COVID & VACCINI / LE ULTIME SU MAXI BUSINESS, CONNECTION, INCHIESTE & DEPISTAGGI

Grosse novità sul Covid & sui vaccini. Su vari fronti, da sempre i più bollenti, anche se totalmente ignorati dal mainstream e dai grandi (sic) organi d’informazione, a cominciare da quelli di casa nostra, sempre genuflessi davanti ai diktat governativi e ai voleri di Big Pharma.

Tre le questioni in campo.

La vera origine del coronavirus, nato a Wuhan dalla collaborazione tra Usa e Cina con la supervisione di Anthony Fauci; i contratti di acquisto taroccati e sottoscritti dalla UE per maxi forniture dalla star dei vaccini, Pfizer; gli ‘effetti avversi’ prodotti da quei vaccini, tenuti ben nascosti alle autorità preposte ai controlli (negli Usa la ‘Food and Drug Administration’FDA e in Europa l’Agenzia europea per i medicinali – ‘EMA’) e che stanno man mano venendo alla luce.

 

CONNECTION USA-CINA A WUHAN, FAUCI REGISTA

Partiamo dall’origine, quella autentica, della pandemia, su cui la ‘Voce’ ha scritto tanti articoli e reportage in questi anni di pandemia.

E su cui da un anno e mezzo è aperta un’inchiesta di due procure generali negli Usa, per la precisione quelle della Louisiana e del Missouri, che hanno puntato i riflettori su alcuni grossi papaveri della Casa Bianca, ed in particolare sul super virologo che ha affiancato ben 7 presidenti Usa, Fauci, e dettato negli Usa le regole della politica governativa per il contrasto (sic) al Covid.

Anthony Fauci

Gli inquirenti a stelle e strisce, in particolare, vogliono accertare il ruolo svolto da Fauci nel finanziare le ricerche condotte dall’Istituto di Virologia a Wuhan, soprattutto sul ‘guadagno di funzione’, quel ‘gain of function’ che è la chiave per capire come è nato il virus. Una vera ‘bomba’, perché in questo modo salterebbe fuori come tra gli Usa e la Cina, sottobanco, nonostante i ‘venti di guerra’ e le sempre più accese rivalità politiche, siano stati portati avanti insieme pericolosissimi studi che aprono gli scenari per le ‘biologic wars’ del presente e soprattutto del futuro.

Ebbene, risulta praticamente ormai accertato (e la Voce, ripetiamo, lo ha cominciato a denunciare da oltre un paio d’anni) che ingenti finanziamenti sono partiti dal ‘National Institute for Allergy and Infectiouse Deseases’ (NIAD) presieduto a vita (dal 1984 al 2022) da Fauci e quindi approdati a Wuhan, grazie all’intermediazione della ‘EcoHealth Alliance’, una ‘organizzazione non governativa’ guidata dal controverso ricercatore statunitense Peter Daszak. E sapete cosa ha verbalizzato nelle sei ore di interrogatorio davanti ai magistrati l’ineffabile Fauci? In una marea di ‘non so’, ‘non ricordo’, ‘è trascorso troppo tempo’, ‘eravamo in piena emergenza’, su un punto è stato categorico: ‘mai conosciuto Peter Daszak’. Una menzogna alta come un grattacielo, da arresto (se non fosse per l’età, ha 83 anni) se pronunciata in aula.

Staremo a vedere cosa succederà.

Appunto nell’aula di un tribunale a stelle e strisce.

Intanto, vi offriamo una ‘chicca’, che potete leggere in lingua originale cliccando sul link in basso.

Robert kennedy e il suo libro su Fauci.

 

Si tratta di un ampio intervento firmato dal Ph.D. Michael Nevradakis, una delle firme scientifiche di punta del sito ‘The Defender’, la costola informativa dell’associazione ‘Children’s Health Defence’, creata e animata da John Kennedy junior, che correrà per le primarie democratiche contro Joe Biden in vista delle presidenziali Usa esattamente tra un anno. Tra l’altro, due anni fa, novembre 2021, lo stesso Kennedy ha firmato un libro al vetriolo intitolato ‘The Real Anthony Fauci’, davvero profetico e tutto da leggere (in Italia è uscito, edito da ‘Byoblu’).

Nel suo lungo reportage, Nevradakis ricostruisce tassello dopo tassello il mosaico, la ‘dirty story’sulle vere origini – che vi abbiamo prima appena sintetizzato – del Coronavirus, partorito a Wuhan grazie alla partnership Usa-Cina. Ne troverete di tutti i colori, con i nomi dei protagonisti del giallo che più giallo non si può, le connection, le sigle di riferimento, le cifre del business, i primattori, i comprimari e, soprattutto, chi ha depistato, diffondendo in modo ‘scientifico’ fake news e delegittimando quei (pochissimi) reporter e quei (pochi) veri scienziati e ricercatori che cercavano la ‘verità’ sulle origini del covid. Leggere per credere.

