News sul fronte del covid.
O meglio, sui vaccini anti-covid.
E ancor più precisamente sugli ‘effetti avversi’ causati da quei ‘prodotti’ (meglio non chiamarli neanche più vaccini) che hanno generato profitti arcimiliardari per le due star di Big Pharma, ‘Pfizer’ e ‘Moderna’, le prime a tagliare lo storico traguardo di progettare & fabbricare i loro sieri. E chissenefrega se poi quei ‘prodotti’ sono risultati del tutto ‘inefficaci’ e, soprattutto, ‘insicuri’, viste le caterve di ‘effetti avversi’ causati, soprattutto ai danni del sistema cardiocircolatorio (ma non solo, dato che sono in palese aumento anche le patologie tumorali).
Il tutto, ovviamente, ignorato dai media di casa nostra, sempre più genuflessi davanti ai colossi in pillole. Mentre negli altri paesi la cortina di disinformazione e complice omertà si sta un po’ alla volta sfaldando.
E quindi partiamo proprio dagli Usa, dove a quanto pare dopo un lunghissimo letargo si sta svegliando la ‘Food and Drug Administration’ (FDA): rapidissima, ad agosto 2020, nel dare l’okall’uso dei vaccini griffati Pfizer e Moderna e a chiudere non uno ma due occhi su trials mai effettuati oppure svolti in modo del tutto insufficiente negli States.
PERFINO LA ‘FDA’ AMERICANA SI SVEGLIA!
Adesso, uno studio commissionato dalla FDA sugli effetti che può produrre l’uso simultaneo del ‘nuovo’ vaccino anti-covid e di quello influenzale ha dato esiti molto preoccupanti. Stando ai risultati della ricerca, infatti, gli over 85 rischiano grosso in termini di possibili ictus: addirittura 1 su 3 (il 35 per cento) con l’uso del prodotto Moderna, 1 su 5 (il 20 per cento) con quello di Pfizer. I ricercatori hanno scoperto che il mix vaccinale provoca un sensibile aumento della pressione sanguigna, con l’effetto di ‘agevolare’ possibili “ictus emorragici, non emorragici e attacchi ischemici transitori”. Un bel mix.
Lo studio, in realtà, è stato voluto da ‘Medicare’, ossia il programma statunitense di assicurazione sanitaria, e per questo motivo sono stati effettuati (stavolta sul serio) test su un campione molto vasto della popolazione, ben 7 milioni di cittadini.
Come risultato finale, a metà settembre la stessa Unione europea e l’AIFA (l’omologo della FDA) hanno rilasciato l’ok all’uso combinato dei due vaccini (ribadiamo, il richiamo anti-covid e l’antinfluenzale), sottolineando però che ciò può portare ad “un aumento del rischio di sviluppare miocardite e pericardite”, due tra le più comuni patologie cardiache (da non poco) post-vaccino.
Se per gli over 85 è allarme rosso, forti preoccupazioni ci sono anche per i bambini: per i quali, comunque, è ormai provata la totale inutilità, e anzi la nocività, del vaccino anti-covid. L’uso combinato, come deve ammettere FDA, porta ad un aumento delle percentuali di convulsioni nei bimbi tra i 2 e i 5 anni. Ciò è stato accertato dopo aver verificato i dati raccolti dai CDC (‘Centers for Deseases Control’) americani di oltre 4 milioni di bimbi tra i 6 mesi e i 16 anni, vaccinati fino ad aprile 2023.
E sempre dall’estero (ma succedono anche da noi) arrivano notizie sul continuo aumento di gravi malori e morti improvvise nel mondo degli atleti. Prediamo quello del ciclismo.
