Festa grande dei Lions casertani per l’arrivo in città nientemeno che del numero uno del TG2, Gennaro Sangiuliano, guest star per la presentazione della sua ultima fatica storico-letteraria, l’opera che tutto il mondo attendeva con trepidazione: “Reagan. Il Presidente che cambiò la politica americana”, pubblicato da Mondadori.
L’Evento si è svolto in una cornice ovviamente storica, Palazzo Paternò di Montecupo, organizzato di tutto punto dal ‘Lions Club Caserta Terra di Lavoro Reloaded’. “Con l’Autore – fanno sapere i promotori – dialogherà il giornalista RAI Alfredo Cardone, con un intervento di presentazione del prof. Gianni Lepre, economista di fama. Il volume di Sangiuliano, autore delle più apprezzate biografie storiche degli ultimi anni (da Putin a Trump, da Hillary Clinton a Xi Jinping), docente presso la Luiss Guido Carli e Direttore della Scuola di Giornalismo dell’Università di Salerno – viene aggiunto – affronta la figura di Ronald Reagan, il presidente statunitense che più di ogni altro ha lasciato un segno indelebile nella politica e nell’economia mondiale nell’ultimo quarantennio, all’inizio conosciuto dal pubblico solo come attore”.
Tutte le maiuscole sono contenute nel testo.
Ormai amato e osannato trasversalmente da tutti i partiti, Sangiuliano.
Che si fece le ossa, letteralmente, portando la borsa di Ferruccio De Lorenzo prima e del figlio Francesco poi, alias “Sua Sanità”. I quali gli affidarono le redini del loro giornalino di famiglia, “Amici del Pascale”, ossia di quel presidio anti-tumori per anni vero e proprio feudo di casa De Lorenzo.
Più grandicello, il sempre genuflesso (con i suoi Padroni) Sangiuliano è diventato il pupillo di Matteo Salvini. Quindi ottimo e abbondante per Meloni e Berlusconi. E certo non sgradito al PD, capace ormai di ingurgitare qualsiasi pietanza.
Una corsa parallela, un’ascesa ai vertici RAI non dissimile rispetto a quella di un altro partenopeo doc, Mario Orfeo. Con qualche piccola differenza: perché il decollo di quest’ultimo avvenne alla corte di Paolo Cirino Pomicino, ‘O Ministro, e la sua palestra fu la rivista patinata ‘Itinerario’,
sbocciata a metà anni ’80 e subito in grado di rastrellare 1 miliardo tondo tondo di pubblicità tra gli enti del parastato, quando ‘O Ministro dirigeva la strategica Commissione Bilancio, detta Commissione Sportello, per via delle generose elargizioni alle aziende amiche.
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