“Il miocarcinoma della tiroide papillare più piccolo al mondo: un diametro di 1,9 millimetri”.
E’ questo il tema di una ricerca elaborata dal virologo napoletano Giulio Tarro in collaborazione con il direttore del ‘Centro Diagnostico CMM’ di Cava de’ Tirreni (Divisione di Diagnostica per Immagini e Ultrasuoni Interventistica) Ersilio Trapanese.
Lo studio è stato appena pubblicato dal ‘British Journal of Healthcare and Medical Research’, costola del prestigioso ‘British Medical Journal’ che in questi ultimi due anni e mezzo ha pubblicato fondamentali inchieste sui temi della pandemia e stimolanti interventi del suo coeditore e direttore scientifico, Peter Doshi.
E’ la quarta ricerca che Tarro firma e pubblica nel giro di pochi mesi sul ‘British Journal’. Potete trovare le tre precedenti cliccando sui link in basso.
Allievo prediletto di Albert Sabin che scoprì il vaccino antipolio, in prima linea – dal ‘Cotugno’, il più importante ospedale per le malattie infettive nel Mezzogiorno – negli anni ’70 per fronteggiare il colera e poi il ‘male oscuro’ che uccise molti bimbi napoletani, Tarro ha pubblicato diversi libri in tema di vaccini.
Nel 2018 “10 cose da sapere sui vaccini” ossia quelli tradizionali: un volume che tutti i genitori dovrebbero leggere prima di far vaccinare i loro bimbi, perché Tarro sostiene i fondamentali principi di ‘cautela’ e ‘massima precauzione’ nell’uso dei sieri, come del resto ha fatto, per tutta la sua vita, Luc Montagnier, lo scienziato francese che ha scoperto il virus dell’HIV.
Davvero ‘profetico’, poi, ‘Covid 19 – Il virus della paura’, che ha anticipato di molto di quello che poi, purtroppo, è successo, soprattutto sulle carenze politiche e scientifiche nell’affrontare i primi tragici tempi della pandemia, 10 mesi trascorsi senza far ricorso alle cure e farmaci che pur esistevano in commercio (un esempio per tutti, l’idrossiclorochina), dovendo i cittadini obbedire solo al diktat governativo ‘Tachipirina e Vigile attesa’ che ha causato tanti (moltissimi ‘evitabili’) decessi.
Ed infine, il fresco di stampa ‘Covid 19 – La fine di un incubo’ dove oltre a ribadire quelle critiche, Tarro fa una proposta ‘rivoluzionaria’: ossia il ricorso ai ‘Test genetici’ per interpretare se il fisico della persona puo’ sopportare l’impatto dei vaccini (in particolare quelli a mRNA, come ‘Pfizer’ e ‘Moderna’) soprattutto a livello di sistema cardiocircolatorio. Test genetici che il governo dovrebbe imporre e rendere gratuiti, così come ha reso obbligatori i vaccini.
La proposta è tanto più attuale se teniamo conto delle cifre drammatiche ormai arrivano da tutto il mondo, soprattutto tra i giovani (tra i 19 e 39 anni) sul fronte degli effetti avversi, proprio a livello cardiovascolare (pericarditi, miocarditi, ictus, trombosi e infarti in sensibile aumento). Emblematici i dati resi noti, finalmente, dai ‘CDC’ (‘Centers for Deseases Control’) americani, dove sono documentati oltre 10 milioni di ‘effetti avversi’ (dai più lievi ai più gravi e letali).
Ma è arrivato il momento di proporvi la lettura, prima in italiano, poi nella versione originale in inglese, dello studio appena pubblicato dal ‘British Journal of Healthcare and Medical Research’.
