PANDEMIA / PRESTO ALLA SBARRA ANTHONY FAUCI E ALTRI VIP DELLA CASA BIANCA

Grosse novità, dagli Stati Uniti, per quanto riguarda il prossimo futuro ‘giudiziario’ di Anthony Fauci & dei Big Friends alla Casa Bianca.

Si stanno muovendo, con gran decisione, due procuratori federali, rispettivamente Eric Schimtt del Missouri e Jeffrey Landry della Louisiana, i quali presto interrogheranno non solo il Super Virologo che ha affiancato, nella carriera, ben 7 presidenti degli Stati Uniti; ma anche diversi membri dello staff di Joe Biden.

E tutti dovranno rispondere di un capo d’accusa da novanta: aver cioè violato il Primo Emendamento della Costituzione Usa, per le pressioni esercitate sui social media al fine di censurare i contenuti ‘scomodi’ nei bollenti tempi della pandemia, in questo modo calpestando i diritti degli utenti e impedendo una corretta informazione via social. A farne le spese anche le opinioni e i pareri espressi da autorevoli ricercatori e scienziati, ritenuti pero’ troppo ‘controcorrente’ e non in linea con i diktat dell’esecutivo Biden.

Esattamente un anno fa, ai primi di novembre 2021, ben 19 Stati americani si sollevarono contro i provvedimenti restrittivi e la politica governativa dei lockdown a stelle e strisce: potete, sull’argomento, ritrovare l’articolo della ‘Voce’ cliccando sul link in basso.

‘Voce’ che è tornata un anno dopo sull’argomento, pubblicando un articolo sui primi esiti, già clamorosi, delle indagini dei due coraggiosi giudici federali. Che adesso passano alle vie di fatto, convocando espressamente sia Fauci che esponenti apicali della Casa Bianca per rendere conto – sotto giuramento – dei loro comportamenti censori.

 

Di seguito, potete leggere due articoli pubblicati negli States sulla questione bollente, ovviamente ignorati e oscurati dai media di casa nostra, regolarmente genuflessi davanti ai voleri della Casa Bianca e della NATO: nulla è cambiato dai tempi dell’esecutivo a trazione Mario Draghi, semmai il nuovo (nuovo?) primo ministro Giorgia Meloni s’è genuflesso in modo ancor più marcato, tanto per palesare la sua totale deferenza, anche in funzione degli ok che dovranno essere regolarmente concessi per l’invio di armi-armi-armi al sempre più bellicoso presidente guitto ucraino Volodymyr  Zelensky che vuol vincere la guerra a tutti i costi, riconquistare Crimea e Dombass, disarcionare Vladimir Putin. Basta così?

Tornando a Fauci & C. c’è poi la patata ancor più bollente (le indagini sono in fase conclusiva) sui lauti finanziamenti concessi dal NIAID – l’istituto da lui presieduto a vita – ai laboratori di Wuhan per le famigerate ricerche sul ‘gain of function’ (il ‘guadagno di funzione’), attraverso la società di comodo ‘EcoHealth Alliance’ del più che controverso Peter Daszak. Una ‘dirty story’ descritta per filo e per segno da Robert Kennedy   junior nel suo j’accuse pubblicato esattamente un anno fa (uscì il 15 novembre 2021), ‘The Real Anthony Fauci’.

Ne vedremo delle belle.

 

Interrogatorio di Fauci di fronte ai procuratori generali

di Missouri e Louisiana

Improvvisamente si ammassano le rivelazioni (con prova) dei crimini di stato americani finora toccato e … dimenticati da media e sistema giudiziario.
Subito dopo l’annuncio della candidatura di Trump apparentemente si aprono i riflettori sugli scandali eccellenti:
Dal computer di Hunter Biden, a Fauci, agli aiuti “boomerang” al regime nazista di Kiev, alla iniziale disinfestazione di Twitter, alle prove della complicità dei Bideniani con il cartello dei trafficanti di esseri umani, alla intoccabile cricca dei pedofili di alto bordo, ecc…

https://ago.mo.gov/home/news/2022/11/22/missouri-louisiana-attorneys-general-to-depose-dr.-fauci-tomorrow

I procuratori generali di Missouri e Louisiana interrogheranno domani il dottor Fauci