Ecco una nota di agenzia del 25 ottobre. “Il mondo del ciclismo piange la morte di Mark Groeneveld, olandese di soli 20 anni. La tragedia è avvenuta nella notte, quando è crollato in pubblico molto probabilmente a causa di un infarto”. E poi, l’amara constatazione: “Il mondo del ciclismo ha un problema. Dal 2020 ad oggi si sono moltiplicati i casi di corridori colpiti da problemi cardiaci. Quello di Groeneveld è solo l’ultimo di una lista molto lunga. La morte del colombiano Juan Josè Ortega, nell’aprile scorso, aveva lasciato tutti increduli, ma prima di lui ci sono stati altri casi simili: Jarno Mobach, vincitore della Roubaix 2016 morto a soli 25 anni. Sonny Colbrelli,durante il Giro di Catalogna nel 2021 venne colpito da un infarto proprio come il belga Nathan Van Hooydonck, colpito da un arresto cardiaco mentre era in auto con la sua compagna incinta nel settembre scorso. Entrambi hanno dovuto abbandonare l’attività. E poi ancora Polanc, Haussler, Eg, Vanmarcke: tutti atleti che hanno dovuto smettere per problemi di cuore. Chissà se qualcuno comincerà ad analizzare in modo più approfondito questo problema”. C’è da augurarselo.
MORTI IN ECCESSO? COLPA DEL CALDO, PER L’ISS!
Passiamo a casa nostra, dove ne stanno succedendo di tutti i colori, ai più alti (sic) livelli delle autorità sanitarie.
Mesi fa l’associazione ‘Umanità e ragione’ ha pubblicato un report così titolato: “Mortalità totale in eccesso anni 2021 e 2022 – Dati ufficiali dall’Italia e dal mondo”. In basso potete leggere il report, denso di dati e cifre, che documentano in modo incontrovertibile un fatto: da quando sono cominciate le campagne per i vaccini anti-covid le percentuali di ‘morti in eccesso’ rispetto agli anni precedenti hanno fatto registrare una decisa impennata.
E quelle morti non sono ascrivibili al covid.
Tutto detto.
A questo punto, l’avvocato Olga Milanese, che patrocina legalmente l’associazione, ha trasmesso, per le opportune spiegazioni, il report all’Istituto Superiore di Sanità, oggi guidato (lo ha nominato l’11 settembre 2023 il ministro della Salute Orazio Schillaci) dal ‘commissario straordinario’ Rocco Bellantone e prima presieduto (2019-2023) da Silvio Brusaferro.
Per mesi l’autorevole ISS ha tenuto la ‘pratica’ nel cassetto. Alla fine, giorni fa, si è degnato di rispondere. Ma la ‘spiegazione’ è una vera offesa alle vittime, ai morti ‘in eccesso’ e ai loro familiari: calpestati e uccisi per una seconda volta.
Qual è, secondo i Soloni del prestigioso Istituto posto a tutela della salute di tutti gli italiani, il vero motivo per i ‘morti in eccesso’?
Quale il mistero?
Sostanzialmente ‘il caldo’. Il termometro delle temperature schizzato in alto.
I ‘cambiamenti climatici’, in sostanza, sono ormai la vera ‘chiave di lettura’ per interpretare tutti i mali del mondo, secondo il verbo del Profeta di tutte le sventure, Bill Gates, che fin dal 2010 aveva preconizzato un drammatico decennio di pandemie e ancor più catastrofici cambiamenti climatici.
Leggiamo, pari pari, le parole dei Guru dell’Istituto Superiore di Sanità in risposta ai drammi illustrati dell’Associazione. La replica è datata 31 luglio, ma è stata resa nota solo in questi giorni.
“E’ riconosciuto a livello internazionale che l’effetto delle condizioni climatiche estreme sulla mortalità costituisce un rilevante problema di sanità pubblica; è stato osservato in particolare che le persone che vivono nelle città hanno un rischio maggiore di mortalità in condizioni di elevata temperatura (ed umidità), rispetto a coloro che vivono in ambiente sub-urbano o rurale”.
Incredibile ma vero. Chi vive in città è penalizzato, chi vive in contesti sub-urbani sta meglio. Caso mai nelle favelas vive da Dio.
Ma analizziamo meglio la risposta elaborata dalle Eccelse Menti dell’ISS. Le quali pure ammettono, in prima battuta: “Per gli anni 2021 e 2022 si è effettivamente osservato un eccesso di mortalità rispetto alla media del quinquennio 2015-2019”.
