CINA / ECCO L’INIZIATIVA PER ‘PACE E SICUREZZA GLOBALI’  

Ad un anno esatto dall’inizio del conflitto in Ucraina, Cina a tutto campo per fare in modo che le armi finalmente tacciano, l’Occidente intero smetta ad equipaggiare Kiev per sconfiggere Mosca, e si possa aprire la strada diplomatica del dialogo, della trattativa.

Il G7 di Monaco

Un percorso difficilissimo, visto il clima più che guerrafondaio respirato nel corso del fresco G7 tenuto a Monaco, dove nessuna nazione, nessun Paese dell’Occidente e del blocco NATO ha mai pronunciato una sola volta la parola pace, proponendo unicamente una sempre più massiccia escalation nelle forniture militari a Kiev: la strada che porta direttamente vero la Terza Guerra Mondiale, come aveva profeticamente previsto il grande Giulietto Chiesa nel 2017, parlando proprio di ‘Ucraina’ come detonatore per il Terzo conflitto.

Tutti, a Monaco, hanno inneggiato all’Eroe Volodymyr Zelensky, il guitto-presidente dell’Ucraina, il burattino utilizzato da Joe Biden e da una Casa Bianca sempre più dipendente dai voleri del ‘Dipartimento di Stato’ guidato dai super falchi Tony Blinken e Victoria Nuland.

 

WANG YI, A MONACO SOLO CONTRO TUTTI

L’unico a pronunciare la parola ‘pace’, al G7 di Monaco, è stato il ministro degli Esteri cinese Wang Yi, il quale ha avuto il coraggio, davanti ad una platea tutta contraria, di parlare della necessità del ‘dialogo’, della cooperazione internazionale, di un nuovo ruolo delle Nazioni Unite, ormai da tempo ‘desaparecide’ dalla scena politica internazionale.

Wang Yi

Wang Yi a Monaco ha parlato di un preciso piano cinese in fase di elaborazione, da presentare a tutti gli ‘attori’ in campo. Ne sta di certo parlando, in queste ore, a Mosca con il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov. Ieri lo stesso Wang si è incontrato con il segretario del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa, Nikolai Patrushev, e ha avuto modo di sottolineare che “le relazioni con Mosca sono solide come una roccia e resisteranno a qualsiasi prova della mutevole situazione internazionale”.

Rispedite con altro vigore al mittente – gli Stati Uniti – le accuse di aver deciso di fornire armi alla Russia. Un atteggiamento, come si vede, ben diverso da quello di Usa & NATO, capaci solo di parlare il linguaggio militare, delle armi, del sangue, dell’annientamento del nemico (ora la Russia, subito dopo la Cina).

Proprio per cercare di fermare questa ormai inarrestabile escalation – e proprio come afferma quasi quotidianamente, altra    ‘vox clamans in deserto’, Papa Bergoglio – bisogna aprirsi al dialogo, alle trattative, far finalmente entrare in gioco la diplomazia, fino ad oggi rimasta a guardare, zitta e muta.

Per questi motivi acquista oggi una fondamentale importanza la ‘Global Security Initiative’ che la Cina sta lanciando: perché, partendo dall’Ucraina, si possa arrivare a un progetto globale, di maggior respiro, su scala mondiale, per assicurare ‘pace nella sicurezza’ di tutti, basandosi sull’intangibilità della sovranità delle nazioni e sul rispetto del diritto internazionale.

Sergej Lavrov

Di seguito riportiamo alcuni passaggi salienti della prima bozza del piano, ossia della ‘Global Security Initiative’, così come riportata da ‘Global Times’, l’organo d’informazione più vicino al Partito Comunista Cinese.

 

 

E poi vi proponiamo la lettura di un interessante pezzo pubblicato dal solito, informatissimo, ‘Piccole Note’ titolato “Biden e Putin: la disfida dialettica e la Terza guerra mondiale”. Nonché l’analisi elaborata da ‘Contropiano’, intitolata “La Cina ha reso pubblico il suo progetto sulla pace e la sicurezza globale”.

 

ECCOCI AL ‘GLOBAL SECURITY INITIATIVE’

Partiamo quindi con ‘Global Times’.

Che così esordisce: “Martedì la Cina ha pubblicato un documento concettuale della Global Security Initiative (GSI), elaborando completamente un concetto di sicurezza comune, globale, cooperativo e sostenibile e fornendo la saggezza della Cina nell’affrontare i crescenti rischi e le sfide nelle aree di sicurezza tradizionali e non tradizionali. Diplomatici ed esperti cinesi hanno salutato il rilascio del documento come tempestivo, necessario e mirato, affermando che fornisce un piano dettagliato per affrontare in modo efficace le questioni dei punti caldi globali e regionali. In particolare chiarendo ulteriormente la posizione di promozione della pace della Cina sulla crisi ucraina”.