 

LA TRESCA VON DER LEYEN-BOURLA VIA SMS

Passiamo ai bollenti contratti d’acquisto da parte della UE dei vaccini griffati Pfizer. Anche su questa gigantesca dirty story, altrettanto oscurata e censurata dai media, la Voce ha scritto più volte: e cioè sulla tresca tra la ‘integerrima’ presidente della Commissione UE, Ursula von der Leyen (che già vagheggia un secondo incarico, o in mancanza, la poltrona di Segretario generale NATO per fine 2024!), e il Ceo di Pfizer, Albert Bourla.

Ursula von der Leyen con Bourla

Cosa è successo? Per il contratto monstre da 72 miliardi di euro (non proprio noccioline) sono state bypassate tutte le norme & le regole Ue. Prima di tutto, un contratto neanche valutato dalla apposita commissione prevista per tutte le forniture, figurarsi per una di tale importo. Eppoi: l’ordine finale di fornitura, in realtà, non esiste nemmeno! Mai esistito. Solo un sms tra i due protagonisti dall’affaire. E sapete che fine ha fatto quel grazioso messaggino? Sparito. Volatilizzato.

Ai confini della realtà.

Circa un anno fa la stessa Ue ha istituito una ‘Commissione parlamentare d’inchiesta sul covid’, finalizzata anche a far chiarezza sul quel contratto-fantasma. Ebbene, più volte sono stati convocati, per verbalizzare davanti ai suoi membri, sia von der Leyen che Bourla.

La prima se ne è altamente fregata: il massimo per il Commissiario Ue!

Il secondo ha inviato, al suo posto, la responsabile per i mercati esteri: la quale ha solo farfugliato poche parole, “eravamo in emergenza”, “bisognava far presto”, e unicamente affermando non saperne nulla di quei contratti e tantomeno sulla efficacia e sulla sicurezza di quei vaccini!

Veri contratti (fantasma) e però capestro: perché a quanto pare prevedevano una totale ‘irresponsabilità penale’ per Pfizer, responsabilità – per quanto riguarda gli effetti avversi’ – che invece ricadeva totalmente sui singoli Stati, quindi alla fine sui cittadini europei.

Cornuti e mazziati, fregati due volte: perché costretti a pagare una cifra enorme, spropositata, per comprare dei vaccini non solo inefficaci, ma anche insicuri, quindi dannosi per la salute e capaci di causare gravi ‘effetti avversi’.

Come è successo nei fatti, con un numero sempre crescente di persone colpite da danni soprattutto a carico del sistema cardiocircolatorio (con miocarditi, pericarditi, ictus, trombosi e infarti) ma non solo, visto che da quando sono iniziate le campagne vaccinali risultano in forte aumento, per fare un altro esempio, le patologie tumorali.

A questo proposito, in basso potete trovare il link che vi farà leggere un articolo molto documentato, pubblicato da ‘Il Giornale d’Italia’, uno dei rarissimi quotidiani (l’altro è ‘la Verità’) che ha cercato e cerca di informare sul serio i cittadini sulla realtà di Covid & vaccini. Riguarda i tanti, troppi omissis contenuti nei contratti d’acquisto; le assurde responsabilità a carico dei paesi acquirenti; e anche le “possibili reazioni avverse” invece nascoste al pubblico.

 

IL TARDIVO MEA CULPA DELL’EMA

E proprio sul fronte degli ‘effetti avversi’, dopo tanti orrori, errori & omissioni, anche l’EMA comincia ad ammettere quel che fino ad oggi aveva artatamente nascosto.

A riportarlo è un articolo pubblicato da ‘The Epoch Times’.

Ecco cosa commenta il sito ‘Il Paragone’, animato dal giornalista ed ex parlamentare 5 Stelle Gianluigi Paragone: “Di giorno in giorno vengono fuori nuove prove contro il vaccino anti covid e l’imposizione criminale che è stata fatta di questo prodotto sperimentale. L’ultima scoperta deriva da una ammissione dell’EMA e dai contratti tra l’UE e Pfizer: la presenza nel vaccino a mRNA del promotore SV40, ovvero sequenze di Dna originate dal virus derivante dalle scimmie SV40 che aiutano a stimolare l’espressione genica. La cosa grave è che l’EMA, l’agenzia europea del farmaco, ne era già a conoscenza quando, nel dicembre 2020, ha dato il via libera al ‘vaccino’ anti covid di Pfizer. Ma hanno deciso di tenerlo nascosto. Così come hanno nascosto gli effetti avversi e l’efficacia. Lo confessa la stessa agenzia regolatoria a The Epoch Times: ‘Mentre la sequenza completa del Dna del materiale di partenza del plasmide è stata fornita nella domanda iniziale di autorizzazione all’immissione in commercio per Comirnaty (il prodotto di Pfizer, ndr) – dicono – il richiedente Pfizer non ha evidenziato specificamente la sequenza SV40”.

