Clamorose e drammatiche dichiarazioni di uno dei più celebri cestisti statunitensi sulle morti dopo le somministrazioni dei vaccini a RNA messaggero (quindi ‘Pifzer’ e ‘Moderna’) contenute in un podcast titolato ‘Sideline Sanity’ che sta scuotendo il mondo sportivo (e ovviamente non solo) negli Usa.
A rivelare cifre e dati da brividi è una leggenda del basket della NBA, John Stockton, che ha giocato per anni nel team ‘Utah Jazz’ di Salt Lake City.
In realtà aveva già alcuni mesi fa rilasciato un’intervista in cui parlava di 100-150 morti dopo la somministrazione dei vaccini, “atleti professionisti morti sul campo”.
Ora il numero, nel giro di poche settimane, è cresciuto a dismisura. “Il numero non è di centinaia, ma di molti molti di più, forse un migliaio”. In realtà dice ‘migliaia’ all’intervistatore del podcast, Michele Tafoya.
Ecco le sue parole: “Sono tornato indietro e ho guardato: ho nomi, immagini, volti, dove hanno giocato. Ora il numero è molto di più. Penso che ora siano migliaia”.
Stockman accusa senza mezzi termini le cause farmaceutiche, che hanno fatto profitti miliardari sulla salute di tutti i cittadini, e quindi anche degli atleti.
A proposito delle star di Big Pharma attacca: “E’ incredibile la protezione che hanno e, anche con quella, sono dei criminali seriali. Hanno ammazzato, anche in passato, sono state condannate e hanno pagato somme astronomiche per le frodi che hanno commesso, eppure non sembra che ciò sia noto”.
Stockman ha sostenuto con forza la battaglia di un collega cestista, Kyrie Irvingdei ‘Brooklyn Nets’, che si è rifiutato di aderire all’obbligo vaccinale imposto per i giocatori della NBA.
“Hai molti sostenitori, Kyrie – continua il campione – non tutti possono arrivare a te, e tu non puoi arrivare a tutti loro, ma c’è una maggioranza là fuori che è seduta lì a tifare per te. Non sono così audaci come lui. Sono orgoglioso di lui come individuo per aver preso quel tipo di rischio individuale ed essere così audace per ciò che si ritiene giusto”.
Come del resto ha fatto il numero uno del tennis mondiale, il serbo Nolan Djiokovic, che non si è mai piegato ai diktat delle autorità sportive e ha rifiutato il vaccino.
A seguire vi proponiamo la lettura di un pezzo tratto dal sito ‘Piccole note’ sulla altrettanto drammatica vicenda del giocatore di soccer, Damer Hamlin, colto da un grave malore durante una partita.
Usa: ansia per Damar Hamlin, collassato durante un match di football
Sta facendo il giro del mondo la notizia dell’incidente avvenuto nel corso di un match a Damar Hamlin (ritratto in foto), giocatore di football americano. L’atleta, che milita nei Buffalo Bills, si è sentito male mentre la sua squadra giocava contro i Bengals. Nonostante si tratti di un gioco alquanto violento, Hamlin non è rimasto vittima di uno scontro, ma ha avuto un arresto cardiaco, come riferisce anche il Washington Post.
Un lungo elenco di malori sospetti
Non avremmo dato risalto alla notizia, se non fosse per il fatto che da alcuni mesi circolano sul web notizie e video di atleti che improvvisamente collassano sul campo. Video e notizie inquietanti, anche perché si tratta, appunto, di atleti, non certo persone vulnerabili (non ad esempio al Covid-19, che incattivisce sui deboli). Persone, peraltro, le cui condizioni fisiche sono normalmente monitorate attentamente.
In calce a questa nota proponiamo un video della Npr che riferisce di questi strani malori. Tale fenomeno, mai riscontrato in precedenza con tanta puntualità, sta interpellando molti, dando vita ad accese battaglie. Infatti, da una parte tanti attribuiscono tali malori ai vaccini distribuiti per il Covid-19, suscitando le usuali reazioni dei difensori della Sicurezza di tali farmaci.
Se è possibile che le critiche ai vaccini siano dovute a un insano complottismo, come riportano tanti cacciatori di Fake News (qui un articolo a tema, il cui titolo recita: “Non ci sono prove che gli atleti collassano per problemi cardiaci a causa della vaccinazione contro il Covid-19”), limitarsi a questa sola smentita non aiuta certo a risolvere il problema.
Se, certo, c’è dello zelo apprezzabile in questa opera di rassicurazione, non rassicura affatto che tale zelo sia limitato solo a smentire le tesi opposte. In realtà, a cercare via web, nessuno sembra applicare altrettanto interesse nel tentare di capire cosa diavolo stia succedendo, nonostante il fatto che tale ricerca dovrebbe essere intrapresa con molta più urgenza rispetto alle smentite di cui sopra. Attendiamo, oltre alle smentite, le risposte del caso.
Scopri di più da La voce Delle Voci
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.