PIER PAOLO PASOLINI / UNA PETIZIONE ON LINE PER RIAPRIRE IL CASO

Una petizione on line perché venga riaperto il caso Pasolini.

A lanciarla è il legale della famiglia, Stefano Maccioni, che motiva   la richiesta di far finalmente sulla morte del grande regista-scrittore con una serie di novità sul giallo, ed in particolare per quanto venuto fuori dai lavori della Commissione parlamentare antimafia a fine anno.

Nel corso della verbalizzazione davanti alla Commissione, infatti, Maurizio Abbatino, in passato legato alla ‘Banda della Magliana’ ha riferito di un fatto da non poco, perché ha dichiarato di aver ricevuto ordine di “effettuare il furto delle pizze del film Salò e le 120 giornate di Sodoma”, realmente sparite.

L’avvocato Stefano Maccioni

“Per questo motivo – commenta Maccioni – ci appelliamo affinchè, a 47 anni dall’omicidio Pasolini, la Magistratura disponga la riapertura delle indagini per arrivare alla verità. Vogliamo sapere come, perché e da chi Pier Paolo è stato ucciso. Una risposta che pretende ogni cittadino, che sosterrà la nostra battaglia firmando questa nuova petizione. Una volta raccolte le firme necessarie, presenterò una istanza il prossimo 5 marzo, a 101 anni esatti dalla nascita del grande intellettuale”.

Già nel 2009 l’avvocato Maccioni presentò un’istanza per riaprire il caso, dal momento che erano emersi dei nuovi, fondamentali elementi. Attraverso la preziosa collaborazione di una biologa forense, infatti, vennero raccolte tracce (attraverso la prova del DNA) di almeno un’altra ‘presenza’ sulla scena del crimine, all’idroscalo di Ostia. Motivo per cui, è ovvio, il presunto killer, Pino Pelosi (nel frattempo è deceduto) non era certo da solo. E tutto ciò avvalorava (e avvalora) la pista dell’agguato ben organizzato per ammazzare Pier Paolo (altro che motivo sessuali!), un agguato con ogni probabilità eseguito da uomini della Banda della Magliana ma su precisi ordini. E a questo punto era (ed è) basilare individuare i mandanti, sempre rimasti a volto coperto.

La pista che ha sempre indicato la ‘Voce’ era quella – per sintetizzare – di ‘Petrolio’, l’ultimo grande libro scritto da Pasolini che cercava – come un vero giornalista d’inchiesta – di far luce su alcuni ‘misteri’ d’Italia: come la tragica e mai spiegata morte dell’allora presidente dell’ENI, Enrico Mattei, un grande precursore sul fronte dell’indipendenza italiana sul fronte energetico, in quel caso dalle famigerate 7 sorelle che dettavano legge & prezzi per quanto concerneva il petrolio.

E, guarda caso, un intero capitolo all’interno delle bozze di ‘Petrolio’, titolato ‘Lampi sull’ENI’, venne strappato e se ne sono totalmente perdute le tracce.

E Pasolini era entrato in contatto con il giornalista siciliano  Mauro De Mauro, poi – guarda caso – eliminato dalla mafia. E De Mauro aveva a lungo indagato sulla morte di Mattei, anche perché collaborava alla sceneggiatura del film ‘Il Caso Mattei’ firmato dal grande Francesco Rosi.

Di seguito pubblichiamo il link che vi porterà ad una lunga intervista rilasciata dall’avvocato Stefano Maccioni all’Antidiplomatico, solo qualche giorno prima dell’avvio della petizione on-line.

E poi altri link attraverso cui poter leggere alcune inchieste sul giallo-Pasolini, uno dei Misteri d’Italia più inquietanti e bollenti.

 

LINK

 

Morte Pasolini, Avvocato Maccioni: “Indagare su movente dell’omicidio

 

 

 

LINK VOCE

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