STATI UNITI NEL CAOS / L’FBI ACCUSA LA CIA PER L’11 SETTEMBRE !    

Tutti contro tutti negli Stati Uniti, con una Casa Bianca letteralmente allo sbando dopo le ultime rivelazioni che hanno fatto il giro del mondo sui suoi progetti segreti di guerra e non solo, che minano ulteriormente la credibilità della amministrazione Biden.

Adesso salta fuori un’altra dirty story che vede l’FBI e la CIA allo scontro frontale: guerre interne che la dicono lunga sulla fibrillazione sempre più accentuata ai piani alti del potere a stelle e strisce

Tutto nasce dalle fresche rivelazioni di ‘RadarOnline.com.’, che anche in questo caso – appena venute alla luce – si stanno propagando in modo incendiario negli States, altra benzina sul fuoco.

Ecco cosa scrive RadarOnline: “Agenti dell’FBI accusano la CIA di aver coperto due dirottatori coinvolti negli attacchi terroristici dell’11 settembre. La rivelazione bomba è emersa in un rapporto top secret di 21 pagine che descrive come la CIA abbia cercato di reclutare due membri di Al-Qaeda nel sud della California nel tentativo fallito di penetrare nella sanguinaria rete terroristica di Osama bin Laden. Il rapporto – viene aggiunto – è stato compilato da Don Canestraro, un investigatore dell’Ufficio delle Commissioni Militari che ha presentato lo schiacciante rapporto nel 2021 nella base navale di Guantanamo Bay a Cuba, dove i dirottatori dell’11 settembre hanno affrontato i processi per omicidio e terrorismo”.

Così dichiara Canestrato e le sue parole sono state diffuse, negli Usa, anche dal sito investigativo ‘spytalk.co.’. “Nel luglio del 2016 ho iniziato un’indagine sul possibile coinvolgimento del governo dell’Arabia Saudita e della Central Intelligence Agenzia (la CIA, ndr) negli eventi che hanno portato agli attacchi dell’11 settembre. Ho iniziato una revisione delle scoperte fornite dal governo alla Difesa e dei materiali open source disponibili su Omar Al-Bayoumi, un presunto ufficiale dell’intelligence saudita che ha avuto contatti con i dirottatori dell’11 settembre Nawaf Al-Hazmi e Khalid Al-Mihdar”.

Omar Al-Bayoumi

I due, per inciso, facevano parte del commando composto da 5 persone che ha dirottato il volo American Airlines  poi schiantatosi contro il Pentagono.

Continua RadarOnline: “Canestraro, ex agente della Drug Enforcement Agencystatunitense, ha appreso da un informatore dell’FBI – nome in codice CS-23 – che Al Bayoumi si è incontrato segretamente con i due terroristi al ristorante ‘Middle Eastern Gourme’t di Culver City come parte di una ‘operazione diretta dalla CIA’ il 1° febbraio 2000”.

Non è finita qui: “Un altro agente dell’FBI ha detto a Canestraro che la CIA è decisa a tenere nascosti i file ‘operativi’ sul fallito tentativo di reclutamento, temendo un contraccolpo pubblico per aver permesso a due noti agenti di Al Qaeda di vagare liberamente negli Stati Uniti. Altri agenti dell’FBI hanno affermato che la CIA e i suoi capi all’FBI hanno cercato di sopprimere il legame tra la CIA e i due terroristi durante le indagini sulle attività di Al-Bayoumi dopo l’11 settembre, che ha causato 2977 morti al World Trade Center di New York e al Pentagono di Washington”.

 

Guarda caso la storia combacia perfettamente con le ricostruzioni effettuate dal grande magistrato, Ferdinando Imposimato, proprio sulla tragedia dell’11 settembre e di cui la ‘Voce’ ha scritto numerose volte.

Ricostruiamo quei fatti.