Il microcarcinoma della tiroide papillare più piccolo al mondo:
un diametro di 1,9 millimetri
BMJ – vol. 9, n. 6 Data di pubblicazione: 25 dicembre 2022
- Giulio TarroPresidente della Fondazione T. & L. De Beaumont Bonelli per la Ricerca sul Cancro – Napoli, Italia
- Ersilio TrapaneseDirettore della Divisione di Diagnostica per Immagini e Ultrasuoni Interventistica – Centro Diagnostico CMM – Cava de’ Tirreni, Italia Membro del Consiglio di Amministrazione Fondazione T. & L. De Beaumont Bonelli per la Ricerca sul Cancro – Napoli, Italia
abstract
Questo studio ha esaminato l’utilità dell’ecografia, dell’imaging microvascolare e del FNAC per il microcarcinoma papillare della tiroide (PTMC). Segnaliamo un caso di un uomo caucasico di 30 anni affetto da un microcarcinoma papillare della tiroide (PTMC) del lobo destro della ghiandola tiroidea con dimensioni molto piccole, di un diametro di 1,9 mm. Vengono discusse le caratteristiche della diagnostica per immagini tramite ultrasonografia (US), Superb Micro-Vascular Imaging (SMI) e citologia per aspirazione con ago sottile (FNAC). L’ecografia, (SMI) e FNAC hanno dimostrato di essere la combinazione diagnostica più sensibile per la diagnosi precoce del cancro alla tiroide. Nonostante le minuscole dimensioni di questo nodulo, associato a citologia maligna a FNAC rappresenta un importante fattore di rischio biologico e potrebbe prevedere possibili metastasi linfonodali del collo (LNM).
INTRODUZIONE
Il microcarcinoma papillare della tiroide (PTMC) è definito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) come carcinoma papillare della tiroide che è <1 cm nel diametro massimo della lesione [1].
Negli ultimi anni, la sua incidenza è gradualmente aumentata, attirando maggiore attenzione da parte di medici clinici e ricercatori. I dati del Surveillance, Epidemiology and End Results Program (SEER) del National Cancer Institute degli Stati Uniti mostrano che, dal 1975 ad oggi, l’incidenza del cancro alla tiroide è in aumento e, tra tutte le neoplasie, ha il tasso di aumento più rapido [2].
Il comportamento maligno è stato dimostrato da diversi autori [3-4-5].
METODI
L’ecografia rappresenta il metodo di imaging più sensibile per la diagnosi precoce della lesione tiroidea [6-7].
L’SMI (Superb Micro-Vascular Imaging) può evidenziare il flusso vasale dei vasi tortuosi neoformati attorno ai tumori [8].
La FNAC (Fine Needle Aspiration Cytology) consente la selezione dei casi che richiedono un intervento chirurgico con un’accuratezza diagnostica del 92-95% (valore predittivo positivo molto elevato) basata principalmente sulle caratteristiche nucleari delle cellule tumorali [9].
Le caratteristiche clinico-patologiche e la prognosi di questa neoplasia sono state discusse in studi precedenti. [10,11,12].
RISULTATI
Un uomo caucasico di 30 anni senza anamnesi personale di patologia tiroidea si è presentato per eseguire un esame ecografico della tiroide. I risultati degli esami di laboratorio di routine erano normali. Il risultato del BMI è stato di 31 kg/m2.
Alla sorella e alla madre era stato precedentemente diagnosticato un microcarcinoma papillare della tiroide.
L’ecografia bidimensionale (DUS 2) eseguita utilizzando sonde lineari ad alta frequenza 5 – 18 MHz e sistema US in tempo reale (Canon i800 Prism, Canon Medical System Corp., Otawarashi, Giappone) ha evidenziato un nodulo nel lobo tiroideo destro, di forma radiale con ecostruttura marcatamente ipoecogena, margini irregolari, dimensioni molto ridotte (Ø 1,9 mm).
Etichettiamo questo nodulo trovato all’ecografia come immagine sospetta e li classifichiamo TI-RADS 5, lesione ad altissimo rischio secondo le linee guida ATA (Fig. 1) con le seguenti immagini descrittive: nodulo tiroideo solido con marcata ipoecogenicità, margine irregolare e forma situata nel lobo destro, dimensione di 1,9 mm di diametro (Fig 1A); microcarcinoma papillare della tiroide (PTMC) (Fig 1B); l’SMI, è stato eseguito in combinazione con l’ecografia in scala di grigi per una migliore rilevazione della malignità della tiroide (Fig 1C) e ha mostrato un chiaro flusso attraverso vasi tortuosi di nuova formazione specificamente alla periferia del micronodulo. (figura 1D).
