INTELLIGENZA ARTIFICIALE / UNA MINACCIA ESISTENZIALE PER L’UMANITA’

Sempre più roventi le polemiche sull’Intelligenza Artificiale (I.A.).

Invocata come il toccasana da molti governi, da potenti think tank e mega organizzazioni (in pole position il ‘World Economic Forum’) e invece contestata da un numero sempre crescente di scienziati e ricercatori indipendenti, come testimonia una recente lettera pubblicata dal ‘Bullettin of Atomic Scientists’ che chiede di interrompere la ricerca sull’I.A., con oltre mille firme.

Gli ultimi esempi concreti sull’aria che tira arrivano da ‘Goldman Sachs’ e da un ulteriore appello sottoscritto da 5 scienziati per stoppare gli studi sull’I.A, pubblicato dal ‘Daily Mail’.

Partiamo dalla mega banca d’affari a stelle e strisce, la quale ha appena terminato un’analisi che trionfalmente sentenzia: “L’Intelligenza Artificialepotrebbe automatizzare fin da subito almeno 300 milioni di lavoratori a tempo pieno”. Insomma, vuol immediatamente far sapere ai suoi ‘clienti’ che con le applicazioni della I.A. si possono già licenziare lavoratori e dipendenti con la pala, vedendo quindi lievitare in modo sensibile i propri profitti aziendali.

Ecco cosa mettono nero su bianco i cervelloni griffati Goldman Sachs: “La recente comparsa dell’intelligenza artificiale generativa fa capire che siamo in vista di una rapida accelerazione nell’automazione delle attività che porterà a risparmi sul costo del lavoro e aumenterà la produttività”.

E così prosegue l’analisi: “Nonostante la significativa incertezza sul potenziale dell’IA generativa, la sua capacità di generare contenuti indistinguibili dall’output creato dall’uomo e di abbattere le barriere di comunicazione tra uomo e macchina, riflette un importante progresso con effetti macroeconomici potenzialmente grandi.

Nel suo rapporto, riferendosi alla I.A., Goldman usa il termine di  “disruptiondel mercato del lavoro”. Disruption, tradotto letteralmente, sta per ‘disintermediazione’, ma in tale contesto acquista una valenza ben più dirompente: sta ad indicare un totale ribaltamento della situazione precedente, in cui la macchina man mano prende il sopravvento sull’uomo.

Continuiamo con la disamina della super banca d’affari: “Utilizzando i dati sulle attività professionali sia negli Stati Uniti che in Europa, scopriamo che circa i due terzi dei posti di lavoro attuali sono esposti a un certo grado di automazione dell’IA e che l’IA generativa potrebbe sostituire fino ad un quarto della forza lavoro attuale”. Niente male, il 25 per cento dei dipendenti spazzati via in un colpo solo!

“L’estrapolazione delle nostre stime a livello globale suggerisce che l’IA generativa potrebbe esporre all’automazione l’equivalente di 300 milioni di posti di lavoro a tempo pieno”.

E ancora: “La buona notizia è che lo spostamento dei lavoratori dall’automazione è stato storicamente compensato dalla creazione di nuovi posti di lavoro; e l’emergere di nuove occupazioni in seguito alle innovazioni tecnologiche rappresenta la stragrande maggioranza della crescita dell’occupazione a lungo termine”.

Dunque, si annuncia un vero e proprio boom, secondo i Maghi di Goldman: della produttività, dei profitti e anche di nuova occupazione. Un vero Eden!

Ma c’è un…ma. “E’ difficile prevedere i tempi di un tale boom”. E allora? Può essere fra 10 o 100 anni, o forse non lo vedremo mai…

Nelle settimane scorse è circolata la notizia che il colosso ‘IBM’ starebbe programmando di far fuori ben 8.000 dipendenti, sostituendoli con l’IA. E in precedenza ha prestato la sua consulenza alla star del fast food, McDonald’s, per operare una massiccia sostituzione dei dipendenti con gentili robot.

Del resto, due ricerche parlano chiaro: secondo uno studio pubblicato dall’Harvard Business Review, entro il 2021 il 10 per cento dei posti di lavoro negli Usa sarebbe stato automatizzato; e   secondo ‘McKinsey’, addirittura il 50 per cento di tutti i posti, sempre negli Usa, entro il prossimo decennio potrebbero essere automatizzati.

Ma veniamo al fronte delle critiche. L’ultimo appello è stato lanciato da un team di cinque medici dei diversi continenti, i quali parlano senza mezzi termini di IA come una vera e propria “minaccia esistenziale”.

A questo punto, vi proponiamo la lettura di un interessante articolo pubblicato dall’ottimo sito di contro-informazione, ‘Renovatio 21’, titolato “Un gruppo di medici chiede di fermare l’Intelligenza Artificiale: ‘minaccia esistenziale’ per l’umanità”. Basta cliccare sul link in basso per leggerlo.

 

 

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Gruppo di medici chiede di fermare l’Intelligenza Artificiale: «minaccia esistenziale» per l’umanità

 


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