Doppio appuntamento con Luciano Scateni in questo mese di ottobre per ammirare le sue più recenti performances di artista e di scrittore.
Si comincia giovedì 19 ottobre, ore 18, presso il Salotto letterario Vitanova in via Belsito 4, a Posillipo. La scrittrice Yvonne Carbonaro e il professor Maurizio Sibilio presenteranno infatti l’ultimo libro di Luciano Scateni, dal titolo “Uffa” (edizioni Intramoenia), racconti brevi in punta d’ironia e/o di satira sfrontata arricchito da disegni dell’autore, che saranno proiettati durante la presentazione. Voce e chitarra di Maria Scateni.
Sabato 21 ottobre, poi, lettori, amici e fans potranno incontrare l’autore ed ammirare la sua nuova produzione artistica nell’atelier Prosperity, spazio espositivo dell’omonima associazione per la tutela dei diritti dell’infanzia che ha sede in via Santa Lucia 110. L’appuntamento è alle ore 18 per il vernissage della mostra “Freedom”. Previsti interventi di Serena Cirillo ed Antonio Ciriaci, le musiche sono di Enza Di Blasio. Ai presenti sarà donato un disegno originale di Luciano Scateni.
E ai lettori della Voce Luciano Scateni, firma di punta del giornale, dona già una preziosa anticipazione: il racconto “Santa Lucia”, qui a seguire, che esalta i motivi per i quali è stata prescelta proprio la sede di Prosperity per l’esposizione dei suoi nuovi lavori.
Vi aspettiamo in tanti!
Santa Lucia
San Gennaro in stato di riposo dopo il recente replay del miracolo di settembre sembra l’allenatore celeste che opera i cambi: fuori se stesso, amatissimo patrono di Napoli, dentro Santa Lucia, che da meno non è: ha competenza sull’omonima area urbana, che lambisce il mare e s’affaccia sul Borgo Marinari, concluso dal mitico Castel dell’Ovo. L’appuntamento è con Luigi Magliocco e segreta è la speranza di appagare l’idea di una mostra ‘anticonformista’, in un luogo non ecumenico, non galleria-galleria. Ci s’infila in un cortile dopo aver letto ‘Palazzo Mirra’ all’esterno dell’imponente edificio, al numero 110 della via nota dedicata alla santa. Ci si introduce nella sontuosa boutique di preziosi “Tappeti Magliocco” e si cerca una risposta esauriente “Tappeti, quale affinità elettiva con la pittura? Il nesso c’è: colori e forme creative dei tappeti e in disinvolta analogia, segni e forme della pittura. È il luogo dove, riposti i tappeti in apposito luogo conservativo, le sale, una dentro l’altra accolgono dipinti di artisti in qualche modo alternativi, attratti dall’idea di contribuire con la loro presenza a far vivere l’Associazione di Promozione Sociale Aps, nata così: chiedevano a Magliocco dove si fanno, come si fanno i tappeti. Lui lo ha accertato e ne ha riportato una dolorosa ferita. Quelle meraviglie di tappeti, nei Paesi orientali consumano le mani, la schiena di bambini sfruttati, con una terribile forma di schiavitù che ricorda altre vittime, i bambini africani costretti a fatiche immani, privati della fanciullezza. L’Aps nasce per tutelare i diritti dei minori, per promuovere metodi di produzione alternativi, perché bambini sfruttati siano salvati dalla povertà intellettuale, sociale, economica.
L’associazione promuove incontri su questo tema, ma è anche luogo di musica, di formazione, di eventi e ha ben scolpita nel suo dna la tragedia denunciata dall’Unicef: nel mondo sarebbero 14 milioni i bambini costretti a lavorare in condizioni di schiavitù disumane.
Ecco, esporre il proprio lavoro di artisti in un luogo eticamente ‘nobile’, può modificare sostanzialmente il senso di sottoporre ad altri la pittura, quasi azzera il narcisismo della ricerca di consensi, si accredita per aver condiviso l’impegno di chi combatte per la vita ‘normale’ dell’infanzia, soddisfa la scelta di una mostra non fine a sé stessa. Una mostra qui. Buona idea. A ottobre.
Luciano Scateni
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