22 novembre 2022, 11:03 AG Schmitt
JEFFERSON CITY, Mo. – Domani, il procuratore generale del Missouri Eric Schmitt e il procuratore generale della Louisiana Jeff Landry deporranno contro il dottor Anthony Fauci nella loro causa contro il governo federale per la presunta collusione con le società di social media per censurare la parola.
“Domani, insieme al mio collega della Louisiana, il mio ufficio e io deporremo contro il dottor Anthony Fauci nella nostra causa contro l’amministrazione Biden per la presunta collusione con le società di social media per censurare la libertà di parola”, ha dichiarato il procuratore generale Schmitt. “Da quando abbiamo intentato la nostra storica causa, abbiamo scoperto documenti e scoperte che dimostrano un chiaro coordinamento tra l’Amministrazione Biden e le società di social media per censurare la libertà di parola, ma non abbiamo ancora finito. Abbiamo intenzione di ottenere risposte per conto del popolo americano. Restate sintonizzati”.

“Tutti noi meritiamo di sapere quanto il dottor Fauci fosse coinvolto nella censura del popolo americano durante la pandemia COVID; domani spero di scoprirlo. E continuerò a lottare per la verità quando si tratta di Big Government che collude con Big Tech per soffocare la libertà di parola”, ha dichiarato il procuratore generale Landry.

Il Missouri e la Louisiana hanno intentato questa storica causa nel maggio del 2022 e da allora hanno ricevuto le prove che dimostrano che il governo federale e l’amministrazione Biden hanno collaborato con le società di social media per censurare i discorsi su argomenti come il COVID-19 e altre questioni.

Il 21 ottobre 2022, un tribunale federale ha accolto la richiesta del Missouri e della Louisiana di deposizione di alti funzionari dell’Amministrazione Biden.

Inoltre, un giudice magistrato della Virginia ha respinto il tentativo dell’ex addetto stampa della Casa Bianca Jen Psaki di annullare un mandato di comparizione in questo caso e ha trasferito la controversia in Louisiana.

 

Come i soldi di Gates e FTX hanno comprato il

silenzio scientifico sul COVID  

https://www.theepochtimes.com/how-money-from-gates-and-ftx-bought-scientific-silence_4876787.html

 

Jeffrey A. Tucker

21 novembre 2022

 

Guardando indietro, è assolutamente bizzarro come il mondo della scienza abbia potuto tacere mentre il mondo si chiudeva e le vite venivano spezzate a miliardi dai governi di tutto il mondo. Il silenzio è stato assordante. Siamo passati da una lettera del 2 marzo 2020 firmata da 800 esperti di salute pubblica associati all’Università di Yale – che metteva in guardia contro quarantene e chiusure – a una strana scomparsa di quasi tutte le voci chiare poche settimane dopo. E così le cose sono rimaste per quasi due anni.

 

Ai governi è stato permesso di creare una vasta carneficina sulla base di un esperimento nuovo, senza alcun precedente nella storia e senza alcuna letteratura scientifica a supporto. Persino il piano pandemico dell’Organizzazione Mondiale della Sanità non prevedeva nulla di simile alla chiusura come soluzione a un agente patogeno diffuso. All’epoca, era evidente a me e ad altri che il silenzio non era dovuto a un ampio consenso sulle politiche, ma a qualcos’altro.

Quel qualcosa, purtroppo, era il denaro.

 

Stiamo scoprendo sempre di più il ruolo più importante che la borsa delle criptovalute FTX ha svolto nell’incanalare denaro verso i principali avamposti della salute pubblica e gli accademici della Johns Hopkins e della Stanford University, nonché i suoi legami familiari con il dipartimento di salute pubblica della Columbia University. E prima che si aprisse il rubinetto dei finanziamenti, c’era la Fondazione Gates, che era chiaramente passata da una ricerca apparentemente apartitica al pieno sostegno delle misure di blocco.

 

Non c’è una spiegazione univoca per il disastro. L’intera professione era già stata infettata dal virus intellettuale del razionalismo meccanicistico e della modellazione. L’idea era che, mettendo insieme un po’ di matematica ed equazioni e lasciando che il computer prendesse il sopravvento, si potesse ottenere un quadro dei risultati delle malattie in vari scenari. Tali modelli sono facilmente manipolabili con piccole modifiche delle variabili.