Kevin McKernan

Si domanda ‘il Paragone’: “Una bomba. Perché? Risulta che Pfizer non l’avrebbe fatto perché quel potenziatore nel suo vaccino ‘era considerato una parte non funzionale del plasmide’, riferisce ancora l’Ema. Del resto, già ad aprile, Kevin McKernan, esperto di genomica a Boston, aveva lanciato un allarme ‘per la presenza di un promotore dell’SV40 (oncogeno o cancerogeno) nelle fiale del vaccino Pfizer, una sequenza che viene usata per guidare il Dna nel nucleo, specialmente nelle terapie geniche’. Sempre McKernan ha indicato almeno ‘100-200 miliardi di frammenti del plasmide in ogni dose. Non proprio piccolezze. Questa serie di ammissioni, ora, ha scatenato una sorta di guerra, o scaricabarile, tra l’EMA e Pfizer, con l’Agenzia europea che tenta di addossare al colosso farmaceutico la responsabilità di ‘non aver evidenziato’ la presenza di questa sequenza di Dna. Ma scusate: visto che il vaccino andava somministrato a milioni di persone, è possibile che l’EMA non abbia analizzato con la massima precisione la documentazione su un farmaco sperimentale prima di iniettarlo a tutti in modo obbligatorio?”.

Per concludere, ci sembrano, a questo punto, molto calzanti le ultime considerazioni di un autorevole epidemiologo svedese, Martin Kulldorff, docente all’Università di Harvard. “La pandemia è stata una prova di regime. La scienza si è genuflessa alla politica. Chi chiederà scusa ai bambini per i danni che con i vaccini sono stati loro arrecati?”.

Ecco, quindi, i link che trovate in basso.

I primi due ve li abbiamo già anticipati. Si tratta, nell’ordine, dell’intervento firmato da Michael Nevradakis su come è nato il coronavirus, pubblicato da ‘The Defender’.

A seguire, il lungo articolo de ‘Il Giornale d’Italia’ sui contratti UE con Pfizer.

Infine, sul delicatissimo (e penosissimo, per tante vittime e familiari delle vittime) fronte degli ‘effetti avversi’ causati dai vaccini anti covid, due pezzi pubblicati dal sito ‘Renovatio 21’, molto attento proprio sul fronte della pandemia: uno riguarda i danni neurologici prodotti, e fa riferimento ad una recentissima ricerca comparsa sulla rivista scientifica ‘Vaccines’ e anticipata proprio da ‘The Epoch Times’.

Il secondo concerne le più che inquietanti rivelazioni di uno scienziato canadese, William Makis, che lancia l’allarme sui ‘turbocancri’ (già il nome fa venire i brividi) nei giovani dopo i vaccini anti covid.

Anche stavolta, leggere per capire meglio quanto ci sta succedendo intorno, nel quasi totale silenzio mediatico.

 

P.S. Come al solito, vi sollecitiamo a consultare la nostra home page per andare alla casella CERCA. Digitando il nome dei personaggi citati nel pezzo (ad esempio ANTHONY FAUCI o PETER DASZAK, URSULA VON DER LEYEN oppure ALBERT BOURLA) o delle società (ad esempio NIAID, anche per esteso, o ECOHEALTH ALLIANCE, oppure PZIFER o FDA od EMA), troverete molti articoli e inchieste della Voce in questi 3 anni e mezzo di pandemia.

 

LINK

Officials With Ties to Wuhan Institute Still Conspiring to Discredit Theory That COVID May Have Leaked From Lab

 

 

 

Vaccino Covid e il contratto di acquisto tra Commissione Europea e Pfizer, 25 articoli “omissis”, tra cui l’art 1.4: “Possibili reazioni avverse e ignoti effetti a lungo termine” e l’art I.12: “Stati membri si assumono le responsabilità 

 

 

Quasi un vaccinato su 3 ha subito effetti collaterali neurologici

 

 

Mai visto niente del genere: medico lancia l’allarme sui ‘turbocancri’ nei giovani dopo i vaccini Covid


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