“Prego si accomodi” Il delegato alle assunzioni accoglie con un sorriso di circostanza Maria M., disperatamente alla ricerca di un salario per integrare la paga inadeguata del marito muratore edile: “Lei sa che tra i documenti richiesti c’è anche il certificato dello stato civile. Ecco, vedo che è sposata. Ha figli e soprattutto pensa di averne?” “Veramente sono incinta” “Ah! capisco. Lasci il suo numero di telefono, ci faremo sentire noi”. Ecco un principio e una fine di colloqui di lavoro senza seguito, impedito dal dogma aziendale “La ditta non assume donne in gravidanza o che dichiarano l’intenzione di avere figli”. Cose da ‘padroni delle ferriere’, da primo ottocento? Assolutamente no. Colloqui che discriminano le donne lavoratrici sono all’ordine del giorno in tutta Italia. Diventa un caso, clamoroso, da titolo di prima pagina il racconto di Sara Cinelli, che in toscana lavora in bar, gelaterie di Empoli e da ultimo, come precaria, al bar Avis. La giovane donna informa Angelica, titolare dell’esercizio, non senza preoccupazione per la stabilità del porto di lavoro, di aspettare un figlio. La risposta è l’assunzione a tempo indeterminato. Dice Sara: “Non mollate, il mondo è ancora un luogo animato da persone generose. Il gesto di eccezionale solidarietà consente alla dipendente le tutele previste per la maternità e anche di poter accendere un mutuo per comprare una casa in vista dell’arrivo del bebè. “Colgo cogliere l’occasione per per dare un messaggio di speranza alle tante donne che si trovano in difficoltà di fronte a situazioni come la mia. Il mondo è ancora ricco di persone generose, capaci di ascoltare prima di tutto”.
Il lieto fine di Sara rimanda alla figura di straordinario valore di Stefania Brancaccio, imprenditrice napoletana, Vicepresidente della COELMO SpA, Società produttrice di Gruppi Elettrogeni Industriali Cavaliere del Lavoro nominata da Napolitano, Membro del Consiglio di Reggenza Banca d’Italia presso la sede Banca d’Italia Napoli, membro del Comitato di Esperti per la Definizione di Linee di Indirizzo e di Interventi per la Promozione dell’impresa Sociale ed il Rafforzamento dell’Economia Sociale e Solidale, nominata con decreto Ministeriale del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali e dello Steering Commitee Luiss Business School Progetto Grow – Generating Real Opportunities For Women.
Stefania e le donne, a partire dalle lavoratrici della COELMO, Presidente Comitato Imprenditoria Femminile CCIAA Napoli.
Presidente Associazione Amici del San Carlo Napoli.
Membro del Consiglio Generale Federmeccanica Roma. Stralci da sue interviste: “Ho preteso parità, uguaglianza per le mie collaboratrici. Io, libera, ho apprezzato l’importanza del tempo per accudire i figli, gestire il mio lavoro, e ho voluto estendere il privilegio alle donne dell’azienda, perché potessero conciliare il tempo della vita e il lavoro, per affermare il riconoscimento degli uni con gli altri, della persona senza nessun discrimine tra donne, disabili, di diversa etnia o religione. Purtroppo da oltre un secolo poco è cambiato in questa direzione e continuiamo a batterci per il riconoscimento della parità di genere. Per me che mi occupo di pari opportunità il riscatto delle donne è confinato in un ambito limitato da tempo immemorabile e mancano risultati concreti. Si deve oltrepassare il confine di modelli e ideologie che ancora oggi ci connotano: le donne sono un mezzo e non un fine. Il problema non è aiutare le donne ma aiutare il Mondo valorizzando le donne”.
Sara, Stefania, “Donna Impresa Cover del 20212, due fronti dello stesso mondo del lavoro, due racconti che sembrano aprire finalmente spazi di emancipazione nel rapporto storicamente antitetico uomo-donna, dominato dal maschilismo.
Scopri di più da La voce Delle Voci
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.