Diana Spencer – Il coraggioso libro di Annalisa Angelone fa luce sui misteri dell’Alma

La notizia della morte di Mohamed al Fayed, padre del compagno di Lady D, avvenuta lo scorso 30 agosto, ha riacceso quel fuoco che da sempre cova sotto la cenere per tutti i cercatori di verità, per i tanti che non si rassegnano alle ricostruzioni giudiziarie di comodo sulle vere cause del disastro in cui persero la vita la principessa più amata del mondo e Dodi al Fayed.

Nelle stesse ore arriva in libreria il primo ed unico libro-inchiesta italiano che per la prima volta esamina le ultime ore di Diana, mette a confronto verità storica e verità giudiziaria sulle cause di quello che venne definito “un incidente”, apre la porta a nuove intuizioni e, finalmente, rimuove quella pietra tombale che molti, troppi, avevano cercato di apporre su ciò che era veramente accaduto quella notte del 31 agosto 1997 sotto il tunnel dell’Alma, a Parigi.

A cominciare dai moventi, primo e sacrosanto elemento di ogni buon investigatore.

Parte da qui la brillante, rigorosa ricostruzione di quel fatti resa dalla giornalista Rai Annalisa Angelone nel fresco di stampa “Diana Spencer – Morte, mito e misteri”, Polidoro editore.

E certamente, come ben spiega l’autrice, di moventi per condurre alla brutale, violenta eliminazione della principessa, ce n’erano tanti. Tanto per dirne uno, quello dei produttori di mine anti-uomo, avendo Diana pubblicamente annunciato che avrebbe fatto i nomi dei responsabili, dopo avere per giunta convinto l’allora presidente Clinton ad imboccare la stessa via del disarmo.

E poi c’era la vita privata di due fra i più noti personaggi pubblici del pianeta, Diana Spencer e suo marito Carlo d’Inghilterra che, sebbene divorziati, non smettevano – e non smettono tuttora – di far parlare di sé. Mentre Diana e Dodi perdevano la vita, Carlo continuava la sua relazione con Camilla, la donna amata da sempre che non avrebbe mai potuto sposare, anche a seguito del divorzio, come aveva chiarito senza mezzi termini l’arcivescovo di Canterbury. Ma da vedovo, da vedovo sì. Tanto che oggi Camilla è regina.

Annalisa Angelone, al centro, durante l’affollata presentazione di ieri alla Feltrinelli

A far da sfondo, dentro questo torbido mistero, proprio i conflitti di carattere religioso: con un futuro sovrano d’Inghilterra, William, che avrebbe potuto presto avere un fratellastro musulmano – la stessa religione di Dodi – se la relazione della principessa fosse andata avanti e se quella maledetta notte il cuore di Lady D non si fosse fermato.

 

Al centro di una serie di presentazioni accompagnate da straordinario successo di pubblico (ultima in ordine di tempo quella di ieri sera alla Feltrinelli di piazza dei Martiri, a Napoli), il libro di Annalisa Angelone ci documenta tutto questo e tanto altro.

Consideriamo il suo libro come un grande, coraggioso inizio, affinché altri giornalisti seguano il suo esempio e riaprano senza paura, con tutti gli strumenti giusti, le pagine più buie della nostra storia, troppo spesso oscurate da quella che ancora ci ostiniamo a chiamare “Giustizia”.


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