Sei itinerari di sogno in Campania, tra un Museo e l’altro, lungo le vie del Sacro, dell’incanto naturalistico e della grande Storia. Sei Cammini Religiosi sostenibili, da percorrere a piedi, in bici o con il trasporto pubblico, sull’onda delle proposte realizzate dal Ministero del Turismo, che ha approntato già il primo Catalogo dei Cammini Religiosi in Italia, con annesso un apposito Fondo per finanziare le strutture intenzionate ad aderire.
Si completa così la Guida Turistica illustrata realizzata da La Voce delle Voci per far conoscere ai flussi crescenti di pellegrini, turisti e visitatori le meraviglie di una terra che conserva il sapore, i profumi e tutta la bellezza delle sue millenarie origini.
L’iniziativa editoriale, ora compendiata in una monografia da 50 pagine scaricabile gratuitamente dal sito del giornale, è stata coordinata dalla Regione Campania, Settore Musei e Biblioteche, e realizzata dalla redazione di Domina Comunicazione, guidata dalla giornalista professionista Rita Pennarola. Il volume si inserisce peraltro nella cornice delle lungimiranti vedute dell’Assessorato al Turismo della Regione, guidato da Felice Casucci, che recentemente ha emanato i primi provvedimenti per la creazione di un Atlante Regionale dei Cammini in Campania.
Pubblicata a puntate a partire da giugno scorso, la Guida offre mappe aggiornate, chilometraggi, visite virtuali ai Musei ed ai luoghi di interesse archeologico, storico e naturalistico, con informazioni utili sull’enogastronomia locale e sui punti di sosta più interessanti per mangiare e dormire lungo il cammino.
Scopriamo così una Campania magica, che molti non si aspettavano, comprese alcune aree della provincia di Napoli finora escluse dai grand tour locali, eppure ricche di fascino e di storia.
Qualcuno ha già parlato delle “nostre Santiago de Compostela”, paragonando i viandanti pellegrini di questi nuovi sei Cammini in Campania, ai viaggiatori che ogni anno accorrono da tutto il mondo per seguire il mitico percorso spagnolo che parte da Ovedo, nelle Asturie, e termina appunto alla Cattedrale di Santiago.
Si tratta forse di un paragone azzardato, che però coglie in pieno il disegno all’origine di questa pubblicazione: riuscire a fare della Campania un punto vero di attrazione per il turismo religioso in arrivo da ogni parte d’Europa ed oltre.
Il Primo Cammino ci ha condotti dal Museo Diocesano di Salerno fino a Maiori, perla della Costiera, con il suo Museo d’Arte Sacra Don Clemente Confalone, con tappe alla splendida
Marina di Erchie e al suggestivo borgo di Cetara.
Ci sia poi spostati in Irpinia con il secondo Cammino, che ci ha condotti da Montecalvo Irpino (e dal suo Museo della Religiosità Montecalvese) fino al maestoso Museo Diocesano di Ariano Irpino. Facciamo soste, lungo il Cammino, nelle piccole frazioni di Trimonti e Valleluogo, immerse in una natura incontaminata.
Prima di intraprendere il Terzo Cammino visitiamo ancora ad Ariano Irpino il Museo della Ceramica ed il Museo degli Argenti. Ci mettiamo quindi in marcia verso Mirabella Eclano, fino a raggiungere il Museo del Carro e dei Misteri, non senza avere fatto tappa a Melito Irpino, con la sua Area Archeologica, ed a Grottaminarda, all’imbocco della Valle dell’Ufita, con la sua maestosa Dogana Aragonese. Ed eccoci a Mirabella, celebre per il sito archeologico dell’Antica Aeclanum e per le manifestazioni della Grande Tirata, che richiama visitatori da tutta l’Irpinia per seguire il Carro di Paglia alto 25 metri che sfila nel mese di settembre per le strade della cittadina in onore di Maria Santissima Addolorata.
Prima di lasciare Mirabella Eclano e di metterci in cammino verso il Museo Abbaziale di Montevergine, eccellenza unica e straordinaria, non potevamo non fare una sosta nella vasta tenuta di Mastroberardino, che proprio a Mirabella Eclano possiede le vaste tenute dove crescono i magnifici vitigni e da cui deriva, quindi, questo vino famoso nel mondo.
Stavolta il cammino è un po’ lungo e soprattutto erto: si tratta di scalare l’altura che conduce, in cima, a Montevergine.
Lungo il percorso non mancheranno soste per ammirare i paesaggi e gustare le prelibatezze enogastronomiche del luogo. Facciamo infatti tappa nei paesi di Gesualdo, Castelfranci e Montemarano.
Giunti al Santuario di Montevergine, si apre sotto i nostri occhi una delle autentiche meraviglie della Campania nel mondo: il Museo Abbaziale, che sorge sulle alture del monte Partenio in cui nel 1188 si fermò Guglielmo da Vercelli per eleggere quei luoghi come sede della sua comunità monastica.
Con il Quinto Cammino lasciamo l’Irpinia e ci spostiamo in provincia di Napoli, dove partiamo da un’autentica meraviglia: il Museo degli Ex Voto nel Santuario di Madonna dell’Arco, comune di Sant’Anastasia, di cui raccontiamo le origini, le tradizioni ed i miracoli.
Prima di metterci in cammino verso Frattamaggiore, facciamo una breve deviazione per raggiungere Orta di Atella, comune dalle nobili tradizioni latine, quindi ci spostiamo a Sant’Arpino poi, in una ventina di minuti, siamo ad Afragola, con il suo Castello edificato nel 1420.
A Frattamaggiore visitiamo la Basilica di San Sossio Levita e Martire, patrono della città, quindi entriamo nel Museo dedicato a questo Santo, all’interno del complesso religioso.
Il Sesto Cammino Religioso ci conduce nei luoghi incantati del Monte Matese, da cui sgorgano le acque minerali famose nel mondo, grazie ad una natura incontaminata che le
popolazioni locali hanno saputo preservare da inquinamento e cementificazione. Siamo in provincia di Caserta e partiamo da Alviglianello, frazione del comune di Ruviano, con il monumentale Eremo di Santa Maria degli Angeli, per dirigerci alle pendici del Matese, attraversando paesi di incomparabile valore naturalistico come Prata Sannita, piccolo gioiello di paesaggio e sapori, Caiazzo, luogo celebre della nostra storia, ed Alife, territorio abitato fin dal IV secolo a. C. Fino a raggiungere la nostra meta, Piedimonte Matese, vasto comune situato alle pendici meridionali del Matese, ai piedi del Monte Cila, ricco di uliveti, che conduce l’acqua dal Lago del Matese alla centrale idroelettrica. Proprio il Parco Archeologico del Monte Cila testimonia, con le sue vestigia, che queste terre erano popolate fin dal Neolitico. Da quest’area, poi abitata dai Sanniti, provengono anche numerosi reperti artistici che ritroviamo nella nostra visita al Museo Civico Marrocco, punto di riferimento culturale per tutta la Campania.
Tutti i Cammini Religiosi sono stati pubblicati anche sul portale specializzato Campania Sacra ed hanno ricevuto ampi e positivi riscontri da followers e visitatori.
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I 6 CAMMINI TRA MUSEI RELIGIOSI DELLA CAMPANIA
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