Mentre il mondo si avvicina al primo anniversario della crisi ucraina questa settimana, gli Stati Uniti e alcuni paesi occidentali hanno continuato ad alimentare il fuoco e a intensificare la tensione inviando più armi in Ucraina e compiendo gesti politici come la visita a sorpresa del presidente Joe Biden a Kiev”.

Zelensky

La Cina è profondamente preoccupata per l’escalation del conflitto e per la possibilità che la situazione sfugga al controllo. La Cina continuerà a promuovere i colloqui di pace, fornirà la saggezza cinese per una soluzione globale della questione ucraina e lavorerà con la comunità internazionale per promuovere il dialogo e la consultazione per affrontare le preoccupazioni di tutte le parti, per cercare la sicurezza comune”.

“Occorre smettere immediatamente di gettare benzina sul fuoco, smettere di incolpare la Cina e smettere di provocare la situazione usando riferimenti come ‘Ucraina oggi, Taiwan domani’”.

Nei prossimi giorni la Cina presenterà anche un documento più completo e autorevole in termini di soluzione politica della questione ucraina, che includa alcune idee di base come il rispetto dell’integrità territoriale e della sovranità, il rispetto della Carta delle Nazioni Unite e la risoluzione delle controversie con mezzi pacifici”.

La sicurezza di un Paese non può essere costruita sulla non sicurezza di un altro Paese. Tutte le preoccupazioni dei paesi interessati dovrebbero essere rispettate. Quelle idee di base sono state incluse nel documento, che dovrebbe svolgere un ruolo di primo piano nel prevenire un’ulteriore escalation e nel cercare soluzioni pacifiche”.

“Alcuni esperti cinesi ritengono che la Cina mantenga la posizione più obiettiva e neutrale sul conflitto Russia-Ucraina, poichè sta assumendo un atteggiamento molto equo nei confronti di entrambe le parti. Al contrario, gli Stati Uniti – parte della causa principale del conflitto – hanno sollevato dubbi sulla posizione della Cina mentre Washington la vede come dai propri interessi e dalla propria prospettiva”.

Secondo i concetti e le idee del GSI, quando si tratta della crisi ucraina, la futura sicurezza dell’Europa non può escludere la Russia. Poiché ora alcune forze, come gli Stati Uniti, sperano di abbattere la Russia ed escludere il Paese dall’Europa in termini di sicurezza ed energia, ciò non è realistico”.

“In termini di meccanismi di cooperazione, il documento sostiene le piattaforme multilaterali: ad esempio, per stabilire un nuovo quadro di sicurezza in Medio Oriente, sostiene la Lega degli Stati arabi e altre organizzazioni regionali nel svolgere un ruolo costruttivo, risolvendo i conflitti regionali, combattendo terrorismo e tutelando la sicurezza marittima, sostiene gli sforzi dei Paesi africani, dell’UA e delle organizzazioni subregionali”.

Siamo fermamente contrari all’egemonia e alla politica di potere in tutte le sue forme, alla mentalità della Guerra Fredda e al confronto di blocco”.

E infine: “Sullo sfondo della rivalità USA-Cina, la visione di sicurezza proposta dalla Cina prende chiaramente di mira il confronto di blocco guidato dagli Stati Uniti che desidera espandere la NATO, anche nell’Asia e nel Pacifico, che crea solo nemici o ristruttura le catene di approvvigionamento in nome della sicurezza. Al contrario, la Cina sta portando avanti un nuovo tipo di relazioni internazionali che siano inclusive ed equilibrate, affrontando insieme le sfide e raggiungendo la sicurezza per tutti”.

 

A seguire, quindi, i link dei pezzi già segnalati. In sequenza, il documento GSIdel ‘Global Times’; e gli articoli di ‘Piccole Note’ e di ‘Contropiano’.

 

LEGGI

CINA  /  DIPLOMAZIA

La Cina pubblica il documento concettuale della Global Security Initiative, un progetto “tempestivo, necessario e mirato” per affrontare i problemi degli hotspot

 

Chen Qingqing è co-direttore del Global Times China desk. Si occupa di diplomazia, affari di Hong Kong e aziende tecnologiche cinesi.

