampio dibattito in seno all’Avvocatura e al Parlamento per arrivare a discutere della proposta di riforma costituzionale illustrata nel libro e commentata dal deputato Enrico Costa nell’ampia intervista che apre il saggio.

Il riferimento specifico è all’ipotesi di modifica dell’articolo 104 della Costituzione, unica riforma in grado di riportare i componenti laici a quella parità numerica con i togati che era stata prevista anche da Padri Costituenti come Umberto Terracini e Meuccio Ruini. Questo – secondo l’autrice -– consentirebbe di allineare nuovamente l’Italia alle altre Nazioni civili in materia di Giustizia, con i decisivi riflessi sull’economia e sulla tenuta sociale del Paese documentati nel volume attraverso indicatori ufficiali dell’Unione Europea.

Dopo i saluti istituzionali degli avvocati Immacolata Troianiello (presidente Consiglio Ordine Avvocati di Napoli), Antonio Valentino (Segretario C.O.A. Napoli), Giuseppina Fusco (Segretario Sindacato Forense Napoli) e Guido De Maio (presidente UIF Napoli), con l’autrice ci saranno: Nicola Cioffi, presidente Camera Europea di Giustizia (Introduzione) ed i relatori Geo Nocchetti, giornalista RAI, Nicola Graziano (magistrato e scrittore), Angelo Pisani (avvocato, presidente di NOI Consumatori), Gaetano Montefusco (avvocato e scrittore, autore del romanzo “Carmela Lo Scalzo”), Gennaro De Falco (avvocato), Errico Frojo (avvocato), Alessandro Gargiulo (avvocato).

 

QUI  il servizio di Rai 3 sul libro

 

LA LOCANDINA


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