GLIFOSATO / POLEMICHE UE PER LA PROROGA DEL SUO USO

Polemiche europee sul glifosato, il diserbante prodotto da Bayer-Monsanto ritenuto da molti scienziati e ricercatori cangerogeno e quindi da bandire per le coltivazioni.

Health and environment alliance’ (HEAL), l’organizzazione europea che rappresenta sigle e associazioni a difesa della salute e dell’ambiente, tra cui ad esempio ‘Medici per l’ambiente Italia’, ha indirizzato un vibrante appello a Stella Kyriakides, commissaria alla salute, denunciando che “la valutazione per la riautorizzazione all’uso del glifosato alla quale lavorano   Efsa e Echa, è ancora per lo più basata su studi forniti dall’industria chimica e non prende in considerazione tutti i dati scientifici disponibili”.

Commenta ‘il Salvagente’: “Il rapporto di valutazione, che descrive in dettaglio come le istituzioni della UE e gli Stati membri intendono valutare la tossicità del glifosato, è stato pubblicato nel quadro delle due consultazioni pubbliche avviate dall’Agenzia della UE per le sostanze chimiche (Echa) e dall’Autorità sulla sicurezza alimentare dell’UE (Efsa), che hanno chiuso lunedì scorso. La licenza di mercato del glifosato scade il 15 dicembre 2022 e l’orientamento sembra quello di concedere una proroga all’utilizzo dell’erbicida classificato dalla Iarc-Oms come probabile cancerogeno”.

A seguito della presentazione di oltre 50 commenti, Heal esprime il suo disappunto per la valutazione, in quanto non riflette le prove di studi scientifici indipendenti. Ad esempio, il documento non riporta come il glifosato possa causare danni al DNA, né tiene conto delle prove che espongono la pessima condotta scientifica tenuta dalle aziende chimiche nell’interpretazione dei risultati degli studi sul cancro e sull’epidemiologia.

Una nota diramata da Heal rileva “esattamente gli stessi errori sistematici di quelli commessi nel precedente procedimento di rinnovo del pesticida: gli impatti sulla salute riportati nella letteratura scientifica pubblica sono stati screditati o sottovalutati, e quelli rilevati negli studi di settore sono stati ripetutamente considerati irrilevanti, senza alcuna giustificazione”.

In una lettera aperta inviata un mese fa alla commissaria Kyriakides, 41 gruppi sanitari e ambientali di tutta Europa hanno già espresso le loro forti preoccupazioni sull’uso di studi di settore inaffidabili nell’odierna valutazione del rinnovo per il glifosato.

Nella sua risposta, la commissaria UE afferma che la valutazione in corso prende in considerazione tutte le prove scientifiche disponibili dalla letteratura indipendente sottoposta a revisione paritaria.

Dal canto suo, Angeliki Lyssimachou, senior Science policy officer di Heal, commenta: “La commissaria UE insiste sul fatto che la valutazione non si basa esclusivamente su studi sponsorizzati dall’industria e include tutta la letteratura disponibile peer-riviewedpertinente. Ma non è così. Infatti, le prove scientifiche della letteratura indipendente che riportano effetti negativi causati dal glifosato, o errori nella procedura di valutazione, sono troppo spesso considerate irrilevanti o inaffidabili per la valutazione”.

A questo punto, Heal invita le istituzioni e gli Stati membri responsabili della valutazione circa la tossicità del glifosato ad esaminare con obiettività tutte le prove scientifiche disponibili e ad approvare i risultati della letteratura indipendente nella valutazione, che mostrano con chiarezza il potenziale cancerogeno del glifosato e la sua estrema pericolosità per la salute umana.

 


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