Chen Qingqing

 

Martedì la Cina ha pubblicato un documento concettuale della Global Security Initiative (GSI), elaborando completamente un concetto di sicurezza comune, globale, cooperativo e sostenibile e fornendo la saggezza della Cina nell’affrontare i crescenti rischi e le sfide nelle aree di sicurezza tradizionali e non tradizionali. Diplomatici ed esperti cinesi hanno salutato il rilascio del documento come tempestivo, necessario e mirato, affermando che fornisce un piano dettagliato per affrontare in modo efficace le questioni dei punti caldi globali e regionali, in particolare chiarendo ulteriormente la posizione di promozione della pace della Cina sulla crisi ucraina.

In un forum tenutosi martedì mattina presso il ministero degli Esteri cinese, il ministro degli Esteri cinese Qin Gang ha svelato il concept paper e ha detto al pubblico che il documento sottolinea le responsabilità e la determinazione della Cina nel salvaguardare la pace nel mondo. “‘Di che tipo di concetto di sicurezza ha bisogno il mondo e in che modo i paesi raggiungono la sicurezza comune?’ è diventato un argomento dei nostri giorni”, ha detto Qin.

Il presidente cinese Xi Jinping ha presentato il GSI alla cerimonia di apertura della conferenza annuale 2022 del Forum Boao per l’Asia tenutasi nella provincia di Hainan nell’aprile 2022 . Il concetto è ora accolto e sostenuto da più di 80 paesi e regioni, ha affermato il ministro degli Esteri cinese.

Martedì hanno partecipato al forum ambasciatori, diplomatici e rappresentanti di 137 paesi e organizzazioni internazionali. Alcuni diplomatici hanno dichiarato al Global Times durante l’evento di aver accolto con favore l’iniziativa di sicurezza proposta dalla Cina, affermando che sarebbe importante risolvere le controversie attraverso il dialogo piuttosto che il confronto di blocco o l’egemonia.

Durante il suo discorso, Qin ha osservato che lo sviluppo della Cina è impossibile senza un ambiente internazionale sicuro. Allo stesso modo, senza la sicurezza della Cina, non ci sarà sicurezza globale.

“Il presidente Xi ha proposto per la prima volta una nuova visione della sicurezza, che va oltre le tradizionali idee di sicurezza e la politica di potere in Occidente”, ha detto Xu Bu, presidente del China Institute of International Studies e segretario generale del Xi Jinping Thought on Diplomacy Studies Center. ha detto martedì al Global Times.

Trascende la pratica a lungo termine dei paesi occidentali di costruire la propria sicurezza mettendo a repentaglio la sicurezza di altri paesi. Quando i tempi sono così turbolenti, “abbiamo bisogno di una visione corretta come guida”, ha detto Xu.

Mentre il mondo si avvicina al primo anniversario della crisi ucraina questa settimana, gli Stati Uniti e alcuni paesi occidentali hanno continuato ad alimentare il fuoco e a intensificare la tensione inviando più armi in Ucraina e compiendo gesti politici come la visita a sorpresa di Lunedì il presidente degli Stati Uniti Joe Biden a Kiev.

“La Cina è profondamente preoccupata per l’escalation del conflitto e per la possibilità che la situazione sfugga al controllo”, ha detto Qin, commentando la crisi ucraina durante il forum. La Cina continuerà a promuovere i colloqui di pace, fornirà la saggezza cinese per una soluzione globale alla questione ucraina e lavorerà con la comunità internazionale per promuovere il dialogo e la consultazione per affrontare le preoccupazioni di tutte le parti per cercare la sicurezza comune, ha affermato.

Il ministro degli Esteri cinese ha esortato i paesi interessati a smettere immediatamente di gettare benzina sul fuoco, smettere di incolpare la Cina e smettere di provocare la situazione usando riferimenti come “Ucraina oggi, Taiwan domani”.

Progetto chiaro

Alcuni media occidentali, citando esperti, hanno affermato che il concept paper “ha continuato l’ambiguità di Pechino sulla crisi ucraina”, suggerendo che sembra essere in gran parte un esercizio di messaggistica strategica piuttosto che una strategia completamente ponderata.

“In effetti, abbiamo una posizione molto chiara sulla questione ucraina. Questo documento indica alcune idee di base per risolvere la crisi in modo molto più chiaro”, ha dichiarato al Global Times Fu Cong, capo della missione cinese presso l’UE. Martedì un’intervista esclusiva.

Nei prossimi giorni la Cina presenterà anche un documento di posizione più completo e autorevole in termini di soluzione politica della questione ucraina che includa alcune idee di base come il rispetto dell’integrità territoriale e della sovranità, il rispetto della Carta delle Nazioni Unite e la risoluzione delle controversie con mezzi pacifici, Fu ha detto.

“La sicurezza di un paese non può essere costruita sulla non sicurezza di un altro paese. Tutte le preoccupazioni di sicurezza dei paesi interessati dovrebbero essere rispettate… quelle idee di base sono state incluse nel documento, che dovrebbe svolgere un ruolo di primo piano nel prevenire un’ulteriore escalation e nel cercare soluzioni pacifiche”, ha detto l’inviato cinese.