 

Deborah Birx si è basata interamente su questi modelli per convincere l’amministrazione Trump a dare il via libera alle chiusure. E non ci sono dubbi su questa storia ora che l’account Twitter di Trump è di nuovo vivo. La fine della censura ci permette di vedere come sia stato spinto a gettare via i suoi migliori istinti e ad adottare invece una politica di blocco, non solo per due settimane ma anche per i mesi successivi, fino al punto di criticare il governatore della Georgia Brian Kemp per un’apertura che Trump considerava “troppo presto”.

 

(Per inciso, il ripristino dell’account di Trump ci permette anche di vedere che i suoi ultimi due tweet esortavano tutti i manifestanti del 6 gennaio 2021 in Campidoglio a rimanere pacifici e a rispettare il blu. Non c’è da stupirsi che l’ancien régime di Twitter volesse bloccare il suo account e farlo sparire).

 

Avendo studiato da vicino questa traiettoria, sembra impossibile trascurare le motivazioni politiche. Non c’è dubbio che molte élite, in molti luoghi, si siano montate la testa fino al punto di essere disposte a schiacciare l’intera società e persino a rinunciare a due anni di istruzione per i bambini pur di cacciare Trump dalla sua carica. Il complotto consisteva nel fargli prendere la decisione iniziale da solo, raccontandogli bugie sulla gravità del virus e sull’efficacia delle chiusure. Non c’è dubbio che sia stato ingannato.

 

Tuttavia, oltre a questi fattori, non si possono trascurare quelli finanziari. È evidente che i fondi per le sovvenzioni, all’epoca e nei due anni successivi, erano chiaramente dalla parte delle misure di blocco e del Partito Democratico, oltre che dei media d’élite e della loro linea narrativa secondo cui l’apertura è uguale alla morte e le misure di blocco/mascheramento/mandato sono di pubblico interesse.

 

Un gran numero di scienziati che avrebbero potuto e dovuto parlare sono rimasti in silenzio o, peggio, hanno prestato la loro voce per sostenere l’indignazione. Gran parte del motivo ha a che fare con il modo in cui la scienza viene finanziata a livello universitario. Si tratta di ottenere la prossima sovvenzione. È tragico, ma c’è una forte motivazione a curare le proprie opinioni in modo da spianare la strada a future fonti di finanziamento.

 

Ecco perché non è necessario che ogni scienziato venduto riceva fondi diretti da Gates, FTX o dall’industria farmaceutica. Per controllare un intero settore di opinione è sufficiente che si sparga la voce che una fonte di finanziamento è lì con innumerevoli milioni ed è pronta a versarli.

 

Di conseguenza, anche le persone più intelligenti e con maggiori credenziali possono essere facilmente messe in riga. E non c’è dubbio che FTX si sia rapidamente guadagnata la reputazione di essere in qualche modo interessata alla “pianificazione delle pandemie” e quindi l’intero settore si è allineato con i palmi delle mani. Dopo tutto, FTX ha promesso 100 milioni di dollari in sovvenzioni!

 

Per questo motivo, riporta il Washington Post, “le onde d’urto della caduta libera di FTX si sono propagate in tutto il mondo della sanità pubblica, dove numerosi leader della preparazione alle pandemie avevano ricevuto fondi dai finanziatori di FTX o erano in cerca di donazioni”.

 

La parte della ricerca è fondamentale. Ma anche la traccia del denaro. L’FTX ha finanziato le fasi successive della più grande sperimentazione di terapie riproposte per la COVID. Innumerevoli vite erano in bilico su questi studi. Molti medici in tutto il mondo avevano sperimentato ottimi risultati in circostanze terribili grazie a farmaci generici come HCQ, Ivermectina, fluvoxamina e altri, soprattutto se usati con altre vitamine e zinco. La sperimentazione è stata fondamentale.

 

I risultati sono stati sostenuti da un prevedibile blitz dei media: questi farmaci non funzionano. Nel frattempo, lo studio è stato duramente criticato non solo per la cattiva costruzione dello studio, ma anche per i conflitti di interesse dei ricercatori di punta, che si sono anche consultati con le aziende farmaceutiche.

 

Tutto ciò è molto significativo perché è forte la sensazione che la ragione dell’abbandono delle terapie da parte del National Institutes of Health, della Gates Foundation e anche dei principali media, che hanno infangato chiunque suggerisse che ci potesse essere un modo migliore, possa essere riconducibile al motivo economico di chiudere le alternative economiche ai vaccini.

