“L’Organizzazione Mondiale della Sanità sta imponendo una sua dittatura sovranazionale che limita le libertà di tutti i cittadini a livello internazionale nel campo della salute pubblica e non solo. Per questo chiedo che ci sia un totale cambiamento di rotta. Altrimenti gli Stati Uniti dovrebbero uscirne”.
E’ il senso della battaglia che una coraggiosa ex deputata americana del Minnesota, Michele Bachmann, sta portando avanti da mesi, soprattutto dopo le l’OMS ha – come si suol dire – gettato la maschera un paio di mesi fa, quando ha proposto-imposto a tutte le nazioni aderenti di sottoscrivere il ‘Trattato Pandemico’ che impone, appunto, una sfilza di incredibili restrizioni a tutti i paesi per quanto riguarda le prossime pandemie, dai lockdown ai vaccini, passando per ogni provvedimento in tema sanitario. Una vera e propria dittatura affidata all’OMS, la quale ha dato sei mesi di tempo, a partire dal 14 aprile 2023, per accettare o meno il Trattato, senza poterne minimamente discutere a livello governativo. Il tempo passa, nessun esecutivo appunto ne sta discutendo (avete sentito volare una mosca nel nostro sempre più assonnato Parlamento?) e di certo ci troveremo a fine anno con un Trattato come una mannaia tra capo e collo.
Ma torniamo al potente j’accuse di Michele Bachmann, attuale preside della ‘Robertson School of Government’ presso la ‘Regent University’ di Virginia Beach. Lo scorso maggio ha partecipato alla settantaseiesima ‘Assemblea mondiale della sanità’ organizzata dall’OMSa Ginevra, dove i parlamentari hanno discusso del Trattato pandemico. Strano che, in quella sede, non sia stato posto all’ordine del giorno un tema caldo, ossia l’annuncio griffato proprio OMS di voler adottare il sistema di passaporto vaccinale digitale Covid-19 dell’Unione Europea.
Così esordisce Bachmann: “Davvero strano che a Ginevra non si sia parlato del passaporto vaccinale, perché non sarà utilizzato solo per la sorveglianza, la tracciabilità e il monitoraggio dei viaggi, ma anche per controllare la conformità di un cittadino alle decisioni e ai mandati dell’OMS”.
Continua la battagliera ex deputata del Minnesota: “I poteri previsti dall’OMS copriranno aree come l’ambiente, il razzismo, la povertà e i cambiamenti climatici. Tali poteri sono così ampi e sono scritti in modo così burocratico da arrogarsi un potere assolutamente illimitato su tutti gli Stati membri”.
Secondo i voleri dell’OMS, verranno “rafforzati i sistemi di sorveglianza multisettoriali, interoperabili e integrati di ‘One Health’ e verrà rafforzata la capacità dei laboratori di identificare e valutare i rischi e l’emergere di agenti patogeni e varianti con potenziale pandemico, al fine di ridurre al minimo gli eventi di fuoriuscita, le mutazioni e i rischi associati alle malattie tropicali trascurate e veicolate dagli animali, con l’obiettivo di evitare che focolai su piccola scala nella fauna selvatica o negli animali domestici diventino una pandemia”.
Tradotto in soldoni: un controllo totale sul tutto quello che ruota intorno alla nascita, sviluppo e poi contrasto delle pandemie.
Una vera e propria – folle – delega in bianco.
Per questo Bachmann va giù duro. “Questo è un nuovo livello di potere illimitato sugli individui di tutto il mondo. La cosa sconvolgente è che finora non è stato registrato alcun disaccordo in nessuno dei forum pubblici che si sono svolti”.
Viviamo in un modo totalmente capovolto, perfettamente distopico. E così la pensa il ricercatore indipendente e reporter James Raguski: “quello proposto dall’OMS è un testo assolutamente distopico nella sua portata e nella sua astuzia. Si tratta di un attacco in piena regola alla sovranità e libertà delle nazioni”.
Incalza Bachman: “Secondo il Trattato, gli esseri umani non sono più una priorità, ma sono subordinati al clima. Se l’obiettivo è garantire che la temperatura della Terra non salga oltre, diciamo, 1,5 gradi tra 100 anni, le decisioni saranno prese per raggiungere unicamente questo obiettivo, e non quello per il benessere dei cittadini”.
Rivolgendosi ai suoi concittadini americani, Bachmann afferma: “è una mia sensazione profonda che i membri della Camera dei Rappresentanti e del Senato non siano consapevoli della gravità della minaccia alle libertà civili dell’America. Per questo motivo, chiedo ai membri della Camera e del Senato di portare la questione al centro dell’attenzione e di esaminare quanto sta accadendo con l’OMS”. E aggiunge: “Alcuni membri dicono che, essendo un Trattato, non sono preoccupati perché dovrà essere votato al Senato e nemmeno i democratici voterebbero a favore. E se in qualche modo passasse, il sistema giudiziario degli Usa lo annullerebbe. E’ un pensiero di persone che gestiscono le loro vite in base alla Costituzione e allo stato di diritto. Ma le persone che stanno creando questo nuovo sistema non stanno osservando la legge degli Stati Uniti, né alcuna legge al mondo. Non si preoccupano di proteggere i diritti dei cittadini”.
E ancora: “Occorre prendere le misure necessarie, lottare e se necessario uscire dall’OMS. Il nostro Congresso dovrebbe tenere udienze giorno e notte, perché siamo di fronte a un gigantesco pericolo. Sarebbe un atto di tradimento cedere l’autorità a un’entità internazionale non eletta che emana leggi al di fuori dei parametri della Costituzione. Questo non può essere permesso. Ma la gente ancora non si rende conto che questo avrà un impatto su ogni aspetto della nostra vita”.
Vi risulta che di questo si sia discusso nel nostro Parlamento non giorno e notte, ma anche solo per cinque minuti?
Vi risulta che qualche giornale abbia fatto qualche inchiesta sul tema, o almeno un articoletto?
Vi risulta che in qualcuno degli imperversanti talk pomeridiani o serali si sia fatto anche un solo cenno al Trattato pandemico che governerà fra pochi mesi le nostre vite sul fronte sanitario, e non solo?
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