Scoppia lo scandalo, al Parlamento europeo, per il ‘giallo Qatar’ che vede coinvolti, tra gli altri, la vicepresidente Eva Kaili, il fidanzato italiano e anche l’ex eurodeputato italiano Antonio Panzeri. Una vicenda – a quanto pare – molto grave, perché sono stati già adottati severi provvedimenti giudiziari perché sarebbero stata trovate prove inconfutabili (ingenti somme di denaro) nell’abitazione di lady Kaili.
Del resto, che ‘l’affare Mondiali’ puzzasse di tangenti & corruzione era nell’aria da tempo. Come la terrificante circostanza che, per effettuare i faraonici lavori per impianti e infrastrutture, si sia verificata un’autentica ‘strage’, come se fossero crollate due Torri Gemelle, perché si parla addirittura di 6 mila (6.000!) vittime, non essendo state adottate neanche le più elementari misure di sicurezza. Una strage finora impunita, oscurata dai media, neanche denunciata con il dovuto rigore da alcuna autorità internazionale. Una vergogna colossale, davanti alla quale la stessa fresca storia delle tangenti UE impallidisce.
Ma a questo punto sorge spontanea la domanda.
Se il Parlamento europeo ha pensato bene di darsi una regolata, se Bruxelles ha deciso finalmente di usare il pugno di ferro sul fronte di opacità & corruzioni, perché non adotta SUBITO provvedimenti forti, esemplari anche per il “più grande scandalo nella storia della UE”, come l’ha subito definito un europarlamentare olandese, quello dei contratti arcimiliardari per l’acquisto dei vaccini da ‘Pfizer’? Una incredibile vicenda da 71 miliardi di euro – non bruscolini – e che riguarda soprattutto la salute di decine di milioni di cittadini. Se vi par poco!
Il caso – spesso affrontato dalla ‘Voce’, potete leggere alcuni articoli cliccando sui link in basso – coinvolge e investe in pieno il Super Commissario UE, Ursula von der Leyen, e il Ceo di Pfizer, Albert Bourla. Il quale sta letteralmente prendendo per il culo i membri della ‘Commissione parlamentare d’inchiesta sui vaccini’ varata un paio di mesi fa, fottendosene delle minime regole europee, mostrando chiaramente disprezzo per la salute di tutti i cittadini.
Convocato per la seconda volta dalla Commissione, infatti, non si è presentato, dimostrando oltretutto con estrema chiarezza che non sa letteralmente cosa rispondere ai due quesiti (o meglio, tre) che i commissari gli devono porre e sui quali devono al più presto avere delle risposte chiare e inequivoche.
Prima questione. Con quale criterio sono stati sottoscritti i contratti d’acquisto per le forniture dei vaccini, e soprattutto per il terzo, quello più consistente, da 31 miliardi di euro?
A quanto risulta, infatti, non esisterebbe lo straccio di un contratto, neanche un pezzo di carta come si fa anche per vendere una bicicletta. Ma solo un paio di ‘sms’ (avete letto bene, sms) affettuosi tra i due ‘amici’ – così loro stessi si definiscono – Ursula e Albert. Ma c’è un secondo dettaglio: perfino di quegli sms non c’è più traccia: sono spariti nel nulla, letteralmente volatilizzati.
Siamo davvero ai confini della realtà. Così come nel buio più pesto ci troviamo anche per quanto concerne l’efficacia e, soprattutto, la sicurezza dei vaccini. Quando Bourla ha risposto picche alla prima convocazione, al suo posto ha spedito davanti alla Commissione la responsabile dei mercati esteri di Pfizer, Janine Small: che, tutta tremante, ha solo farfugliato poche e poco comprensibili parole davanti agli sbigottiti commissari, della serie “non so questi particolari… ”, “eravamo in piena emergenza….”, “eppure qualcosa bisognava pure dare…” e sciocchezze di questo genere.
Incavolati, i Commissari hanno convocato per la seconda volta l’unico che può rispondere a quei quesiti, Bourla: il quale ha risposto per la seconda volta NO.
La questione è davvero gigantesca non solo sotto il profilo economico (71 miliardi di euro non sono da buttare, coi tempi che corrono), ma soprattutto per la salute dei cittadini, messa a repentaglio.
E’ vero o non è vero che per i suoi vaccini Pfizer ha sempre sbandierato un’efficacia superiore al 90 per cento? Mentre ad esempio l’autorevole ‘British Medical Journal’ fin dall’inizio ha parlato di una percentuale che non supera il 20 per cento…
E, soprattutto, quale sicurezza offrono i vaccini Pfizer, che sono – rammentiamolo a tutti – a RNA messaggero, quindi ‘creati’ su base genetica. La questione si sta facendo sempre più bollente, settimana dopo settimana, tenuto conto dei dati e delle cifre drammatiche che arrivano da tutto il mondo sul fronte degli effetti avversi, che colpiscono in particolare i giovani (19-39 anni) e soprattutto a livello cardiocircolatorio.
Ha letto, Bourla, gli ultimi dati finalmente resi noti dai CDC (‘Centers for Deseases Control’) che mettono nero su bianco oltre 10 milioni di effetti avversi, dai più lievi fino a quelli più gravi come pericarditi, miocarditi, ictus, trombosi e infarti?
Ha ascoltato le drammatiche parole pronunciate qualche giorno fa da un rinomato scienziato giapponese, professore emerito all’Università di Kyoto, Masanori Fukushima, che sbattendo i pugni sul tavolo davanti a un muto ministro della Sanità ha parlato di milioni di morti nei prossimi anni per gli effetti avversi?
Si rende almeno conto di tutto ciò, il Ceo Bourla, che sembra davvero scherzare con la vita degli altri?
Dovrà poi rispondere, davanti alla Commissione, di un colossale conflitto d’interessi (comunque una ‘quisquilia’ rispetto allo spettro dei milioni di vittime per colpa dei vaccini anti-covid) che lo vede coinvolto. Il marito della cara ‘amica’ Ursula, Heiko von der Leyen, è infatti al vertice di una società statunitense di biotecnologie, ‘Orogenesis’, che lavora a stretto contatto di gomito (e di affari) proprio con Pfizer. Nulla di strano per il Ceo della star di Big Pharma, la prima a tagliare il traguardo del vaccino a livello internazionale, ma anche la prima a non voler ‘scientemente’ raccontare tutta la verità sul suo ‘magico’ vaccino?
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1 di 3 pic.twitter.com/xWQ4WcfxXs— Valentina (@valeangelsback) November 29, 2022
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Un commento su “SCANDALI UE / PERCHE’ E’ ‘OSCURATO’ QUELLO SUI VACCINI PFIZER, “IL PIU’ GRAVE NELLA STORIA”? ”