La procedura FNAC è stata proposta al paziente e dopo aver ottenuto il consenso informato, è stata eseguita sotto guida ecografica.
L’esame citologico utilizzando la preparazione del blocco cellulare (colorazione con ematossilina/eosina di sezioni di 3 m) ha consentito un chiaro riconoscimento della malignità risultante nella categoria diagnostica citologica TIR5 secondo il consenso italiano per la classificazione e la refertazione della citologia tiroidea corrispondente alla categoria VI secondo il sistema Bethesda per Segnalazione della Citopatologia della tiroide con un pattern citologico decisamente molto sospetto per papillare carcinoma.
Il paziente è diventato candidato per la tiroidectomia e successivamente è stato sottoposto a una procedura di tiroidectomia totale extracapsulare (TT). Alcuni linfonodi ingrossati (ENL) sono stati valutati ecograficamente prima dell’esplorazione chirurgica e trovati e rimossi vicino al polo tiroideo inferiore destro al momento della tiroidectomia.
L’esame istopatologico del tessuto della tiroidectomia ha mostrato che la lesione era costituita da cellule epiteliali che formavano solo strutture follicolari differenziate prive di contenuto o contenenti colloidi ipereosinofili i cui contorni generali erano spinosi e irregolari, che infiltravano apertamente il parenchima tiroideo. La neoplasia era solitaria e non mostrava alcuna relazione con la capsula tiroidea (contenuta nella tiroide) nessuna evidenza di invasione vascolare o linfatica e nessuna metastasi al linfonodo ricevuto (finale TNM 8th eds. staging pT1, pN0) (Fig 1F) in quanto Radioiodio-I131 terapia (RIT) non è stata somministrata.
La paziente è stata sottoposta a valutazione ormonale e dei marcatori tumorali più una rivalutazione ecografica del collo dopo 3 mesi e non ha mostrato segni di recidiva.
DISCUSSIONE
Il carcinoma papillare della tiroide (PTC) è di solito una massa tumorale non capsulata nettamente circoscritta dal parenchima tiroideo adiacente e i suoi margini possono essere bossellati o smerlati. Non è raro che questa neoplasia si estenda alla capsula tiroidea che di solito non viene violata.
I microcarcinomi della tiroide papillare (PTMC non accidentale inferiore a 1 cm) possono avere caratteristiche aggressive e recidiva di malattia in qualche modo simili al PTC convenzionale, quindi sarebbe opportuno che fossero gestiti come qualsiasi altro tumore maligno della tiroide papillare [13] tuttavia molti studi hanno dimostrato che le metastasi linfonodali sono associate alla dimensione del tumore. Kasai e Sakamoto affermano che la dimensione del PTMC è un rischio di metastasi linfonodali e invasione vascolare e hanno dato grande importanza alla dimensione e alla posizione del tumore [14]. Tuttle et al., ritengono che i microcarcinomi papillari della tiroide il cui diametro è > 0,5 cm abbiano tassi significativamente più elevati di metastasi linfonodali centrali e siano spesso multifocali (35%) [15]. Hunt e collaboratori hanno suggerito che la posizione del tumore è strettamente correlata alle metastasi linfonodali laterali del collo (LLNM) [16]. Zhang e colleghi hanno scoperto che i tumori nel terzo superiore della tiroide erano a maggior rischio di LLNM, ma a minor rischio di metastasi linfonodali centrali (CLNM) [17].
Il nodulo ecografico identificato nel presente studio è stato rinvenuto nel lobo tiroideo destro, presentando forma radiale, ecostruttura marcatamente ipoecogena, margini irregolari, caratteristiche che pur con una dimensione massima di 1,9 mm mantengono comunque un elevato punteggio/valore/indice predittivo di malignità ( p <0,001) [18].
