LA ‘LEZIONE’ DI ORSON WELLES / I MECCANISMI DEL ‘TERRORE’ PER RENDERE I CITTADINI DEI SUDDITI

Pochi ricordano come nacque la fortuna di uno dei più grandi registi al mondo, Orson Welles, autore di capolavori che molto colpevolmente i penosi circuiti tivvù dimenticano totalmente di riproporre (mentre proliferano le ‘cagate pazzesche’, come direbbe il mitico Fantozzi).

A soli 23 anni, il giovane radiocronista Welles esordì con un suo programma, ‘La guerra dei mondi’, adattamento di un romanzo di fantascienza scritto da un suo quasi omonimo, H.G. Wells.

Capì subito che, se non avesse proposto ai suoi ascoltatori qualcosa di ‘forte’, una grossa ‘sorpresa’, avrebbe vivacchiato in uno stanco tran tran.

Orson Welles. Sopra, l’eco-ansiosa di Giffoni

Per questo, un bel giorno, per la precisione il 30 ottobre 1938, ne tirò fuori ‘una’ dal suo magico cilindro: un’invasione di marziani sulla Terra, per la precisione in una cittadina del New Jersey, Grovos Mills.

Fu una trovata strepitosa. I radioascoltatori per incanto si moltiplicarono, presi dal panico, i centralini andarono in tilt.

Ad un certo punto, il direttore della ‘CBS’, in ciabatte e accappatoio, fece irruzione negli studi, urlando ad Orson di interrompere la trasmissione. E lui, di rimando: “Mi lasci continuare! Devono avere paura!!”.

Il successo fu planetario. Dopo qualche giorno una delle più note case di produzione cinematografica a stelle e strisce, la ‘RKO’, propose a Welles un contratto in bianco per tre film, che avrebbe potuto realizzare in assoluta libertà e senza alcun condizionamento. E così dopo tre anni, nel 1941, vide la luce uno dei più grandi film nella storia del cinema, ‘Quarto Potere’.

Questa lunga introduzione per significare una ‘filosofia’ ormai imperante.

I grandi ‘Manovratori’ di oggi, i ‘Padroni del Mondo’ che verrà – anzi, che sta già venendo, a ritmo sempre più incalzante – hanno capito fino in fondo quella lezione impartita tanto tempo fa da Orson Welles e la stanno mettendo in pratica da tre anni e mezzo in modo che più palese non si può: e che solo chi non vuol vedere non vede.

Il libro firmato da Giulio Tarro nel giugno 2020

Tutto è cominciato, in realtà, nel 2010, quando in occasione dell’annuale summit promosso dal ‘World Economic Forum’ animato dal banchiere tedesco di chiare simpatie nazi, Klaus Schwab, l’allora padrone di ‘Microsoft’, Bill Gates, profetizzò: “Il prossimo decennio sarà caratterizzato da devastanti pandemie e da ancor più devastanti cambiamenti climatici”. Aveva la sfera di cristallo, il miliardario-filantropo a stelle e strisce?

Ed è così che, esattamente dieci anni dopo, a gennaio 2020, esplode la bomba Covid-19. E qual è il meccanismo subito utilizzato dalle autorità di mezzo mondo, quelle governative (in pole position gli Usa, of course) e quelle sanitarie, in prima fila l’Organizzazione Mondiale della Sanità, di cui – guarda caso – proprio Gates è il ‘dominus’, essendo il secondo finanziatore a livello internazionale, appena alle spalle degli Stati Uniti?

L’attivazione del ‘panico’, del ‘terrore’, instillato in modo scientifico nei cittadini di mezzo mondo, per soggiogarli ai diktat governativi: da noi il folle ‘Tachipirina e Vigile Attesa’ che ha di fatto negato le cure e i farmaci che pure esistevano, causando di fatto decine di migliaia di morti più che evitabili.

Lo ha messo nero su bianco, in modo profetico, uno dei pochi virologi autentici in circolazione, Giulio Tarro, autore a giugno 2020 (quindi a pochi mesi dallo scoppio della pandemia) di ‘Covid 19 – Il virus della paura’, in cui dettagliava già per filo e per segno i ‘meccanismi autoritari’ del terrore.

E come del resto palesa in modo che più chiaro non si può una maxi inchiesta delle procure federali della Louisiana e del Missouri, che hanno puntato un anno e mezzo fa i riflettori sui vertici della Casa Bianca – in primis sul supervirologo (sic) Anthony Fauci – per il depistaggio ‘scientifico’ sulle origini del Covid e per le pesantissime pressioni esercitate sui social media al fine di ‘censurare’, ‘oscurare’ i pareri ‘scomodi’, anche autorevoli, nei confronti delle politiche sanitarie Usa.

Passiamo rapidamente al secondo ‘terrore’ messo in campo, quello sui cambiamenti climatici. Emblematizzato, in modo plastico, a casa nostra, dalla sceneggiata andata in onda al ‘Giffoni Film Festival’ giorni fa, con le eco-ansie della giovane performer e le lacrimucce in diretta del ministro Pichetto Fratin.

Il ministro Pichetto Fratin

Il tutto, poi, fa seguito alla penosa carnevalata del verde (sic) Bonelli, il quale ha intenzione (se l’ha fatto bene chiedere un TSO) di presentare un disegno di legge che prevede pene di non si sa bene quale tipo per chi osa mettere in dubbio le cazzate sparate da un numeroso sempre più folto di ‘gretini’.

Ricordate, per dirne un’altra, gli eco-fessi-criminali che hanno imbrattato opere d’arte per attirare l’attenzione sul clima? La ‘Voce’ ne ha scritto: si trattava di rampolli della New York ultraricca!

Ma lo vogliamo capire che la storiella dei cambiamenti climatici è l’altra maxi bufala messa a pascolare negli sterminati campi dell’ignoranza storica e scientifica? Che stuoli di scienziati e ricercatori seri (ce ne sono ancora in circolazione, non le bande al servizio dell’OMS) documentano l’esatto contrario? E che quindi, di tutta evidenza, si tratta dell’ennesimo ‘terrorismo’ attivato per rendere tutti i cittadini robot manipolabili comunque e dovunque? Nei quali presto verranno inseriti sottopelle dei comodi ‘chip’attraverso cui irrorare i vaccini giusti al momento giusto e tutto quanto li potrà rendere sudditi sempre più asserviti al Potere di Bill Gates & C.?

Possibile che la tragica sceneggiata alla quale stiamo assistendo non cominci ad essere sempre più chiara e decifrabile?

E che i cittadini non inizino ad avere le palle piene di essere presi per il culo? Soprattutto perché si sta giocando con la pelle di tutti?

E poi. A quando le invasioni di UFO & marziani? O le maxi meteoriti alla ‘Deep Impact’?

 


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