L’addio alla vita della Murgia sovrasta ogni altro evento che monopolizzata l’impegno editoriale dei media: tutto appare noiosamente ripetitivo. La destra, le follie Russia-Ucraina, il velleitario, annunciato viaggio sulla luna della Cina, l’ignominioso Trump, l’irrefrenabile irruzione di petrodollari senza limiti nella società mondiale, gli omicidi plurimi dell’Occidente nel mare Mediterraneo. Ci mancano il coraggio, la saggezza, la vis combattiva, la voce della sinistra che manca alla sinistra istituzionale, la naturalissima empatia, il sorriso consapevole di interpretare l’impegno civile, l’anticonformismo intelligente, la padronanza vicina alla perfezione delle parole, delle idee, il profondo sentimento di solidarietà, la ferma contestazione del trash, della degenerazione comune all’intera partitocrazia, la guerra permanente al razzismo, a ogni discriminazione, la battaglia quotidiana per il rispetto dei diritti, il piglio severo di attivista, la creatività, la vitalità dirompente, il trait d’unione nel passaggio epocale tra la letteratura tradizionale e la società dell’innovazione, dell’inedito, le esperienze multiple tra loro ritenute incompatibili, non per lei, la mente aperta a ogni esperienza, la femminista trascinante, l’autrice del capolavoro ‘Accabadora’, l’antifascista militante, intransigente, la leader virtuale della sinistra radicale, l’intellettuale a dimensione di rara eccellenza…Michela non c’è più, fisicamente vinta da un tumore , ma è davvero difficile credere che sia vero.
Scopri di più da La voce Delle Voci
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.