Va comunque detto anche che l’iperplasia e l’infiammazione che possono avvenire attorno ai nidi tumorali, con conseguenti bordi indistinti, possono rendere l’ecografia alquanto incapace di distinguere definitivamente il nido canceroso dal tessuto circostante.
Folkman ha riportato per primo l’ipotesi che i tumori non sarebbero in grado di crescere oltre una dimensione microscopica di 1-2 mm3 senza il reclutamento continuo di nuovi vasi sanguigni capillari [19].
L’SMI consente il rilevamento della microvascolarizzazione alla periferia del micronodulo con precisione [20] e ha mostrato una specificità del 91,2% e una sensibilità del 75,9%, che erano superiori al Power Doppler Flow Imaging (PDFI), rispettivamente all’82,3% e al 41,8% (P < .01) [21] pertanto la vascolarizzazione periferica era un fattore di rischio indipendente per la malignità della tiroide e può essere utile per rilevare il carcinoma della tiroide. Siamo inoltre convinti che sia molto importante discutere il valore della dimensione del tumore come predittore del coinvolgimento linfonodale e prevedere lo stadio, l’aggressività e la prognosi dei microcarcinomi al fine di scegliere il trattamento giusto in quanto questo è ancora controverso.
Lim et al., (2009) [22] lo indicavano in 0,7 cm, Zhang et al., (2012) [23] lo indicavano in 0,6 cm, e Chang et al., (2015) [24] suggerivano 0,5 cm . Wang sostiene che il valore di cut-off della dimensione del tumore per predire il rischio di CLNM nel microcarcinoma della tiroide papillare è di 0,575 cm (area sotto la curva 0,721) secondo le curve ROC [25].
Al giorno d’oggi, concentrandosi sulla percentuale di fattori di rischio biologico dovuti a tumori molto piccoli, il cut-off potrebbe scendere a 0,3 cm [11].
Questo valore è di grande importanza perché le dimensioni del PTMC nelle immagini ecografiche sono dati fondamentali per prevedere lo stadio, l’aggressività e la prognosi dei microcarcinomi e possono aiutarci a scegliere il giusto trattamento. Noguchi et al., affermano nel loro studio che l’obiettivo importante è determinare la misura della chirurgia appropriata per i piccoli carcinomi tiroidei [26].
La diagnosi di tumori di diametro inferiore a 0,5 cm richiede una valutazione citopatologica molto attenta. Se una diagnosi accurata può essere fatta prima dell’intervento chirurgico, i medici saranno quindi in grado di selezionare e proporre al paziente un ragionevole approccio chirurgico, tuttavia continueranno a discutere se eseguire o meno una dissezione linfonodale centrale profilattica. attentamente adattato per ogni paziente in base a molteplici fattori di rischio e dati clinici ecografici invece che sulla sola malignità su referto citologico [27].
Sulla base dell’affollamento nucleare e della presenza di solchi nucleari prominenti e pseudoinclusioni, FNAC è stata classificata TIR5 secondo il consenso italiano [28] corrispondente alla Categoria VI secondo la Classificazione Bethesda [29].
Familiarità, età e sesso, per questa paziente con queste caratteristiche di alto rischio di recidiva a lungo termine, tiroidectomia totale extracapsulare (TT), seguendo la tecnica descritta da Lahey [30] e dissezione di alcuni linfonodi ingrossati (ELN), vicino a il polo tiroideo inferiore destro, è stato considerato per evitare il reintervento (Hwangbo et al., 2017) [31].
CONCLUSIONE
Abbiamo descritto il caso di un uomo di 30 anni con un nodulo di 1,9 mm di diametro, sottoposto a FNA per citologia, trattato con tiroidectomia totale extracapsulare con successivo referto istologico di variante follicolare di microcarcinoma papillare invasivo della tiroide. US-FNAC e SMI si è dimostrato di essere la combinazione diagnostica più sensibile per la diagnosi precoce del cancro della tiroide.