Ma poi, ecco servito in tavola il pirotecnico minestrone (para) scientifico: “L’andamento della mortalità è però in linea con quanto atteso a seguito degli effetti dell’epidemia Covid-19, delle ondate di calore, dell’incidenza molto elevata (soprattutto a fine 2022) delle sindromi simil influenzali”.
Come dire: tutti colpevoli, nessun colpevole. Ma comunque in prima linea, come killer, lo stesso Covid e il caldo, il clima.
Nessun accenno, neanche il più vago, agli ‘effetti avversi’ prodotti da quei vaccini (anzi, prodotti!) killer!
Ai confini della realtà.
Proseguiamo l’itinerario tra Italia ed estero con Valentina Bennati, che ha firmato un pregevole pezzo per l’ottimo sito ‘comedonchisciotte’. Cita un fresco studio pubblicato dall’autorevole ‘New England Journal of Medicine’ che valuta in tutta la sua portata scientifica la terapia di immediata aggressione del virus Covid studiata da un grande medico, Giuseppe De Donno: quello della ‘antica’ autotrasfusione, del plasma-iperimmune, capace di salvare milioni di vite e invece osteggiata da Big Pharma. Per il semplice motivo che costava poco: 70 euro circa, cifra ben diversa rispetto a quella ormai praticata dalle aziende farmaceutiche per i loro ‘carissimi’ vaccini, che sono anche inefficaci e soprattutto insicuri.
Per la serie: ti spenno coi soldi (che il tuo Stato sborsa) e ti ammazzo pure. Mentre era perfettamente praticabile un ‘metodo’ semplice, chiaro, trasparente e… pure economico!
E guarda caso il medico-eroe, delegittimato dai media, osteggiato dal ‘Sistema’, per anni in servizio al ‘San Matteo’ di Pavia, poi addirittura primario al ‘Carlo Poma’ di Mantova, improvvisamente si dimette, torna a fare il medico di campagna. E dopo pochi giorni, si ‘suicida’ in un modo del tutto anomalo, per uno come lui che certo ben conosceva il modo di farla finita: invece di ingerire qualche pillola o pozione fatale, si impicca in modo rocambolesco. Ma la magistratura, fino ad oggi, a quanto pare non ha mosso un dito…
In basso potete leggere, cliccando sul link, il pezzo di Valentina Bennati.
Così come vi proponiamo poi un reportage di grosso spessore, stavolta pubblicato da un altro pregevole sito, ‘Renovatio 21’. Già il titolo è tutto un programma: “Il Grande Reset, i Rockfeller e il Nuovo Ordine Mondiale: una panoramica della tirannia globale”. A firmarlo è una firma di peso, Joseph Mercola, un ‘medico alternativo’, autore di grandi reportage scientifici per ‘The Defender’, ossia la costola informativa della sempre più battagliera ‘Children’s Health Defence’, fondata e animata da Robert Kennedy junior che si batterà contro Joe Biden per le primarie dem in vista delle presidenziali 2024. Mercola – che scrive anche per ‘Lifesitenews’ e ‘Global Research’ – è autore di un must sul fronte del coronavirus, significativamente titolato ‘The Truth about Covid’.
Temi e personaggi spesso passati ai raggi x dalle inchieste della ‘Voce’. Basta infatti andare alla casella CERCA (che porta al nostro archivio) per trovare tanti nostri articoli degli ultimi anni. E quindi digitare il nome del personaggio o della società od organizzazione per ritrovarne delle belle. Per fare solo un paio di esempi, l’onnipresente Bill Gates oppure Klaus Schwab, il banchiere tedesco di simpatie nazi e fondatore del ‘World Economic Forum’ che si tiene annualmente a Davos e ha elaborato quel famigerato ‘Great Reset’ che dovrà governare il nostro futuro di robottini microchippati e obbedienti ai voleri delle Elites, o del Deep State, come meglio preferite definire ‘Lorsignori’ che dettano Leggi & Regole del nostro Avvenire. Oppure Pfizer o Moderna, la Food and Drug Administration, i CDC o l’ISS, rispettivamente i ‘Center for Deseases Control’ o l’Istituto Superiore di Sanità. O, ancora, l’eroe morto senza il giusto riconoscimento o uno straccio di giustizia, Giuseppe De Donno.
Buone letture, quindi!
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