Il 3° rapporto sul valore della connettività in Italia ha fatto luce su diversi dati interessanti. Per l’88,7% degli italiani, Internet viene ormai considerato un diritto sociale, alla pari di sanità e previdenza, per fare solo degli esempi. Ad affermarlo è l’84,1% dei giovani, il 90,5% degli adulti e l’88,5% degli anziani.
Internet? Per molti dovrebbe essere a carico delle Big Tech
Quanto emerge dal 3° Rapporto sul valore della connettività in Italia, realizzato dal Censis in collaborazione con Wind Tre, non lascia dubbi: in Italia la connessione a Internet viene considerata un vero e proprio diritto. Per la quasi totalità degli intervistati, ovvero l’80,8%, infatti, l’accesso alla rete dovrebbe essere gratuito.
Per il 46,2% degli italiani, invece, la copertura dei costi dovrebbe avvenire attraverso un contributo da parte dei cosiddetti GAFAM, ovvero le maggiori multinazionali dell’IT occidentali: Google, Apple, Facebook, Amazon, Microsoft. A chiedere una partecipazione economica delle cosiddette “Over The Top” per la copertura dei costi sono soprattutto giovani (51,3%) e laureati (49,8%). Il 34,6%, invece, pensa a un carico della fiscalità generale, mentre il 19,2% degli italiani è contrario alla gratuità di Internet.
Quanto tempo trascorrono online gli italiani e dove
Secondo una recente statistica pubblicata su Ansa.it, gli italiani trascorrono online circa 30 anni, cinque mesi e 19 giorni della loro vita. Ciò equivale a tre giorni alla settimana. C’è da dire, però, che un terzo di questo tempo è interamente dedicato al lavoro, mentre la parte restante viene impiegata per svolgere altre attività online.
Tra i settori del web che stanno avendo più successo in Italia ci sono senza dubbio lo streaming TV e il gaming online. Un’indagine effettuata da Kingston Fury, un brand di prodotti per gamer, divisione di Kingston Technology Europe, ha rilevato che più della metà dei giocatori ha incrementato il tempo dedicato al gioco online durante la pandemia. Tra i comparti che si sono distinti maggiormente ci sono i casinò virtuali e i Battle Royale. I primi hanno incassato 191,5 milioni di euro nel solo mese di maggio 2023 (dato in crescita del 18,5% rispetto ai 161,8 milioni dell’anno precedente). Portali informativi come infocasino.it, che propongono recensioni approfondite dei migliori operatori, consigli sulle strategie di gioco più indicate e news aggiornate su bonus e promozioni attive, infatti, sono stati presi d’assalto e continuano a essere molto visitati dai giocatori. I Battle Royale, invece, rimangono tra i videogiochi più giocati. Fortnite, Call of Duty: Warzone, Apex Legends e PUBG sono i più famosi. Riguardo allo streaming TV, invece, la platea di abbonati è passata da 10,9 milioni di utenti a marzo 2019 a 16,1 milioni a marzo 2022.
Anche i social, come Facebook, Instagram e TikTok, infine, hanno avuto e continuano a godere di una grande popolarità online (7 ore e 14 minuti a settimana), seguiti da YouTube, a cui invece vengono dedicate circa 4 ore e 44 minuti a settimana. In conclusione, 4 ore e 38 minuti sono dedicate a piattaforme per la musica online, come Spotify e Apple Music.
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