Al giorno d’oggi, concentrandosi sui fattori di rischio biologico per tumori molto piccoli, il cut-off dei tumori riconoscibili all’ecografia potrebbe addirittura scendere a 0,3 cm. Questo valore è di grande importanza perché le dimensioni del PTMC nelle immagini ecografiche sono ancora dati fondamentali per prevedere lo stadio e l’aggressività dei tumori e possono anche diventare uno strumento vantaggioso per la prognosi dei microcarcinomi e svolgere il loro ruolo nell’aiutare i medici a scegliere oculatamente un trattamento su misura.
Versione originale
The World’s Smallest Papillary Thyroid Microcarcinoma: A 1.9 Millimeter-Diameter
https://journals.scholarpublishing.org/index.php/JBEMi/article/view/13444
- Giulio TarroPresident of the T. & L. De Beaumont Bonelli Foundation for Cancer Research – Naples, Italy
- Ersilio TrapaneseDirector from Division of Diagnostic Imaging & Interventional Ultrasound – CMM Diagnostic Center – Cava de’ Tirreni, Italy Member of the Board of Directors T. & L. De Beaumont Bonelli Foundation for Cancer Research – Naples, Italy
Abstract
This study investigated the usefullness of the Sonography, Superb Micro-Vascular Imaging and FNAC for the risk papillary thyroid microcarcinoma (PTMC). We report a case of a 30 -year-old Caucasian man affected by a papillary thyroid microcarcinoma (PTMC) of the right lobe of the thyroid gland with very tiny size of a 1.9-mm-diameter. The characteristics with the Diagnostic Imaging using Ultrasonography (US), Superb Micro-Vascular Imaging (SMI) and fine-needle- aspiration cytology (FNAC) are discussed. Ultrasonography, (SMI) and FNAC have proven to be the most sensitive diagnostic combination for the early detection of thyroid cancer. Despite tiny size of this nodule, associated with malignant cytology at FNAC represents an important biological risk factor and could predict possible for neck lymph node metastases (LNM).
British Journal of Healthcare and Medical Research – Vol. 9, No. 6 Publication Date: December, 25, 2022
DOI:10.14738/jbemi.96.13444.
The World’s Smallest Papillary Thyroid Microcarcinoma: A 1.9 Millimeter-Diameter
Giulio Tarro
President of the T. & L. De Beaumont Bonelli Foundation for Cancer Research – Naples, Italy
Ersilio Trapanese
Director from Division of Diagnostic Imaging & Interventional Ultrasound – CMM Diagnostic Center – Cava de’ Tirreni, Italy Member of the Board of Directors T. & L. De Beaumont Bonelli Foundation for Cancer Research – Naples, Italy
ABBREVIATIONS
PTMC: Papillary Thyroid Microcarcinoma; FNAC: Fine-Needle -Aspiration Cytology;
WHO: World Health Organization; SEER: National Cancer Institute’s Surveillance, Epidemiology and End Results Program; LNM: Lymph Node Metastasis; Total Extracapsular Thiroidectomy (TT); Enlarged Lymph Node (ENL); Lateral Lymph Node Metastasis LLNM; Central Lymph Node Metastasis CLNM
INTRODUCTION
Papillary thyroid microcarcinoma (PTMC) is defined by the World Health Organization (WHO) as papillary thyroid carcinoma that is <1 cm in the maximum diameter of the lesion [1].
In recent years, its incidence has gradually increased, attracting more attention from clinical physicians and researchers. The data from the United States National Cancer Institute’s Surveillance, Epidemiology and End Results Program (SEER) show that, from 1975 to date, the incidence of thyroid cancer has been on the rise, and of all malignancies, it has the fastest rate of increase [2].
Malignant behavior has been proven by several authors [3-4-5].
METHODS
Ultrasonography represents the most sensitive imaging method for early diagnosis of thyroid lesion [6-7].
The SMI (Superb Micro-Vascular Imaging) can underline the vessel flow of the newly formed tortuous vessels around tumors [8].
The FNAC (Fine Needle Aspiration Cytology) allows the selection of cases that require surgery with a 92-95% diagnostic accuracy (very high positive predictive value) based mainly on the nuclear features of cancer cells [9].
