ROBERTO BURIONI / IMBUCATO SUPERSTAR A VENEZIA

Una volta tanto perfino Mariagiovanna Maglie, spesso e volentieri ospite nel salotto di ‘Stasera Italia’ cogestito da Barbara Palombelli e Veronica Gentili, ci azzecca.

Fresco di giornata un suo tweet: “Sei riuscito a farti invitare a Venezia? Buon per te. Ti fai un bel Red Carpet? Non si nega a nessuno. Ma di qui a dichiarare: ‘Sono qui per testimoniare l’importanza delle vaccinazioni’ passa la differenza fra la decenza e l’indecenza”.

Il riferimento è ovvio, e ormai tutta l’Italia lo sa: si tratta della presenza, sul red carpet del Festival del Cinema di Venezia, della super star di tutti i vaccini, Roberto Burioni. Ormai lanciato nell’etere del pianeta, dopo la sequela di presenze domenicali in un altro accorsato salotto televisivo, quello allestito da Fazio Fazio per Rai 3. In ben due puntate, tanto per dirne solo una, Burioni ha potuto interloquire con il collega (sic) Anthony Fauci, per la gioia di maitre Fazio, con l’acquolina in bocca per tante prelibatezze scientifiche.

Da rammentare solo en passant che Rai 3 è una tivvù pubblica, pagata cioè con i soldi dei contribuenti: come mai a nessuno, nel cda, è mai venuto in mente di chiedere il perché di tale presenza fissa, in palese conflitto d’interessi? Non è vietata ogni pubblicità occulta? Forse nessuno sa che mister Burioni collabora con non poche industrie farmaceutiche, proprio nel campo dei vaccini?

E a proposito, sorge spontanea un’altra domanda. Ma a chi è saltato in mente, al Festivallagunare, di chiamare il Saltimbanco delle Provette sul red carpet? Era in programma un’esibizione, qualche estrazione di vaccini & conigli da un magico cilindro?

Forse si tratta di un viaggio premio, un premio a quella mirabolante carriera scientifica di Burioni, professione allergologo, quindi grande esperto di riniti primaverili e raffreddori da fieno?

Ma la risposta, con ogni probabilità, è un’altra. Il Vate di tutti i vaccini è sbarcato al Lido come rappresentante del Grande Oriente d’Italia. Anche perché il GOI è solito riunirsi annualmente, proprio a settembre, per una gran kermesse a Rimini, non poi così distante da Venezia.

Un cadeau confezionato dai vertici del Grande Oriente per fargli una gradita sorpresa. Quindi a sua totale insaputa.

Del resto, Fratello Burioni si è iscritto al GOI a sua stessa insaputa. Forse era in preda all’ebbrezza, o preso da una incontenibile raffica di stranuti, oppure deambulava ‘assonnato’.

Fatto sta che Vate Burioni ha sempre negato con sdegno la sua affiliazione (padròn, iscrizione) al GOI.

A questo punto, varrebbe la pena di chiedere a Pedro Almodovar di tirar fuori dal cilindro, stavolta sì, un’altra delle sue magie: la storia di due fratelli gemelli, le loro vite parallele, storie di cappucci & grembiulini che compaiono e scompaiono, in un continuo gioco di specchi.

Perché non ne parlano, da Maestro a Maestro, tra le sabbie del Lido?

 


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