 

Il giornalista indipendente Alexandros Marinoshas ha tracciato la cronologia dello studio:

 

La Fondazione Gates è stata la prima a partecipare, seguita da Rainwater e FastGrants. FastGrants è un programma istituito dalla Charles G. Koch Foundation che ha finito per dare soldi anche al modellista dell’Imperial College Neil Ferguson, che per primo ha portato avanti la propaganda del lockdown nel Regno Unito e negli Stati Uniti. FTX ha modellato il proprio programma di sovvenzioni su FastGrants e si è poi accollata l’onere del finanziamento in un secondo momento. (C’è un’ironia suprema qui: la menzogna su Internet era che la Dichiarazione di Great Barrington fosse finanziata dalla Koch, mentre in realtà quel flusso di denaro andava all’opposizione).

 

Inoltre, osserva il Post, FTX “ha assegnato a luglio 1,5 milioni di dollari al Centro per l’innovazione nella salute globale dell’Università di Stanford per sovvenzioni di avviamento destinate “a catalizzare la ricerca e le innovazioni che preparano e aiutano a prevenire la prossima pandemia””.

 

Inoltre: “Gli impegni del Fondo per il futuro includono 10 milioni di dollari per HelixNano, una start-up biotecnologica che cerca di sviluppare un vaccino di prossima generazione contro il coronavirus; 250.000 dollari per uno scienziato dell’Università di Ottawa che sta cercando di sradicare i virus dalle superfici di plastica; e 175.000 dollari per sostenere il lavoro di un recente laureato in legge presso il Johns Hopkins Center for Health Security”.

 

Non sappiamo quanto denaro Gates/FTX abbia dato al Centro per la Sicurezza Sanitaria della JHU (che aveva sponsorizzato l’Evento 201), ma è stato sufficiente a far sì che il responsabile del Centro, Tom Inglesby, ribaltasse completamente la sua precedente posizione contro le chiusure e ne diventasse un importante sostenitore.

 

“Nel complesso, il Future Fund [FTX] è stato una forza per il bene”, ha dichiarato Inglesby al Post. “Il lavoro che stavano svolgendo era davvero quello di far sì che le persone pensassero a lungo termine… per costruire la preparazione alle pandemie, per diminuire i rischi di minacce biologiche”.

 

Seguire la pista del denaro dalla FTX all’establishment della sanità pubblica rivelerà senza dubbio altre informazioni, soprattutto considerando che il fratello di Sam Bankman-Fried, Gabe, gestiva un’organizzazione di lobbying interamente dedicata alla “pianificazione delle pandemie”.

 

Non c’è dubbio che tutta questa macchina sia diventata un colosso industriale nell’arco di due anni. Quando ho iniziato a fondare il Brownstone Institute, il mio telefono e la mia e-mail hanno iniziato a esplodere con offerte di denaro e finanziamenti, ma sempre con una condizione. Dovevo collegare i nostri scienziati con la loro rete di scienziati in un sistema già consolidato.

 

Non avevo dubbi su cosa stesse succedendo: Mi si diceva di stare al gioco in cambio di assegni cospicui per far funzionare questa neonata organizzazione non profit. In un certo senso, questo mi ha stupito: Mi veniva offerta una strada verso la ricchezza a patto che sventrassi l’intera missione! E questo accadeva ancor prima che pubblicassimo le nostre ricerche!

 

Quindi, sì, ho visto come funziona questo sistema in prima persona. Naturalmente ho rifiutato completamente l’idea, semplicemente perché assecondarla avrebbe vanificato l’intero scopo di fondare un istituto. Eppure la presunzione dei referenti era che sicuramente si trattava solo di un’altra attività in uno spazio pieno di loro e che sarei stato felice di rinunciare a tutti i principi in cambio di un generoso finanziamento. Non ci ho mai pensato nemmeno per un istante.

 

C’è una tragedia grottesca in tutto questo. Grandi persone hanno rinunciato a tutti i loro principi e alla loro integrità in cambio di sovvenzioni e di grasso da parte di pezzi grossi che hanno usato i loro soldi e il loro potere per distruggere il mondo nell’arco di due anni, e sono stati in grado di farlo con una scarsissima opposizione professionale. Eppure oggi siamo qui. Chi sono oggi le vere star del mondo della scienza? Non quelli che si trovano sul treno dei guadagni di Gates/FTX. Sono gli uomini e le donne che si sono messi in gioco per fare la cosa giusta.

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link

CASA BIANCA / ECCO COME HA ORCHESTRATO LA “DISINFORMAZIONE” SULLA PANDEMIA    

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