Clinical-pathological features and prognosis of this neoplasm, have been discussed in a previous studies. [10,11,12].
RESULTS
A 30 year-old Caucasian man with no personal history of thyroid disease presented herself to perform a thyroid ultrasound examination.Routine laboratory tests results were normal. BMI result was 31 kg/m2.
Sister and mother had previously been diagnosed with papillary thyroid microcarcinoma.
Bi-dimensional ultrasonography (DUS 2) performed using high frequency 5 – 18 MHz linear probes and real-time US system (Canon i800 Prism, Canon Medical System Corp., Otawarashi, Japan ) highlighted a nodule in the right thyroid lobe, radial shape with markedly hypoechoic echostructure, irregular margins, very tiny size (Ø 1.9 mm).
We label this nodule found on US as suspiciuous image and classify them TI-RADS 5, very high risk lesion according to ATA guidelines (Fig. 1) with the following descriptive images: solid thyroid nodule with marked hypoechogenicity, an irregular margin and a radial shape located in the right lobe, size of a 1.9 mm-diameter (Fig 1A); papillary thyroid microcarcinoma (PTMC) (Fig 1B); the SMI, was performed in combination with grayscale sonography for improved detection of thyroid malignancy (Fig 1C) and showed a clear flow through newly formed tortuous vessels specifically at the periphery of the micronodule. (Fig 1D).
FNAC procedure was proposed to the patient and after that informed consent had been obtained, it was fulfilled under ultrasound guidance.
Cytologic examination using Cell Block preparation (3 m sections Ematoxilin/Eosin stain) allowed clear-cut recognition of malignancy resulting in cytologic diagnostic category TIR5 according to Italian Consensus for the classification and reporting of thyroid cytology corresponding to category VI according to The Bethesda System for Reporting Thyroid
Cytopathology (Fig 1E) with a cytologic pattern pointedly very suspicious for papillary
carcinoma.
The patient became candidate for thyroidectomy and subsequently underwent a Total Extracapsular Thiroidectomy procedure (TT). Some enlarged lymph node (ENL) were evaluated ultrasonography previous to surgical exploration and found and removed close to the right inferior thyroid pole al the time of thiroidectomy.
Histopathological tissue examination of the thyroidectomy showed that lesion was made of epithelial cells forming only differentiated follicular structures devoid of content or containing hypereosinophilic colloid wich general contours were thorny and irregular, overtly infiltrating thyroid parenchyma. The neoplasm was solitary and showed no relationship to thyroid capsule ( contained in thyroid) no evidence of vascular or lymphatic invasion and no metastasis to the lymph node received (final TNM 8th eds. staging pT1, pN0) (Fig 1F) inasmuch Radioiodine- I131 therapy (RIT) was not administered.
Patient underwent hormonal and tumor markers evaluation plus ultrasonographic re- evaluation of the neck after 3 months and showed no sign of recurrence.
DISCUSSION
Papillary thyroid carcinoma (PTC) is usually a non-encapsulated tumor mass sharply circumscribed from the adjoining thyroid parenchyma and its margins may be bosselated or scalloped. It is not uncommon for this neoplasm to extend to the thyroid capsule which usually is not violated.
Papillary thyroid microcarcinomas (non-incidental PTMC inferior to 1 cm) can have aggressive features and disease recurrence somewhat similar to conventional PTC, therefore it would be appropriate them to be managed like any other papillary thyroid malignancy [13] nonetheless many studies have shown that lymph node metastasis is associated with tumor size. Kasai and Sakamoto claim that the size of PTMC is a risk of lymph node metastasis and vascular invasion and have given great importance to the size and the location of the tumor [14]. Tuttle et al., believe that papillary thyroid microcarcinomas whose diameter is >0.5 cm have significantly higher rates of central lymph node metastasis, and are often multifocal (35%) [15]. Hunt and collaborators suggested that the location of the tumor is closely related to lateral neck lymph node metastasis (LLNM) [16]. Zhang and colleagues found that tumors in the upper third of the thyroid were at greater risk of LLNM, but at lower risk of central lymph node metastasis (CLNM) [17].
