Outing di Mark Zuckerberg, il padre-padrone di Facebook che ammette: “Durante la pandemia abbiamo sbagliato e ingannato i cittadini”.
La clamorosa ammissione viene fuori da un conversazione-intervista che si è svolta al prestigioso MIT (‘Massachusetts Institute of Technology’) di Boston con Lex Friedman, il ricercatore russo-americano tra i massimi esperti sull’Intelligenza Artificiale.
Ecco le parole del condottiero di ‘Meta’ (il nome dell’attuale corazzata nel campo dei social media): “Sul Covid 19 penso che l’establishment scientifico si sia confuso su un mucchio di fatti e ha chiesto di censurare un sacco di cose che in retrospettiva, con il senno di poi, sono finite per essere quantomeno discutibili se non addirittura vere. Questo a lungo andare ha logorato la fiducia dei cittadini nelle istituzioni”.
E’ la piena conferma di quanto sta emergendo, in modo altrettanto clamoroso, ma regolarmente ‘oscurato’ dai media totalmente cloroformizzati, da due inchieste dei procuratori generali della Lousiana e del Missouri, partite un anno fa e che vedono sotto i riflettori 9 altissimi vertici della Casa Bianca, tra cui l’ex portavoce, un ufficiale dell’FBI e, soprattutto, il consulente scientifico di ben 7 presidenti Usa, Anthony Fauci.
Il primo filone d’inchiesta, infatti, riguarda il fortissimo condizionamento, le massicce pressioni esercitate dal governo su tutti i social media affinchè dal un lato appoggiassero la politica dell’amministrazione Biden sulla pandemia e dall’altro censurassero tutti i contenuti ‘critici’ anche se espressi da autorevoli scienziati e ricercatori. Un autentico bavaglio, una ferrea censura tesa solo a coprire e disinformare.
Il secondo filone, invece, riguarda il ‘Wuhangate’ che vede coinvolto soprattutto Fauci per i generosi fondi erogati dal ‘suo’ NIAID (‘National Institute for Allergy and Infectious Deseases’) all’Istituto di Virologia di Wuhan.
Del resto, la prima autorevole conferma della ‘combine’ organizzata dai vertici della Casa Bianca per ingannare i cittadini americani (e non solo) è arrivata alcuni mesi fa dai bollenti ‘Twitter files’, una marea di materiali prodotti e messi in rete dalla nuova Twitter a guida Elon Musk che certifica e documenta tutte le pressioni esercitate anche su Twitter dall’amministrazione Biden nei due anni precedenti.
E proprio la nuova Twitter griffata Musk è appena entrata nel mirino dello stesso Zuckerberg. Che ha appena annunciato in pompa magna la nascita del nuovo rivale di Twitter, ossia il suo ‘Project92’. “Una nuova piattaforma, simile ma molto più efficiente e ‘sana’ di Twitter”, esultano i suoi fans.
Spiega meglio le cose il Chief product officer di Meta (la società proprietaria di Facebook e Instagram), Chris Cox: “Abbiamo sentito creatori e personaggi pubblici e ci hanno detto che vogliono una piattaforma gestita in modo sano, di cui fidarsi e su cui poter contare per diffondere i loro contenuti”.
E già filtra che verranno presto arruolati clienti più che ‘eccellenti’: nientepopodimenoche la star dei talk show negli Usa, Oprah Winfrey (che può contare su un esercito di follower, addirittura 42 milioni, secondo le ultime stime) e perfino il Dalai Lama (attestato ad ‘appena’ 19 milioni).
Se son rose fioriranno.
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Un commento su “MARK ZUCKERBERG / CON FACEBOOK ABBIAMO INGANNATO I CITTADINI SUL COVID”