Il calcio degli Strazzulli

Vincenzo, anni 47, coniugato con Maria Elena, due figli maschi e una femmina di 17, 9, 12 anni: sono una famiglia (gli Strazzulli) allargata. A integrarla completarla non sono altri soggetti umani, ma la sfrenata passione per il calcio. Il virus, immesso in circuito da don Vincenzo, ha contagiato moglie e figli. Nel portafoglio dei contratti gestito dal capofamiglia convivono gli abbonamenti a Sky e Dazn calcio, alla curva ‘A’ dello stadio Maradona, le affiliazioni di Diego, il rampollo più grande, al settore giovanile della Turris, di Assunta, la figlia mediana, al calcio femminile di “Cuore Azzurro, e di Ruggiero, ultimo nato, al settore dei giovanissimi del Napoli. Personalmente, Vincenzo è vice presidente-giocatore dell’Associazione Over Quaranta, che disputa regolarmente il ‘Torneo Ammogliati’ di antica tradizione nel quartiere napoletano Stella.

Nel ‘tinello’, luogo centrale di casa Strazzulli, campeggia un ‘Lg’ di ultima generazione, con tanto di 4k. Un proiettore rilancia sullo schermo di tre metri per due le telecronache di Serie A e B, di Europa e Champions League, dei tornei di Spagna, Inghilterra, Germania, del calcio sudamericano. Una radio stereo trasmette full time notizie di calcio e ospita le telefonate di Vincenzo ai conduttori.  Il giorno consacrato al riposo, ma spesso anche il sabato e il lunedì, mettono a dura prova la capacità della famiglia Strazzulli di ottemperare a una gran mole di impegni. Stamattina, domenica post epifania, la sveglia tira giù dal letto, alle prime ore di luce diurna, Vincenzo, Maria Elena, Diego, Assunta e Ruggiero. Il papà ha redatto da giorni il piano di lavoro. La signora Strazzulli con la Panda ibrida a metano, si porta con Assunta su Cercola, dove lo stadio comunale ospita la sfida delle calciatrici napoletane all’Empoli. I problemi sono di Vincenzo. Accompagna Diego a Torre del Greco, dove alle 11 è in cartellone il derby di serie C Turris-Juve e si assicura che l’amico Peppino, padre di un giocatore, riporti a Napoli il figlio. Il tempo stringe e il piccolo Ruggiero è catapultato a Soccavo per l’allenamento domenicale sotto la guida di un emissario del Calcio Napoli a caccia di talenti. A riportarlo a casa provvederà Maria Elena, nel dopo partita di Assunta. È tempo di dedicarsi al complicato palinsesto del calcio con la “A” maiuscola e compito facile non è.

Ore 12 e 30, tv sintonizzata su Venezia-Milan, una delle due partite che Dazn consente di teletrasmettere a Sky e cocente delusione per la vittoria dei rossoneri, concorrenti del Napoli nella rincorsa ai vertici della serie A. Due ore più tardi l’offerta Dazn è di Empoli-Sassuolo, ma Vincenzo deve rinunciare a seguirla. Di ben altro interesse è arrivare per tempo al Maradona Stadio, dove alle 16 e 30 il Napoli dimezzato da infortuni e forfeit, per impegni di Coppa d’Africa e Covid, deve assolutamente battere la Sampdoria. Gli viene incontro il tasto ‘R’ del telecomando e lo schiaccia per registrare il match dei toscani a suo tempo allenati da Sarri, ma anche Udinese-Atalanta delle 16 e 30 e Genoa-Spezia (18 e 30). Non Roma-Juventus che vedrà in diretta anche se a partita già iniziata. Il menù serale è preceduto da una completa rassegna dei commenti sul’uno a zero degli azzurri sulla Samp (“ma perché in maglia rossa?” si chiede Vincenzo, che evidentemente ignora gli interessi degli sponsor). Alle 20 e 45 prevale il campanilismo. La famiglia Strazzulli assiste compatta a Verona-Salernitana ed esulta per l’insperato successo dei campani. Il televisore registra Inter-Lazio. Domani è un altro giorno e propone il posticipo di Torino-Fiorentina, ma è possibile anche un codicillo del martedì, con Cagliari-Bologna. E il match degli ammogliati? Arriva puntuale alla mezzanotte, con la luce fioca di un campetto di periferia.

‘Che fatica essere uomini’, è frase storica, ma da aggiornare in “che fatica essere tifo dipendenti dal calcio”.


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