The sonographic nodule identified in the present study was found in the right thyroid lobe, presenting a radial shape, markedly hypoechoic echostructure, irregular margins, characteristics that even with a maximum size 1.9 mm still keep a high predictive score/value/index for malignancy (p <0.001) [18].
Anyway it must be also said that hyperplasia and inflammation that can take place around cancer nests, resulting in indistinct borders may render ultrasound somewhat incapable of definitively distinguish the cancer nest from the surrounding tissue.
Folkman first reported a hypothesis that tumors would be unable to grow beyond a microscopic size of 1 to 2 mm3 without continuous recruitment of new capillary blood vessels [19].
The SMI allows detection of microvascularization at the periphery of the micronodule with accuracy [20] and showed 91.2% specificity and 75.9% sensitivity, which were superior to Power Doppler Flow Imaging (PDFI), at 82.3% and 41.8%, respectively (P <.01) [21] therefore peripheral vascularization was independent risk factor for thyroid malignancy and can be useful for detecting thyroid carcinoma. We are also convinced that it is very important to discuss the value of the tumor size a predictor of lymph node involvement and to predict the stage and the aggressiveness and prognosis of microcarcinomas in order to choose the right treatment as this is still controversial.
Lim et al., (2009) [22] indicated it to be 0.7 cm, Zhang et al., (2012) [23] indicated it in 0.6 cm, and Chang et al., (2015) [24] suggested 0.5 cm. Wang argue the cut-off value of tumor size to predict the risk of CLNM in papillary thyroid microcarcinoma is 0.575 cm (area under the curve 0.721) according to the ROC curves [25].
Nowadays, focusing on the percentage of biological risk factors due to very small tumors, the cut-off could drop to 0.3 cm [11].
This value is of great importance because the dimensions of PTMC in ultrasound images are fundamental data to predict the stage and the aggressiveness and prognosis of microcarcinomas and can help us choose the right treatment. Noguchi et al., they state in their study that the important goal is to determine the measure of appropriate surgery for the small thyroid carcinomas [26].
The diagnosis of tumors less than 0.5 cm in diameter requires very careful cytopathological evaluation. If an accurate diagnosis can be made before surgery, physicians will then be able to select and propose to the patient a reasonable surgical approach, nonetheless they will still debate on whether or not to perform prophylactic central lymph node dissection.We also suggest this shall be carefully tailored for each patient according to multiple risk factors and ultrasonography clinical data instead that on the sole malignancy on cytology report [27].
Based on nuclear crowding and presence of prominent nuclear grooves and pseudoinclusions FNAC was classified TIR5 according to the Italian consensus [28] corresponding to Category VI according to the Bethesda Classification [29].
Familiarity, age and gender, for this patient with these characteristics of high risk of long-term recurrence, total extracapsular thyroidectomy (TT), following the technique described by Lahey [30] and dissection of some enlarged lymph node (ELN), close to the right inferior thyroid pole, was considered to avoid reoperation (Hwangbo et al.,2017) [31].
CONCLUSION
We have described a case of a 30-year-old man with a nodule 1.9-mm-diameter, submitted to FNA for cytology, treated with total extracapsular thiroidectomy with a subsequent histological report of invasive papillary thyroid microcarcinoma follicular variant. US-FNAC and SMI have proven to be the most sensitive diagnostic combination for the early detection of thyroid cancer.
Nowadays, focusing on biological risk factors for very small tumors, the cut-off of ultrasonography recognizable tumors could even dropped to 0.3 cm. This value is of great importance because the dimensions of PTMC in ultrasound images are still fundamental data to predict the stage and the aggressiveness of tumors and they can also become an advantageous tool for the prognosis of microcarcinomas and play their role in helping physicians wisely choose a tailored treatment.
ACKNOWLEDGMENTS
The authors thank for their support: Foundation T. & L. de Beaumont Bonelli for Cancer Research – Naples – Italy.
CMM Diagnostic Center – Italy.
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