Il documento concettuale fornisce un percorso importante per implementare ulteriormente il GSI in 20 aree di cooperazione chiave e sei piattaforme di cooperazione, che potrebbero essere misure attuabili, ha dichiarato martedì al Global Times Wang Dong, esperto di relazioni Cina-USA presso l’Università di Pechino.

“Sebbene Qin non abbia menzionato gli Stati Uniti per nome nel discorso, ha esortato gli Stati Uniti a non alimentare il conflitto, a smettere di interferire negli affari interni della Cina e a smettere di confrontare la crisi ucraina con la questione di Taiwan, alla quale siamo fermamente contrari”. Wang dell’Università di Pechino ha detto, osservando che la posizione della Cina è sempre chiara in quanto si schiera sempre dalla parte della pace, della riduzione dell’escalation e dell’avanzamento dei colloqui di pace.

“Il documento è stato presentato per elaborare pienamente la nostra posizione, ovvero sostenere un multilateralismo incentrato sulle Nazioni Unite quando alcuni paesi occidentali continuano ad incolparci di essere filo-russi”, ha affermato Wang Yiwei, direttore dell’Istituto per gli affari internazionali della Renmin University di Cina, ha detto martedì al Global Times.

Alcuni esperti cinesi ritengono che la Cina mantenga la posizione più obiettiva e neutrale sul conflitto Russia-Ucraina poiché sta assumendo un atteggiamento molto equo nei confronti di entrambe le parti. Al contrario, gli Stati Uniti – parte della causa principale del conflitto – hanno sollevato dubbi sulla posizione della Cina mentre Washington la vede dai propri interessi e dalla propria prospettiva.

“Secondo i concetti e le idee del GSI, quando si tratta della crisi ucraina, la futura sicurezza dell’Europa non può escludere la Russia”, ha detto Wang. Poiché ora alcune forze come gli Stati Uniti sperano di abbattere la Russia ed escludere il paese dall’Europa in termini di sicurezza ed energia, ciò non è realistico, ha osservato Wang Yiwei.

Nuovo tipo di relazioni estere

Durante il forum, il ministro degli Esteri cinese ha sottolineato che la sicurezza è un diritto di tutti i Paesi del mondo, che non è detenuto esclusivamente da alcuni Paesi né deve essere deciso da alcuni Paesi. “Diamo il benvenuto a qualsiasi paese che voglia unirsi al GSI e sostenere la pace e lo sviluppo nel mondo”, ha detto Qin.

Il documento evidenzia l’interazione positiva tra i principali paesi e le responsabilità speciali che un grande paese deve assumersi per salvaguardare la pace globale. La sicurezza e lo sviluppo sono complementari alla costruzione di un nuovo tipo di relazioni internazionali, che è sottolineato nelle idee proposte dalla Cina, hanno affermato gli esperti cinesi.

In termini di meccanismi di cooperazione, il documento sostiene le piattaforme multilaterali, ad esempio, per stabilire un nuovo quadro di sicurezza in Medio Oriente, sostiene la Lega degli Stati arabi e altre organizzazioni regionali nel svolgere un ruolo costruttivo, risolvendo i conflitti regionali, combattendo terrorismo e tutela della sicurezza marittima, sostiene gli sforzi dei Paesi africani, dell’UA e delle organizzazioni subregionali.

“Siamo fermamente contrari all’egemonia e alla politica di potere in tutte le sue forme, alla mentalità della Guerra Fredda e al confronto di blocco”, ha detto Qin al forum.

Alcuni media occidentali hanno anche sottolineato che sebbene il documento GSI menzionasse alcuni meccanismi multilaterali, non menzionava organizzazioni come la NATO.

Sullo sfondo della rivalità USA-Cina, la visione di sicurezza proposta dalla Cina prende chiaramente di mira il confronto di blocco guidato dagli Stati Uniti che desidera espandere la NATO, anche nell’Asia del Pacifico, che crea solo nemici o ristruttura le catene di approvvigionamento in nome della sicurezza, creando più confronto, ha osservato Wang. “Al contrario, la Cina sta portando avanti un nuovo tipo di relazioni internazionali che siano inclusive ed equilibrate, affrontando insieme le sfide e raggiungendo la sicurezza per tutti”.

 

LINK

 

  

Biden e Putin: la disfida dialettica e la Terza guerra mondiale

 

 

La Cina ha reso pubblico il suo progetto sulla pace e la sicurezza globale

 


Scopri di più da La voce Delle Voci

Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.

Lascia un commento