L’incompiuta ‘cervelloscopia’

La natura, nel suo creare dal nulla (ma ‘dal nulla’ è un dogma, analogo alla paternità dell’Universo attribuita a un ‘essere’ superiore) si è divertita a disseminare di misteri anche la vita in Terra. Dall’età della pietra in poi la scienza prova invano a capire le origini del cosmo, di conseguenza le nostre di esseri umani, i suoi segreti mai rivelati, per tutti il mistero del nostro organo guida, del cervello. Il tema denuncia vistosi ritardi nell’esplorazione della sua sconfinata complessità. Lo propongono, senza risposta, i perché di guarigioni da mali incurabili che la medicina ufficiale, incapace di accertarne le motivazioni, si adatta a condividere come ‘miracolo’, anziché indagare il perché del deficit interventista del sistema immunitario, che opera, se attivo, nell’emisfero destro del cervello.  Sembra accertato che intense suggestioni riconnettono le persone, specialmente i malati al sistema immunitario che opera per contrastare con successo patologie anche gravi. I processi logico-analitici, ovvero i codici della cultura dominante, del razionale, al contrario l’emisfero sinistro, il loro referente di elezione e inducono deprimono l’attività del destro. Ne sanno più di ogni altro  i ricercatori di Palo Alto. La loro l’attenzione al tema, non frequentato dalla   medicina ufficiale, potrebbe, o meglio dovrebbe, liberare l’umanità dal vincolo di parte dei misteri irrisolti, ma con superbia, la casta del modello Ippocriteo è ostile a introdurre questa ‘rivoluzione’. La ‘scienza della razionalità’, per citare un caso estremo, impedisce [S1] a centinaia di laboratori, che in tutto mondo ricercano cause e terapie del cancro, di concludere con successo decenni di studi e sperimentazioni.

Questa riflessione è sollecitata dalla rappresentazione televisiva di un incredibile e non spiegato prodigio della natura, il ‘miracolo’ di un bambino ancora in età di asilo che suona il pianoforte con qualità pari a grandi esecutori, esegue concerti senza uno sguardo allo spartito e, se gli fanno ascoltare accordi riconosce, un mi bemolle, un fa diesis, eccetera. Il fenomeno, ospite di Rai 2, di ‘Fatti Vostri’, ha quasi cinque anni, si chiama Alberto Cartuccia Cingolani. Allo stupore per le sue esecuzioni magistrali di Chopin, Beethoven, si sovrappone l’incredulità per le sue dita da bambino che corrono a velocità ‘disumana’ sulla tastiera, per l’agilità nel connettere senza un minimo tentennamento accordi e note con le due mani minuscole: Incomprensibile. In parallelo stupiscono le performance pianistiche di Tsung Tsung, cinesino di 5 anni e di violinisti, cantanti, strumentisti di batteria, chitarra, ancora imberbi.  Il fenomeno evoca di ‘caso Mozart’ e di altri geni che oltre al virtuosismo di esecutori hanno composto musica classica di straordinaria qualità a pochi anni di vita. ‘Miracoli’ analoghi sono comuni a molti (non tanti) bambini, che la scienza con ogni strumento, anche di sofisticata tecnologia, finora non ha decifrato.

È un fenomeno purtroppo raro la disponibilità della scienza di consolidata tradizione a mettersi in gioco, per trasferire risorse umane e progettualità dal sistema di conoscenze acquisite a terreni d’indagine alternativi.

Sul finire del 1800 due chirurghi francesi, Vernicke e Broca, furono autorizzati, primi al mondo, a operare il cervello di un paziente con seri problemi di linguaggio. Scoprirono che del problema era responsabile una lesione dell’emisfero sinistro. Intorno alla metà del 1900 il medico americano Sperry eseguì un intervento senza precedenti di commisurotomia, di separazione dei due emisferi uniti dal ‘corpo calloso’. Fu il via alla straordinaria progressione delle conoscenze sulle loro diversità e funzioni. Creatività, memoria e sistema immunitario, sono prerogative del destro; linguaggio, razionalità, del sinistro e gran parte del futuro affidato alla scienza, alla medicina.


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