Nel 2011 Imposimato ricevè incarico dalla ‘Corte Penale Internazionale’ dell’Aja di redigere un dettagliato rapporto sull’attentato alle Torri Gemelle. Fu un lavoro investigativo lungo e minuzioso. Ne emerse uno scenario che più inquietante non si può: la CIA era perfettamente a conoscenza di tutti i movimenti del capo commando, Mohamed Atta, il quale fu “libero di vagare per gli Stati Uniti” per circa un anno, proprio come è successo per i “due noti agenti di Al Qaeda”, come riferisce Canestraro e riferisce RadarOnline.

Mohammed Atta

Ed infatti, Atta potè entrare in tutta libertà negli Usa, prendere lì addirittura il brevetto di volo, spostarsi di continuo da uno Stato all’altro, entrare e uscire dagli aeroporti senza alcun problema, incontrare persone, insomma far tutto ciò che gli serviva per organizzare gli attentati dell’11 settembre. Senza subir mai un controllo di alcun tipo, senza essere mai fermato per una eventuale identificazione: libero come un fringuello, quando la CIA era perfettamente a conoscenza della ‘caratura’ del personaggio.

A questo punto, possiamo dire, ‘Dovevano crollare le torri gemelle’, così come ‘Dove Morire’ Aldo Moro, secondo la magistrale ricostruzione di Imposimato e di un grande giornalista d’inchiesta, Sandro Provvisionato: i quali raccolsero, nel 2007, le clamorose rivelazioni di un agente della CIA, Steve Pieczenick, ‘inviato speciale’ per dirigere la ‘non liberazione’ di Moro, essendo entrato a far parte, per espresso volere del ministro degli Interni Francesco Cossiga, di quel ‘Comitato di Crisi’ creato   ad hoc per liberare (sic) Moro e composto per dieci undicesimi da  piduisti doc!

Torniamo al dossier Imposimato che inchiodava la CIA alle sue pesantissime responsabilità. Lo inviò alla Corte penale dell’Aja: la quale ovviamente, vista la gravità dei contenuti e la schiacciante documentazione a supporto prodotta da Ferdinando, insabbiò tutto, of course.

E oggi ne comprendiamo fino in fondo la ratio: vedendo quanto sta combinando con la folle richiesta d’arresto di Vladimir Putin per il ratto dei bimbi ucraini! Una Corte del tutto inutile. Anzi peggio: dannosa, insabbiatrice e taroccata.

Ma c‘è un altro elemento che la dice lunga sul coinvolgimento dei più alti vertici Usa nei fatti dell’11 settembre.

La ‘Voce’, infatti, una ventina d’anni fa pubblicò un’intervista esclusiva all’avvocato Carlo Taormina che ci raccontò una storia davvero incredibile. All’epoca il legale patrocinava Loredana Bertè, in quegli anni compagna del famoso tennista svedese Bjorn Borg. Vista la grande passione di casa Bush (padre e figlio) per le racchette, invitarono nella loro fattoria il tandem Borg-Bertè.

Ma c’era un’altra guest star, quel giorno, a pranzo. E sapete chi era mai? Osama bin Laden, che in quei tempi era molto legato ai Bush. Incredibile ma vero.

Del resto, un cugino di Osama, finanziere di professione, era tra gli azionisti della banca d’affari Carlyle: di cui erano soci anche i Bush. E si racconta che proprio la mattina di quel tragico (per gli americani, certo non per la Casa Bianca) 11 settembre, fosse fissata una riunione del cda di Carlyle. E dalla grande terrazza, pochi minuti prima delle 9, George Bush senior potè assistere allo ‘spettacolo’ dell’esplosione delle Twin Towers: proprio in compagnia del cugino di Osama. Il massimo.

 

LINK VOCE

11 SETTEMBRE / LE VERITA’ MAI RIVELATE SULLE TORRI GEMELLE

 

11 SETTEMBRE / CIA, FBI & CASA BIANCA, (STATI) UNITI NEL TERRORE

 

11 SETTEMBRE / TUTTE LE VERITA’ MAI RACCONTATE, MANDANTI MADE IN USA

 

TORRI GEMELLE / BIN LADEN E MOHAMED ATTA UNITI NELLA LOTTA PER LA CIA

 

 

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