STATI UNITI / 15 MILIONI DI CITTADINI SENZA COPERTURA SANITARIA. MA ARMI A KIEV  

C’era una volta l’America del welfare, del diritto alla salute per tutti i cittadini, ricordate l’Obamacare?

Da allora un vero e proprio precipizio, con le assicurazioni private mangiatutto. Il Covid ha dato la sua spinta finale e ora gli States sono al colosso. O meglio sono costretti a passare le pene dell’inferno quegli americani, sempre più numerosi, milioni e milioni, che non avranno più il becco di un aiuto pubblico per curarsi.

Tutti presi, da quasi un anno, a spendere montagne da miliardi di dollari per armare fino ai denti l’Ucraina, i vertici dell’amministrazione hanno totalmente dimenticato, anzi mandato affanculo, chi ha bisogno di farmaci e cure e non ha più i mezzi per comprarli, mentre il sistema sanitario pubblico sta esplodendo. Ma chissenefrega: perché il vero obiettivo è esportare ‘libertà’ e ‘democrazia’ a botte di bombe, missili, tank, come è successo in tutte le ultime guerre degli Usa e, soprattutto, con le gigantesche forniture militari che stanno arricchendo in modo esponenziale l’industria delle armi, che sta facendo registrare profitti stratosferici (come del resto le star Big Pharma grazie ai vaccini).

Ma i nodi, ora stanno venendo al pettine. E c’è una dead line ormai alle porte, vicinissima.

 

Ecco la previsione (ma è molto più di una previsione, si può ormai dare per una certezza) catastrofica: a partire dall’11 gennaio oltre 15 milioni di americani cominceranno a perdere la copertura sanitaria. E’ la dead line fissata dall’amministrazione Biden, anche se per un paio di mesi il colossale esercito di ‘senza copertura’ potrà contare di una generosa proroga, un gentile preavviso, come si fa ad esempio per gli sfratti.

Scrive il reporter americano Tyler Durden circa il perchè di questo tsunami: “Il motivo è che dopo anni di emergenza sanitaria pubblica Covid 19, lo scudo di copertura continua offerto da Medicaid e dal Children’s Health Insurance Program (CHIP)  terminerà. Una volta scaduto lo stato di emergenza, si applicheranno i normali requisiti e restrizioni di reddito. Ciò squalificherà milioni di persone che hanno beneficiato della legislazione del Congresso approvata nel 2020 che impedisce la cancellazione per la durante della pandemia”.

E usa toni non poco apocalittici: “Gli amministratori dell’assistenza sanitaria si stanno già preparando per le ricadute, mentre la fine incombe. Una valanga di nuovi americani non assicurati cadrà ancora nel sistema sanitario nazionale. Secondo un’analisi dell’Ufficio del sottosegretario per la valutazione della pianificazione, una volta terminata l’emergenza sanitaria, si stima che oltre 15 milioni di adulti e bambini non saranno iscritti. All’interno di quel gruppo, 8,2 milioni di persone non potranno più beneficiare di Medicaid. Altri 5,3 milioni di bambini non si qualificheranno per il CHIP”.

Continua l’impietosa diagnosi: “Appena un terzo di quelli in fila per essere espulsi nel mercato assicurativo, si qualificheranno per crediti d’imposta o altri programmi. Ciò lascerà milioni nel limbo, cercando di trovare un’assicurazione a prezzi accessibili.  Operazione praticamente impossibile. Con un volume così elevato di nuovi pazienti non assicurati, alcuni analisti prevedono aumenti alle stelle per le visite, soprattutto al pronto soccorso.

Drammatica sarà la situazione dei disagiati, degli anziani e delle patologie mentali. Secondo non pochi esperti, tutto ciò contribuirà alla vertiginosa crisi della salute mentale degli americani, che attualmente colpisce più di 50 milioni di persone”.

Sottolinea Amanda Jonesia, una professionista senior che ha lavorato per 14 anni con i programmi sanitari governativi: “Ne parliamo molto al lavoro. Dal punto di vista umano, non si tratta solo di CHIP e Medicaid, ma anche di piani di disabilità. Questo è ciò di cui siamo più preoccupati, disabilità e anziani. Non sarà certo semplice, anzi sarà praticamente impossibile, tornare ai nostri programmi una volta scaduto lo stato di emergenza. Perché per molti che utilizzano piani sovvenzionati, altre coperture sono semplicemente troppo costose, impossibili da sostenere. Coloro che non si qualificano per piani di assistenza alternativi e convenienti, con tutta probabilità rimarranno senza, del tutto scoperti”.

Da vero Far West. Ricordate un mitico film di tanti anni fa, “Non si uccidono così anche i cavalli?”. La stessa, identica logica. Solo che di parlava di equini, non di bimbi o disabili; e nonostante i tanti anni passati è addirittura diminuita – invece di crescere –  l’attenzione politica e anche un minimo di sensibilità sul fronte della difesa dei più ‘indifesi’.

Continua Tyler Durden. “Uno studio del 2022 ha mostrato l’incredibile cifra di 112 milioni di adulti statunitensi che lottano  per permettersi un’assicurazione medica. Nello stesso rapporto, il 93 per cento ha affermato di ritenere che i vantaggi non valgano un prezzo tanto elevato. L’altra parte del problema sono le forti lacune per le coperture. Anche brevi interruzioni della copertura possono creare un collo di bottiglia a livello amministrativo per molti medici e specialisti”.

 

Rupa Mary

Un altro vibrante sos arriva dalla ricercatrice e scrittrice Rupa Mary, autrice nel 2022 di un best seller (lo ha firmato con Rau Patel) e intitolato “Infiammazione. Medicina, conflitto e diseguaglianze”. In cui, oltre a percorrere itinerari alternativi rispetto a quelli della medicina ufficiale, stila una spietata diagnosi del sistema americano per la salute pubblica.

Oggi denuncia: “E’ soltanto medicina per ricchi, ormai. Chi non ha i mezzi resta da solo, senza lo straccio di un aiuto. E le cose – se non verranno presi i provvedimenti necessari e nel più breve tempo possibile – peggioreranno in modo drammatico in questo 2023”.

E’ proprio questo uno dei motivi che spingono non pochi osservatori a prevedere fortissime tensioni sociali negli Usa, nel giro di pochi mesi. Proteste di massa, scontri, forse guerriglia urbana: con ogni probabilità per questo alcune città, come San Francisco, si stanno attrezzando con decine e decine di ‘robot killer’?

Ma se le cose prendono una certa piega, basteranno le polizie locali ad arginare il possibile tsunami? Oppure Biden, il sempre più democratico ‘Sleepy Joe’, dovrà inviare l’esercito? E intanto, con l’altra mano, continua ad inviare armi sempre più sofisticate a Kiev per ‘vincere la guerra’, seguendo le volontà del presidente guitto Volodymyr Zelensky, sempre più in versione ‘dottor Stranamore’.

 


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