GRAN FINALE A ‘SANSCEMO’ / VINCE IL DUO VIOLA-BASSETTI

Al gran finale della kermesse socio-canor-politica che ha tenuti incollati al video in media 10 milioni di connazionali ogni sera, assetati d’ogni sapere, bramosi di cultura che più spiccia non si può, sorge spontaneo un domandone: come mai mister Amadeus Barnum non ha invitato neanche un Virologo, una di quelle Virostar che fino ad oggi sono andate per la maggiore?

Un’ideona ancor più gustosa: tra i più gettonati sono i tandem, i duetti tra la vecchia star e il giovin cantante, oppure tra due   antiche glorie che ci fanno tornare ai magici ’60 o  ’70 in musica.

Antonella Viola

E allora, perché non invitare la fascinosa immunologa padovana con la r così sensual, al secolo Antonella Viola? Forse perché s’è stracciata le vesti contro il vino, perché secondo il suo illustre parere un sol bicchiere al giorno fa venire il cancro? E ha   precisato: le donne hanno il 27 per cento di probabilità in più di beccarselo se bevono anche solo un calice al dì.

Ecco, Sanscemo sarebbe stata la location ideale per una singolar, magnifica tenzone col l’infettivologo Matteo Bassetti da Genova, che ha sbeffeggiato via twitter lady Viola proprio sorseggiando un calice di rosso.

Non sarebbe stato stupendo, imperdibile, tale da far impennare ancor più la già stratosferica audience, la disfida tra la Viola e il Bassetti, un fiore in bocca lei (che è già un fior di nome), in un tango mozzafiato col ricercator pelato e ricercato?

Certo, Milly Carlucci avrebbe subito preso appunti sul suo taccuino e li avrebbe stra-prenotati per il suo prossimo ‘Ballando con le stelle’, che avrebbero vinto (anzi, vinceranno) a mani basse.

Ma non è finita qui. Perché il Bassetti ci teneva tanto per un invito a Sanscemo, incollato al telefonino da inizio gennaio h24 non per chiamate d’urgenza dal reparto del suo San Martino di Genova, ma per una convocazione dall’Ariston: ebbene, lui, il Vate di tutti i Vaccini, bipolare al punto giusto perché una settimana getta ettolitri d’acqua sul fuoco e dice che tutta la paura per il Covid è morta e sepolta, quella dopo è l’opposto e semina terrore, poteva finalmente chiarire il mistero e di fronte all’Italia inginocchiata in attesa del Verbo emettere l’ardua sentenza.

Matteo Bassetti

Forse, però, i vertici RAI, una volta tanto hanno dato una sbirciatina su internet e letto le ultime esternazioni griffate Bassetti e sono saltati sulle loro poltrone: non l’hanno fatto per le cento cavolate combinate in occasione di Sanscemo, era arrivata l’occasione.

Bene, cosa ha detto il Vate di tutti i Vaccini nelle sue freschissime  uscite? Che praticamente siamo ridotti all’Egitto di Mosè, alle prese con le sue celebri piaghe, le quali a questo punto paiono solo delle punturine di spillo.

“Una pandemia ancora più mortale potrebbe essere presto tra noi”, vaticina il Profeta.

Ci fa subito piombare in un’atmosfera degna dell’Edgar Allan Poe più in forma, quello di ‘The Red Masque’, la celebre ‘Maschera Rossa’, uno dei suoi racconti più riusciti.

Ma di quale morbo parlerà mai Vate Bassetti? Poche ma chiare parole che non lasciano scampo: “Ha raramente infettato gli umani ma se accade 1 su 2 muore”. Figurarsi il fuggi fuggi dall’Ariston, come nella mitica scena del ‘Blog’che fa scappare a gambe levate il pubblico dal cinema.

Fornisce qualche ragguaglio in più, il Luminare genovese: “Sicuramente il virus H5N1, che poi causa l’influenza aviaria, ha raramente infettato gli umani. Tuttavia quando è successo la malattia ha avuto il 56 per cento di mortalità, ovvero un contagiato su due muore”.

I pochi prodi rimasti ancora in piedi all’Ariston svengono di botto.

Quelli che riaprono un occhio dopo qualche secondo lo richiudono appena odono il Profeta annunciare che “sono malattie che prima o poi arrivano all’uomo”.

I seguenti dettagli clinici si perdono nel vuoto spettrale dell’Ariston: “Credo che pensare che possa arrivare non è sbagliato. Non dobbiamo aspettare, ma investire in due cose – Tuona il Maestro – : i vaccini attivi contro H5N1, già approvati dalla Food and Drug  Administration e lavorare per essere pronti a produrne in grande quantità, perché non possiamo aspettare sei mesi per una produzione su larga scala”.

E il vaticinio finale: “L’obiettivo ultimo è quello di arrivare a un vaccino universale per H5N1, H3N2, H1N1 e anche Sars-Cov-2”.

Il cocktail è servito.

E’ la ricetta tanto cara e da tanto tempo al miliardario filantropo Bill Gates (a proposito, non hanno pensato le Menti RAI a un videomessaggio con Super Bill?), il quale – guarda caso – con i suoi amici più cari e collaboratori più stretti profetizza un mondo a popolazione dimezzata, da 8 a 4 miliardi. Quel 1 morto su 2 di calcolo bassettiano.

Gran finale. Arriva la Viola piroettante, due calici di Brunello rosso tra le mani, e brindano insieme, un braccio avvolto nell’altro. Eravamo su ‘Scherzi a parte’, sussurrano e poi urlano all’unisono. L’Ariston, d’incanto, torna in un baleno più gremito che pria.

Ma d’improvviso cominciano a roteare, nell’alta volta della sfarzosa sala, agili pipistrelli.

Ricordate i ‘raven’ tanto cari al magico Poe?

Prima della ‘fine’, è l’audience più alta mai raggiunta da Mamma RAI. L’ultimo cin cin.


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