EFFETTO BOOMERNG

Le dittature, i nemici della democrazia, il fascismo, nell’estensione che lo identifica con la furiosa repressione del dissenso, temono le voci ‘contro’ degli oppositori: usano la censura per neutralizzarle, incarcerano chi ne fa coraggiosamente l’arma di denuncia, uccidono i più autorevoli antagonisti, ma non ce la fanno a impedire la divulgazione del ‘je accuse’. Il ‘bavaglio’ lascia filtrare il dissenso, in tempi e forme incoercibili.  1954: conclusa la guerra in Indocina, De Gaule ne accende una nuova in Algeria e richiama i giovani alle armi. Boris Vian, risponde con una canzone pacifista: “Monsieur President, io non la voglio fare, non voglio più ammazzare la gente come me…non voglio più obbedire, per cui diserterò…Signor Presidente, se c’è da versar sangue, versate prima il vostro…e dica ai suoi gendarmi, se vengano a cercarmi, che possono spararmi, io armi non ne ho”. La canzone è stata ovviamente censurata, ma ha viaggiato, ha volato: 130 traduzioni, decine di interpretazioni di artisti di tutto il mondo. Joan Baez la canta durante la guerra in Vietnam, in Italia le versioni di Ivano Fossati, Fiorella Mannoia, Gino Paoli, tani altri. In questi giorni di condanna del nazismo, della shoa e ora del genocidio in atto nella striscia di Gaza, coraggiosi inviati raccontano quanto è accaduto e accade, gli israeliani vittime innocenti del raid di Hamas, la strage di palestinesi e il fine ultimo della guerra in Medio Oriente, ovvero l’obiettivo reciproco di cancellare Israele e Palestina, i loro popoli: si deve a loro (più di cento ne ha ucciso il conflitto) se sono smascherate le tante bugie sulla guerra. In casa nostra, la Meloni e i suoi affiliati, che proprio non riescono a dichiararsi antifascisti, con attacchi violenti quanto illeciti, provano a zittire la stampa che documenta limiti e inadempienze del governo, in manifesta affinità ideologica con il ‘Ventennio’. L’obiettivo di screditare il giornalismo d’inchiesta di ‘Report’ e il quotidiano la Repubblica, perché perda lettori, è destinato a fallire, a ritorcersi  sul mittente, a provocare l’esito opposto, ad attrarre nuovi lettori e potrebbe sollecitare il ritorno al ’cartaceo’ di chi in questa stagione ‘tecnologica’ s’informa con pc e smartphone.